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Fontana, primo acuto in maglia Bianchi

di - 05/03/2017

Sotto la pioggia di Verona la stagione nazionale italiana di cross country ha vissuto il suo primo atto, offrendo in contemporanea il GP d’Inverno e l’apertura degli Internazionali d’Italia. Un ristretto ma qualificato manipolo di biker stranieri ha affrontato a viso aperto il meglio della Mtb italiana per un primo importante test sulla via dei grandi impegni stagionali. Il terreno fangoso ha reso durissime le gare in programma che hanno dal canto loro offerto spettacoli e risultati molto interessanti.

Fontana e Tempier all'arrivo a VeronaIniziamo dalla prova più attesa, quella Elite maschile dove la Bianchi Countervail ha sgominato il campo con il neoacquisto Marco Aurelio Fontana che inizia alla grande la sua stagione. Un Prorider apparso rigenerato da un inverno di lavoro specifico con pochissime apparizioni nel ciclocross: sul percorso disegnato da Ivan Cristofaletti l’azzurro si è trovato a suo agio, a differenza del francese Maxime Marotte, il favorito della vigilia che ha preso il suo posto alla Cannondale, sempre a disagio sul fango di Verona. Fontana ha fatto la differenza a metà gara trovando nel compagno di colori francese Stephane Tempier la spalla giusta per scavare un solco con gli avversari. Nel finale Fontana ha voluto staccare il transalpino per arrivare al traguardo a modo suo, impennando la bici. Terza posizione per Daniele Braidot (Carabinieri) a 38”, ma apparso al livello dei primi due nella prima parte. A seguire Michele Casagrande (Team Damil-Gt Trevisan) a 5” e Andrea Tiberi (Team Nob Selle Italia) a 1’22”, per Marotte, penalizzato da un’errata scelta dei copertoni, ottava piazza a 2’22” proprio davanti al primo U23, Gioele Bertolini (Team Nob Selle Italia) staccato di 2’55”.

Fontana puntava a iniziare la nuova stagione con i colori Bianchi nel migliore dei modi e le sue attese si sono rivelate fondate: “Sono veramente contento per questo one-two con Stefane: davvero bello. Ora vorrei avere un mese di vacanza per godermi la vittoria – ha commentato il 32enne milanese – ma non si può: fra una settimana si torna a correre e quindi non ci culliamo sugli allori, ma continuiamo la nostra preparazione con serenità. Certo, non sarà sempre così, non si vinceranno tutte le gare, ma partire così fa bene.”

Il podio maschile (foto organizzatori)

Molto interessante la prova femminile, pur senza grandi nomi al via o forse proprio per questo, perché ha dato modo di emergere ad atlete ambiziose come Serena Calvetti e Anna Oberparleitner che si sono sfidate fino all’ultimo metro. Vittoria finale per la Calvetti (Team Damil-Gt Trevisan) intenzionata a dare un messaggio al nuovo Ct Mirko Celestino che non l’aveva convocata per il ritiro di Follonica, con 30” sull’altoatesina del Team Lapierre Trentino Alé, terza posizione per la colombiana Laura Abril Restrepo a 1’11” davanti alle prime due U23, Chiara Teocchi (Bianchi Countervail) a 2’07” e Martina Berta (BH-SR Suntour) a 2’45”.

Vittoria non senza polemica per Serena Calvetti (foto organizzatori)

Fra le junior vittoria per l’austriaca Laura Stigger (Urc Otztal) considerata una delle migliori esponenti di categoria dopo il passaggio di molte protagoniste della stagione scorsa fra le U23. 20” il vantaggio su Marika Tovo (Team Rudy Project) e 1’34” su Sara Casasola (DP66); in campo maschile successo per Zaccaria Toccoli (Team Lapierre Trentino Alé) molto atteso al suo primo anno nella categoria, con 44” su Juri Zanotti (Vc Monte Tamaro) e 51” su Edoardo Xillo (Ass.Scuola Mtb Oasi Zegna). Domenica si replica sulla Montagnetta di Milano, intanto oggi è giornata dedicata agli amatori con in palio i titoli del GP d’Inverno.

Il podio femminile (foto organizzatori)

Le classifiche degli Internazionali d’Italia dopo la prima tappa