Pubblicità

Intervista a Carlo Zortea: le sue montagne, le sue passioni

di - 30/03/2023

Con Carlo Zortea ci conosciamo da tanti anni, il primo viaggio stampa lo feci a Verbier in sua compagnia. Lui era lì in veste di ambassador, io di giornalista, lui sciava da manuale, io era la prima volta che facevo free touring.Negli anni ci siamo trovati diverse volte, mi ha fatto conoscere il suo home resort: San Martino di Castrozza, coinvolgendomi nell’evento da lui ideato: King of Dolomites, e me ne ha fatto innamorare. Mi ha portato anche a scalare la Prima Torre del Sella in Dolomiti, a tutt’oggi la mia migliore performance d’arrampicata multipitch.

Carlo è Maestro di sci e istruttore nazionale di telemark ed è stato istruttore di Sci e Alpinismo per la Polizia di Stato, nonché ambassador Scarpa e Arc’Teryx. Da qualche anno inoltre si dedica anche alle competizioni di MTB Enduro e Gravel con risultati di rilievo.In Dolomiti è ben conosciuto ed estate o inverno che sia è sempre nella sua casa, le montagne, impegnato in qualche attività outdoor a dar del filo da torcere ai bocia. Siamo felici di ospitarlo ancora sulle nostre pagine e di presentarlo a chi non lo conosce ancora.

Carlo Zortea portrait

Ben trovato Carlo, innanzitutto ti voglio dire che il livello di invidia nei tuoi confronti è salito ulteriormente ultimamente. Ho saputo che da pochissimo sei andato in pensione e hai tutto il tempo libero che vuoi. Cosa stai facendo di bello?

Sto facendo un po’ quello facevo prima, alternando una passione all’altra. Ora che siamo in inverno mi dedico allo sci e appena ci saranno le condizioni riprenderò ad arrampicare e ad andare in bicicletta. In realtà poi non ho abbandonato del tutto il mondo del lavoro, sto facendo un po’ il maestro di sci, che in qualche modo è una variante di quello che facevo anche prima. Ho anche qualche progetto nel cassetto ma non voglio anticipare niente finché le cose non sono definite.

Insomma di stare fermo non se ne parla.

Foto: Roberto de Pellegrin

Come già detto ci conosciamo da tanto tempo ma non credo di averti mai chiesto del tuo passato. Come e quando è nata la tua passione per l’alpinismo e lo sci, ti ci sei avvicinato da solo o grazie a qualcuno?

Avvicinarmi allo sci è stata la cosa più naturale. Quando ero ragazzino non esisteva la playstation o i social su cui perdere tempo, e con gli amici aspettavamo con gioia l’inverno proprio per poter andare a sciare. Seguivo anche i miei fratelli più grandi e con la scuola avevamo la possibilità di frequentare dei corsi.

Per quanto riguarda invece l’alpinismo e l’arrampicata, il merito di avermi fatto nascere la passione va ad un sacerdote della piccola parrocchia che frequentavo da ragazzo. Era un grande amante della montagna e dell’alpinismo e chiese a mia mamma se potevo andare con lui a fare delle gite. Naturalmente mia mamma non sapeva bene cosa intendesse con la parola “Gite” e quindi diede il permesso.

Era molto bravo e mi portò a fare le mie prime cime, qui sulle pale. Erano delle scalate semplici, delle vie normali, ma fu il primo approccio e in quel momento cominciò il mio amore per l’alpinismo.

Crescendo ho cercato di vivere la montagna a 360°, alimentando ogni passione che via via nasceva: lo sci, il telemark, l’alpinismo, la mountain bike.

Foto: Roberto de Pellegrin

Poi della tua passione ne hai fatta una professione, diventando istruttore di sci e alpinismo per la Polizia di Stato.

La mia esperienza nelle attività alpine è cresciuta a livello amatoriale grazie alla frequentazione di amici ugualmente appassionati e allo stimolo di una grande tradizione alpinistiche propria della valle in cui vivo.

Successivamente ho colto l’opportunità di entrare nel Centro di Addestramento Alpino di Moena, (la caserma della Polizia di Stato, utilizzata per l’addestramento degli operatori di Polizia inquadrati nella specialità della “Polizia di montagna” n.d.r.) e frequentare i corsi che mi hanno consentito di conseguire le qualifiche per diventare istruttore di sci e alpinismo per la Polizia di Stato.

Foto: Roberto de Pellegrin

A cosa prepara un istruttore di sci e alpinismo della Polizia, qual era il tuo lavoro a grandi linee? I più identificano i poliziotti come agenti in servizio in aree e contesti urbani.

Un poliziotto non opera solo in contesti urbani, può avere necessità di intervenire altrove, e dovrà attingere a competenze che solo un addestramento specifico può fornire.

Un istruttore si occupa quindi di fare formazione ai ragazzi che poi nella maggior parte dei casi diventeranno soccorritori nelle stazioni sciistiche. Non solo, il Centro si occupa poi della formazione dei reparti speciali del corpo che necessitano di apprendere competenze circa manovre di corda, calate e attività di questo tipo. I corsi sono strutturati in base alle stagioni: per l’estate dai corsi base c’è un’evoluzione che arriva a comprendere le attività alpinistiche. Nel periodo invernale invece la formazione è dedicata a tutte le attività che ruotano attorno allo sci, dalla parte della sicurezza e del soccorso su pista, fino allo sci alpinismo e al come affrontarlo in sicurezza. Gli istruttori poi possono inoltre essere impiegati in collaborazioni con attività di sicurezza in Gare di Coppa del Mondo di sci o Competizioni di arrampicata come il Rock Masters.

