Se nel cross country i Mondiali di Cairns hanno confermato nel complesso le gerarchie esistenti con poche sorprese, la giornata dedicata alla downhill è stata un susseguirsi di colpi di scena che alla fine hanno riscritto tutti i pronostici, tanto che chi avesse indovinato la serie di campioni del mondo avrebbe fatto la propria fortuna alle scommesse. In questo caso che la pista australiana ha destato, a farne le spese è stata nel complesso anche l’Italia, che porta a casa altri due quarti posti che si aggiungono a quelli di Zanotti e della Tovo nelle prove junior di XC, a conferma di una trasferta contraddistinta dalla sfortuna.
A dire il vero una medaglia per l’Italia sembrava arrivata, grazie all’eccezionale prova di Eleonora Farina che alla conclusione della gara Elite figurava terza. La francese Myriam Nicole, vincitrice della Coppa del Mondo, vistasi relegata al 18° posto chiedeva la revisione della sua discesa e i giudici evidenziavano un errore nel cronometraggio, posizionandola al secondo posto, di modo che la Farina scivolava fuori dal podio. Ciò però nulla toglie alla prova dell’azzurra che conferma la sua straordinaria crescita di questa stagione in un agra che ha sancito la sconfitta della scuola britannica, con la Atherton rimasta al palo e la Seagrave, miglior tempo in prova, vittima di un errore nella seconda parte di gara dopo aver segnato il miglior intermedio e relegata all’11esima piazza. A vincere l’oro contro ogni pronostico è stata la canadese Miranda Miller, che in 4’10”245 ha preceduto la Nicole di appena 97 millesimi di secondo recuperando quasi due secondi nell’ultimo minuto. Bronzo all’australiana Tracey Hannah a 1”985, quarta la Farina a 4”923. Ottima prova anche per Alia Marcellini, finita ottava a 14”363.
Medaglia di legno anche per Beatrice Migliorini nella prova junior. L’azzurra ha chiuso a 9”481 dalla vincitrice, la francese Melanie Chappaz che abbina così il titolo mondiale alla vittoria in Coppa del Mondo. 4’28”617 il suo tempo con 2”701 sulla neozelandese Shania Rawson e 6”935 sull’altra francese Flora Lesoin.
In campo maschile torna sul trono iridato il francese Loic Bruni, già primo nel 2015, che sbaraglia la concorrenza recuperando nella seconda parte sull’australiano Michael Hannah. 3’26”656 il suo tempo finale con 0”339 sul padrone di casa mentre l’americano Aaron Gwin conferma la sua idiosincrasia per i Mondiali chiudendo terzo a 1”967. Prova nel complesso positiva per Loris Revelli, 37° a 15”219 mentre Francesco Colombo, caduto in prova, non ha preso il via. Grande sorpresa anche fra gli junior dove il canadese Finnley Iles, vincitore in Coppa e miglior tempo in prova paga un grave errore nella seconda parte ed è solo 10° a 9”779 dal britannico Matt Walker, nuovo campione del mondo in 3’37”796 davanti al connazionale Joe Breeden a 3”448 e al tedesco Max Hartenstern a 3”978.