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HUAWEI WATCH 4 Pro, il test

di - 09/09/2023

HUAWEI WATCH 4 Pro, il test: ho avuto l’opportunità di testare a fondo le varie funzioni, rimanendo decisamente colpito dalla facilità incredibile di utilizzo e dalla fruibilità di numerosi parametri valutativi.

Test di Daniele Milano Pession

Facilità incredibile di utilizzo

Dopo il lancio ufficiale del nuovo smartwatch HUAWEI WATCH 4 Pro, ho avuto l’opportunità di testare a fondo le varie funzioni, rimanendo decisamente colpito dalla facilità incredibile di utilizzo e dalla fruibilità di numerosi parametri valutativi che mi permettono ad oggi di considerare il nuovo device di casa Huawei come strumento di allenamento indispensabile e fedele compagno di vita 24h.

Design

“L’unboxing mi ha decisamente stupito. Credevo infatti di trovare uno smartwatch classico, come la maggior parte di quelli dei brand concorrenti e ho invece avuto la piacevole sorpresa di mettere al polso dopo pochi secondi un orologio sportivo veramente bello, con una linea unica ed estremamente elegante, ma con un cuore, vedi hardware, di altissimo livello tecnologico.”

Materiali premium

L’utilizzo di materiali premium è non solo garanzia di solidità e durabilità, ma un valore aggiunto in uno smartwatch così sofisticato in termini di valutazione dei principali parametri vitali. Un corpo in titanio aerospaziale e vetro zaffiro sicuramente arricchisce questo smartwatch che può essere piacevolmente indossato anche con l’abito o giacca elegante, senza sfigurare assolutamente con orologi tradizionali.

Utilizzo 24h

Come ho anticipato, l’utilizzo del nuovo HUAWEI WATCH 4 Pro è stato di sicuro molto intensivo, ovvero ho allacciato l’orologio al polso per oltre un mese e, se si escludono i momenti necessari alla ricarica dello stesso su apposito supporto, abbiamo vissuto in simbiosi ogni istante.

Nel quotidiano

Cosa dire? Le principali funzioni di uno smartwatch di altissimo livello sono presenti, trasformando il WATCH 4 Pro in una vera e propria “concierge” per ogni tipo di attività. Nell’utilizzo quotidiano, una delle funzioni che ho maggiormente apprezzato, è stata quella di poter comodamente rispondere al telefono direttamente dall’orologio, permettendomi di mantenere le mani libere e senza il bisogno di dovere utilizzare “cuffiette” aggiuntive e/o auricolari. Certo, non è una funzione utile quando ci si trova in tram, vedi privacy, o si sta viaggiando in motocicletta, ma risulta davvero comodo in quei momenti della giornata in cui si fa fatica ad accedere al telefono direttamente.

Messaggi e Whatsapp

Discorso analogo può essere fatto con i principali programmi di messaggistica istantanea, in primis quello del telefono e ovviamente il famigerato “whatsapp” di cui non riesco assolutamente fare a meno, sia per la vita privata che in ambito lavorativo. Da precisare che questo tipo di connessioni può però essere facilmente limitato ad orari predefiniti in modo da non arrecare disturbo durante riunioni (in cui rimane utilissima la funzione aereo, e/o durante le ore notturne.

 

Cosa ne pensano i grandi atleti?

La parola a Sir Mo Farah

“Il nuovo HUAWEI WATCH 4 Pro non è altro che l’ennesimo campione targato Huawei. Il finish premium ottenuto dal titanio e il resistente schermo lo rendono perfetto anche per gli allenamenti più intensivi. Non lo utilizzo solo per monitorare i miei risultati durante la corsa, ma anche per rendermi conto del mio stato di salute generale e analizzare a tutto tondo le mie prestazioni. Grazie alla possibilità di accedere a tutti questi dati tramite un unico pulsante, organizzare i miei allenamenti è diventato ancora più facile”.

Cosa ne penso io?

Avere come principale testimonial un’atleta di livello come Mo Farah è sicuramente per Huawei una responsabilità enorme. Le sue parole sono piene di fiducia e questo ha ulteriormente arricchito il mio interesse per il test diretto. Condivido assolutamente la necessità di tenerlo al polso giorno e notte proprio per permettere al software dello smarwatch di adeguarsi al mio stile di vita e fornirmi, altamente algoritmi avanzati, le giuste soluzioni, sia per i miei allenamenti, che per il mio stile di vita.

