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HOKA Cielo X1, il test

di - 27/03/2024

HOKA Cielo X1

HOKA Cielo X1: “Una scarpa così, non può che essere da gara!” è ciò che ho pensato non appena mi è stata data l’autorizzazione di fare l’unboxing di questa nuova super shoe ed è iniziato il test.

CATEGORIA: road performance
PESO: 261 g (US 9,5 uomo)
DROP: 7 mm
STACK HEIGHT: 40/30 mm

A cura di Daniele Milano | foto: Giovanni Milano con realme 11 Pro

HOKA Cielo X1

LA PAROLA ALL’AZIENDA

Fast in. Faster out.

“Il marchio HOKA conferma la propria filosofia che punta a fornire prestazioni uniche votate al raggiungimento di velocità senza paragoni. Un modello che racchiude le migliori esperienze di gara del brand per fornire una scarpa ad altissima affidabilità.”

The Rundown
“Velocità pura grazie a un’esperienza d’uso ricca di propulsione. Al momento della creazione della nuova Cielo X1 abbiamo pensato strettamente alla velocità, eliminando tutto ciò che non contribuiva a migliorare l’esperienza d’uso.”

Caratterizzata da intagli dinamici per ridurne il peso complessivo, questa velocissima scarpa da gara su strada è dotata di piastra in fibra di carbonio con ali, inserita fra due strati di schiuma PEBA resiliente. La forma convessa è stata pensata per esaltare la velocità. La tomaia in tessuto traspirante e la linguetta in tessuto con soffietto permettono di dare il meglio in gara. Tomaia e collarino in tessuto. Linguetta asimmetrica a soffietto in tessuto. Intersuola resiliente in PEBA a doppio strato. Piastra in fibra di carbonio con ali. Intagli dinamici. Soletta reattiva da 4 mm. Minima copertura della suola in gomma. Forma convessa aggressiva.

Dal prototipo alla HOKA Cielo X1

Il lancio da parte del brand della top di gamma della collezione road running è stato alquanto anomalo e vi spiego perché. Alla fine dello scorso anno veniamo contattati come rivista da HOKA per annunciare l’arrivo di una nuova scarpa da corsa max performance di cui non potevano dirci ancora nulla o quasi… Sapevamo che si sarebbe trattato di un prototipo non ancora in commercio e che eravamo stati scelti per fare un test finale prima dell’avvio della produzione della versione definitiva. La scarpa, che vedete in alcune foto, era alquanto innovativa, racchiudendo una serie di soluzioni tecniche ritrovate poi nel modello definitivo. E così, senza dire niente a nessuno, senza fare foto o postare IG stories, abbiamo subito messo i piedi nelle calzature prototipo e iniziato a correre. La Cielo X1 finale, quella che vedete nelle immagini, è invece stata consegnata circa un mese fa, il tempo necessario per svolgere alcune uscite specifiche e capire quanto va forte, perché va veramente molto forte!

DESIGN & FINITURE


La colorazione Evening Sky / Lettuce testata è molto particolare, con logo HOKA ben in vista sul fianco e tomaia in tessuto ingegnerizzato con variazioni di colore a contrasto che ne caratterizzano l’impatto visivo. Assolutamente priva di fronzoli, evidenzia il suo aspetto race, grazie ai particolari della piastra in carbonio ben in vista all’interno di un’intersuola in PEBA, con intagli strategici laterali e punti di scarico che rendono la linea di questo modello ancora più aggressiva.

CHIUSURA & ALLOGGIAMENTO

HOKA Cielo X1


La tomaia della HOKA Cielo X1è molto ben strutturata, con rinforzi su puntale e tallone per rendere la calzata più performante e precisa. Imbottitura interna ridotta al minimo con un archetto imbottito all’interno del contrafforte tallonare che limita il movimento del piede in fase di spinta. Il tessuto della tomaia è leggermente elasticizzato e accoglie molto bene il piede. Le dita sono ben protette e trovano il giusto spazio, mentre nel prototipo l’abitabilità era un po’ più ridotta e riduceva il comfort. Il collarino, privo di imbottitura, fascia molto bene il tallone senza infastidire il tendine d’Achille. La linguetta elasticizzata con doppio fascione laterale, che ne blocca il movimento laterale, avvolge ulteriormente il collo del piede, sebbene in fase di calzata diventi un po’ laborioso posizionarla correttamente. La facilità di calzata non è immediata, bisogna allargare bene la scarpa, ma è un modello da gara estremamente performante, quindi un po’ di fatica fa parte del gioco… Nota negativa: i lacci. Se non si fa il doppio nodo, tendono a slacciarsi dopo pochi chilometri.