Foto: Roberto de Pellegrin

Il tuo parco giochi preferito sono le Dolomiti ma il tuo home resort in particolare è San Martino di Castrozza. Cos’ha di speciale questo luogo? Ci scii e scali da decenni eppure non hai perso la motivazione di farlo.

San Martino di Castrozza e le Pale sono un luogo ricco di storia e un ambiente dove è possibile fare ogni genere di attività e farla nella maniera migliore. Credo rappresenti l’insieme delle qualità che ricerca in un luogo chi ama sciare, arrampicare o andare in bicicletta.

Per quanto riguarda lo sci e il free-touring è un luogo unico, in quanto offre due ambienti molto diversi: da un lato (Alpe Tognola), ci sono piste ampie di vario livello e boschi meravigliosi dove i più esperti, nel rispetto delle regole e del buonsenso possono praticare il fuoripista in relativa sicurezza. Dall’altra parte della valle (Ski Area Ces) troviamo altre piste servite da impianti e una funivia che dà accesso ad un altopiano selvaggio, poco antropizzato, dove lo sci alpinista trova canali e linee di grande fascino.

Le Pale sono un paradiso per i rocciatori, con vie storiche di grande richiamo e vie anche facili o ferrate, su roccia di grande qualità. Una particolarità è che gli attacchi delle vie talvolta hanno avvicinamenti impegnativi e necessitano di tempo e un minimo di preparazione ma ciò se vogliamo non fa che accrescerne il fascino.

Foto: Roberto de Pellegrin

 

Ormai parecchio tempo fa hai iniziato ad appassionarti di MTB, entrando anche nel mondo delle competizioni. Raccontami di questa passione e dove ti ha spinto.

Per molti anni in gioventù ho corso con la bici da strada, abbandonandola poi anche per impegni di lavoro. Le MTB le ho sempre usate a scopo ricreativo con gli amici, fino ad una decina di anni fa quando, dopo aver sempre usato delle MTB non ammortizzate o in alternativa delle Front, ho provato una bici full. A quel punto mi si è aperto un mondo.

Con qualche amico ho cominciato a fare delle gare per poi passare al Super Enduro nel circuito Nazionale, che ho poi vinto nella Categoria Master.

Via via ho partecipato a gare sempre più importanti fino ad arrivare alle Enduro World Series. E’ stata un’esperienza unica gareggiare in un circuito del genere, affianco a leggende della disciplina e in posti incredibili come Whistler in Canada.

Fare discesa con bici di questo tipo è un po’ come fare freeride con gli sci: velocità, interpretazione del terreno, capacità di reazione, controllo; insomma, adrenalina pura.

Foto: Roberto de Pellegrin

Tu vivi il tuo territorio con il massimo coinvolgimento. Come hai visto cambiare la montagna in questi anni a seguito della crescita del turismo?

La montagna è cambiata negli anni, le infrastrutture realizzate per il turismo sicuramente hanno avuto un impatto sul territorio e la natura, in qualche località più che in altre. E’ tutta una questione di equilibrio, per le valli alpine il turismo è una risorsa fondamentale e d’altro canto preservare il territorio quanto possibile è altrettanto fondamentale per attrarre il turismo. Credo si fosse un po’ persa di vista questa attenzione all’ambiente negli anni ottanta, in cui ci fu un po’ la corsa a realizzare strutture e infrastrutture, anche impattanti sul paesaggio in diversi casi. Oggi al contrario si cerca di porre rimedio e quando si realizzano le opere si cerca di farlo con un occhio rivolto all’ambiente circostante, questo sia nel caso di edilizia privata che di strutture per il turismo o impianti di risalita. Quale sarà il punto d’arrivo è difficile immaginarlo speriamo si possa mantenere un equilibrio sostenibile, fra esigenze umane e della natura.

Foto: Roberto de Pellegrin

Sono cambiati anche gli inverni da quando eri ragazzo?

Beh quest’inverno sembra calzare a pennello come esempio di stagione secca. Anche negli anni ‘80 capitava di avere inverni migliori di altri ma ora sembra in generale che gli inverni con precipitazioni copiose si facciano sempre più rari.

Due anni fa per fortuna è stata smentita ogni previsione negativa, durante la pandemia ed il divieto di muoversi, nella valle di San Martino di Castrozza, come in tanti resort delle alpi ha nevicato come non si vedeva da 20 anni.

Quando per noi residenti è stato possibile uscire di casa, potevamo uscire di casa a 1.000 m direttamente con gli sci, partendo direttamente per una sci alpinistica, una cosa incredibile.

Le stagioni invernali sembra ridursi per durata e spesso, come in questi giorni, abbiamo temperature vicine o superiori ai 10° C anche ad alta quota.

Ringraziamo San Martino di Castrozza per averci ospitati durante il servizio

 

Clicca qui sotto per vedere che scarponi usa Carlo e leggi il suo parere sui 4-Quattro di Scarpa 

Scarponi da sci alpinismo e discesa. Cap. 2 – Scarpa

Diplomato in Arti Grafiche, Laureato in Architettura con specializzazione in Design al Politecnico di Milano, un Master in Digital Marketing. Giornalista dal 2005 è direttore di 4Actionmedia dal 2015. Grande appassionato di sport e attività Outdoor, ha all'attivo alcune discese di sci ripido (50°) sul Monte Bianco e Monte Rosa, mezze maratone, alcune vie di alpinismo sulle alpi e surf in Indonesia.