Huawei Health, l’app indispensabile

Uno smartwatch dalle funzionalità così avanzate, non può assolutamente fare a meno di un’applicazione per smartphone evoluta come appunto Huawei Health, vera e propria piattaforma della salute con cui ho avuto modo di confrontarmi tutti i giorni per verificare il mio stato di salute, grazie alla possibilità di effettuare vere e proprie valutazioni sul campo come l’elettrocardiogramma o il controllo della respirazione. Generalmente infatti gli smartwatch non supportano alcun monitoraggio di funzioni polmonari, ecco perché la funzione Controllo respirazione mi ha incuriosito enormemente all’inizio e mi ha assolutamente soddisfatto dopo un paio di settimane di utilizzo. Tenete infatti presente che, per poter valutare nel migliore dei modi ogni nostro parametro vitale, l’orologio va indossato secondo me almeno tre settimane.

“È ovvio che per dare risposte sempre più dettagliate riguardo al nostro stato di salute generale, il device ha bisogno di molti dati e più ne inseriamo, meglio è.”

Ritornando alle parole di Mo Farah, un grande atleta per fidarsi del proprio “orologio sportivo” ha bisogno di tempo, lo stesso necessario al device che portiamo al polso di conoscere noi. E se si fida Mo Farah…

Sport di endurance e stato di salute polmonare

La funzione Controllo respirazione mi ha così permesso di capire come certi allenamenti influenzavano il mio stile di vita. Ho trascorso infatti alcuni giorni a Livigno, 1816 metri s.l.m. e ho potuto verificare direttamente dal polso come cambiasse il mio grado di attività ed efficienza sportiva compiendo sforzi prolungati in quota.

“Un parametro che non tutti considerano, in quanto difficile da misurare, ma che mi ha permesso di spingere a fondo in allenamento, verificando poi il grado di recupero ed efficienza polmonare il giorno seguente.”

Parametri come il ritmo di respirazione, Sp02 e il modo in cui si tossisce, insieme alle informazioni su possibili rischi come la presenza di aria inquinata, permettono all’algoritmo di analisi di fornire risultati sullo stato di respirazione e sulla salute generale dei polmoni.

HUAWEI TruSleep 3.0. che bello sapere come dormi!

Come funziona? TruSleep tiene traccia in automatico delle fasi del sonno, inclusa la fase REM, e analizza anche i parametri fisiologici grazie ai movimenti anche impercettibili del corpo, il battito cardiaco e soprattutto i valori di HRV, ovvero la variabilità dei battiti cardiaci.
Grazie all’accuratezza di valutazione dei vari parametri vitali appena descritti, HUAWEI TruSleep 3.0. è indubbiamente tra le funzioni che necessitano un buon periodo di affiatamento con il nostro device. Sicuramente dormendo almeno 14 notti con il Huawei WATCH 4 Pro al polso permette all’app di conoscere discretamente bene i nostri parametri vitali nelle ore di sonno e dare così una valutazione attenta al nostro risveglio.

“Rimango però dell’avviso che, trattandosi di algoritmi intelligenti, più dati vengono immagazzinati dall’orologio, più si potrà avere una valutazione precisa della qualità del nostro sonno.”

Basata su luce a raggi infrarossi, con sensori posizionati sotto alla cassa, la funzione HUAWEI TruSleep 3.0. monitora ogni nostro singolo movimento, determinando poi la qualità del nostro sonno e differenziando le varie fasi. Tale funzione, combinata al grado di stress di un allenamento sostenuto, al battito cardiaco raggiunto e all’intensità complessiva raggiunta, permette al Huawei watch 4 pro di definire in modo accurato il tempo necessario al nostro recupero con un countdown che parte proprio dal termine dell’allenamento stesso e ci ricorda le ore necessarie mancanti per allenarci di nuovo al meglio.

Allenamenti, guarda il countdown!

“Come anticipato, il countdown che scandisce il tempo tra un allenamento e l’altro mi ha permesso di cambiare alcuni orari a cui ero normalmente abituato. Io di solito mi alleno la sera o la mattina presto, è però capitato più volte che l’orologio mi chiedesse diverse ore in più di riposo e, sebbene all’inizio fossi molto scettico, ho deciso di seguire alla lettera i suggerimenti ricevuti, allenandomi solo quando consentito.”

Mi sono fidato!

“Se ci si vuole fidare di funzioni di monitoraggio così complete e avanzate bisogna credere all’orologio e non alla nostra frenesia di stare dietro a tabelle di allenamento senza pensare al nostro stato fisico reale!”

La risposta è arrivata da sola, sabato scorso durante una gara a Livigno di 21k e 500D+ ho avuto la riprova che aver saltato tre allenamenti nell’ultimo mese, rispettando maggiori pause tra gli stessi, mi ha permesso di arrivare il giorno della gara più fresco. Al termine della gara l’orologio mi ha imposto 110h di recupero, che ho rispettato non correndo praticamente per quasi 4 giorni, ma se ci si vuole fidare di funzioni di monitoraggio così complete e avanzate bisogna credere all’orologio e non alla nostra frenesia di stare dietro a tabelle di allenamento senza pensare al nostro stato fisico reale!