COMFORT


La HOKA Cielo X1 una scarpa da gara e il comfort non è sicuramente la sua caratteristica principale. Con questo non voglio dire che sia scomoda, ma semplicemente che è perfetta per affrontare le competizioni correndo molto forte, non è certo adatta per correre rilassati sul lungomare. Lo shape particolarmente rockerato e convesso agevola la proiezione del piede in avanti, ma limita la stabilità in fase statica. Infatti anche il retropiede è caratterizzato da una notevole curvatura verso l’alto. è un vero purosangue che vuole correre forte e niente più!

RULLATA

HOKA Cielo X1

Lo shape della HOKA Cielo X1 ha un rocker molto accentuato e la tipica forma convessa a barchetta che agevola di molto la rullata, anzi proietta l’azione in avanti in modo molto marcato, spingendoci con naturalezza a correre più forte. Una scarpa che invita ad andare oltre i nostri limiti, che invoglia ad aumentare la velocità passo dopo passo. Il foam PEBA a doppia densità è più morbido verso il piede, mentre presenta una maggiore densità nella parte a contatto con il suolo, per ottimizzare il ritorno di energia che, lasciatemelo dire, è davvero incredibile. La piastra in carbonio, con alette di rinforzo e sostegno laterali su avampiede e centro scarpa, è annegata tra le due densità differenti di PEBA e rende la rullata molto fluida e stabile. Il piede non ha mai la sensazione di cedere lateralmente ma è correttamente proiettato in avanti.

TRASPIRABILITÀ

La consistenza della tomaia e la trama fitta della struttura mi facevano temere una scarsa traspirabilità, soprattutto adesso che andiamo verso i mesi più caldi. Invece ho potuto piacevolmente constatare che l’aerazione è buona e che il piede rimane sempre molto asciutto. Onestamente però, pensando ai mesi estivi, sempre molto caldi, il dubbio un po’ mi rimane…

GRIP

Indubbiamente il grip c’è! La rullata, soprattutto se si spinge forte, risulta potente. Ovviamente mi riferisco al grip su asfalto, terreno ideale per questa super shoe, anche se su pavé asciutto ha mantenuto una tenuta elevata, che la rende ideale pure per gare a ritmi forsennati nei centri storici delle città.

STABILITÀ

La buona densità del foam PEBA e la piastra integrata con alette di contenimento laterale, a cui aggiungerei un’ottima struttura della tomaia, rendono l’appoggio decisamente stabile. Mi è piaciuta molto anche in curva, dove ho riscontrato una buona tenuta laterale, che ottimizza l’efficienza della rullata.

PROTEZIONE

Tendenzialmente l’utilizzo delle scarpe con piastra in carbonio è fisicamente più impattante delle calzature tradizionali, ragion per cui non vanno indossate sempre in ogni allenamento, ma esclusivamente nei giorni di gara o in sessioni di training particolarmente veloci. La Cielo X1 è una vera race, sviluppata per correre forte. Ho però apprezzato l’impegno del brand di rendere questo modello piuttosto confortevole e non troppo invasivo nei confronti di articolazioni e muscolatura. Si tenga comunque sempre presente che per usare scarpe di questo livello bisogna essere runner evoluti con ottimi appoggi e meccanica di corsa pressoché perfetta.

CAPACITÀ DI AMMORTIZZARE

Indubbiamente è uno dei modelli con il maggior ritorno di energia sul mercato e un ottimo grado di ammortizzazione complessivo.

CONSIGLIATA PER…

Si tratta della calzatura più performante che HOKA abbia mai prodotto. Una scarpa prettamente da gara, da utilizzare unicamente quando si vuole andare veramente forte anche in allenamento. Impone una tecnica di corsa corretta e una grande efficienza negli appoggi. La piastra in carbonio con alette di contenimento laterali e l’ottima combinazione del foam PEBA a due densità la rendono tra le super shoe più stabili sul mercato.

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Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”