Batteria che mi ha soddisfatto

Pur non detenendo il record assoluto della propria categoria, allenandomi 4 volte alla settimana a volte 5 per una durata complessiva compresa tra le 1,5 ore e le tre ore ogni singolo allenamento, ho dovuto ricaricare l’orologio all’incirca ogni 5-6 giorni, con un utilizzo abbastanza continuo anche durante le altre ore del giorno con molte funzionalità attive. Direi quindi una buona durata della batteria complessiva, giustificata da tutte le app che lavorano 24h in background per monitorare continuamente il nostro stato di salute. Non ho provato l’orologio in modalità ULTRA, ma semplicemente in modalità STANDARD con molte applicazioni attive, in quanto l’ho ritenuta più che sufficiente per l’utente medio che non deve effettuare performance sportive continuative su più giorni.

HUAWEI WATCH Wireless SuperCharge, quando ti dimentichi di caricarlo…

“In 15 minuti esatti ho ottenuto una percentuale di ricarica che mi ha permesso di eseguire senza nessun problema una seduta di circa 1 ora e mezzo.”

Ho voluto provare di proposito la possibilità di ricaricare l’orologio in 15 minuti prima di andare a correre. La batteria era praticamente a zero e in 15 minuti esatti ho ottenuto una percentuale di ricarica che mi ha permesso di eseguire senza nessun problema una seduta di circa 1 ora e mezzo, funzione direi estremamente azzeccata proprio per chi, preso da impegni di lavoro o altro si dimentica di caricare il device e poi s’infuria quando se ne accorge pochi minuti prima di andare ad allenarsi!

Lo schermo perfetto di Huawei watch 4 pro per noi “vecchietti”…

Tra le caratteristiche premium che mi hanno maggiormente soddisfatto l’incredibile luminosità dello schermo anche controluce all’aria aperta. Lo schermo da 1,5 pollici con tecnologia LTPO permette una lettura molto facile dei vari parametri anche a chi come me è marcatamente presbite, io ho 55 anni, e necessita di occhiali da lettura aggiuntivi. Una caratteristica che posiziona molto bene questo incredibile orologio anche tra persone di una certa età come me.

Mappe? Con Petal Maps mi sono proprio divertito!

Grazie al display ampio e molto luminoso da 1,5 pollici, ho potuto facilmente consultare, grazie a Petal Maps Watch Edition, la mappa della mia città, muovendomi facilmente con le dita grazie al touchscreen molto preciso, senza ovviamente il bisogno di consultare lo smartphone.

Funzionalità Health Glance

Sebbene Huawei informi l’utente che i dati che compaiono alla fine della valutazione non sono certi al 100%, avere la possibilità di confrontarsi con una funzionalità come Health Glance mi ha fatto davvero piacere e mi ha rassicurato su certi malesseri o fasi di stanchezza protratte nei giorni, soprattutto dopo allenamenti piuttosto intensivi o giornate di lavoro davvero stressanti.

“Grazie al sensore presente sul lato destro della cassa, tra la rotella in alto e il tasto in basso, è possibile avere una valutazione della nostra rigidità arteriosa, una verifica del nostro battico cardiaco, eventuali aritmie e, grazie ad un secondo esame in cui si deve respirare a fondo una valutazione del nostro stato polmonare.”

Parametri che permettono poi di avere una valutazione complessiva del nostro strato di salute e ci mettono al riparo da eventuali preoccupazioni. Tale esame, se svolto quotidianamente, permette allo smartwatch di conoscere ancora meglio le nostre abitudini e di dare risultati finali molto più accurati.

Per chi si allena da solo… Health Community

Si tratta di un’ulteriore funzionalità di questo incredibile orologio sportivo che permette di essere costantemente in contatto con i nostri famigliari, che possono anche controllare come stiamo, magari quando siamo fuori casa per parecchio tempo e vogliono verificare se la nostra salute è ok.

Funzione SOS

“Inoltre, la funzione SOS, soprattutto per chi ha l’abitudine di allenarsi da solo, permette di allertare il nostro allenatore o i nostri famigliari in caso di cadute sospette o incidenti.”

Io ne ho approfittato inserendo come contatto SOS quello di mia moglie, anche se grazie a Dio non ho dovuto ricorrere a questa funzionalità, molto utile per la nostra sicurezza!

Un prezzo che ritengo adeguato

“E per concludere questo test, non poteva certo mancare una valutazione relativa al prezzo di vendita al pubblico che, visto il valore assoluto di questo incredibile device, ritengo assolutamente congruo.”

Huawei watch 4 pro è disponibile su Huawei Store

WATCH 4 Pro è disponibile su Huawei Store nella versione che ho testato con cinturino in titanio di grado aerospaziale e vetro zaffiro a 649,90 euro. Nella versione con cinturino in pelle scura marrone costa un po’ meno, 549,90 euro.

 

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”