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Intervista ad Anna Tschirky

di - 13/10/2023

Testo di Caterina Stenta

Anna Tschirky è una delle atlete di punta di quest’anno, quarto posto quest’anno ai mondiali ISA in Francia nella Long Distance, prima medaglia per la Svizzera.

Anna si racconta in quest’intervista, tra allenamenti sul lago dove vive in Svizzera e trasferte sull’oceano; sogni, obiettivi e consigli per come allenarsi da soli ed eccellere comunque anche in gare oceaniche. Anna viene da Thun, una bellissima città nel comune di Berna e si allena sul Lago di Thun, quest’anno è stata spesso presente sui podi internazionali dell’Eurotour.

Ecco a voi l’intervista! Buona lettura.

  • Complimenti Anna per il tuo quarto posto ai mondiali ISA! La prima medaglia per la Svizzera se non sbaglio, giusto? Com’erano le avversarie e ti aspettavi questo risultato? Puoi raccontarci un po’ di come si è svolta la gara?

Grazie! Sì, è la prima medaglia per la Svizzera, grazie al mio quarto posto nella Long Distance. E`stata la mia prima partecipazione ai mondiali dell’ISA (International Surfing Association) e arrivare quarta mi sembra ancora surreale, anche se sono consapevole che le gare di lunga distanza sono il mio punto di forza e venivo da una bella stagione.  C’erano comunque molti volti nuovi, atlete dal Giappone, Stati Uniti, Brasile, Argentina, ecc contro cui non avevo mai gareggiato, quindi non sapevo bene cosa aspettarmi.

La gara è andata in progressione: dopo una brutta partenza ero undicesima e piano piano sono riuscita a recuperare il secondo gruppo e mettermi all’incirca in sesta posizione per un po’ prima di riuscire a staccare il gruppo per finire quarta alla fine! Ero molto vicina alla terza poco prima della fine, ma per sfortuna non sono riuscita a prendere l’onda..Mi è piaciuta molto la partenza presto (8:40 di mattina) perchè sono una persona mattiniera. I bumps oceanici hanno reso la gara interessante, c’era da lavorare tutto il tempo con le condizioni del mare e non solo remare forte.

  • Chi sono le tue rivali principali in questa stagione?

Sicuramente la giovane e forte atleta italiana Cecilia Pampinella! Abbiamo avuto delle belle sfide durante la stagione, quasi ad ogni gara Eurotour eravamo molto vicine, con solo qualche secondo che ci separava alla fine. Fino ai mondiali è sempre stata Cecilia ad avere la meglio sullo sprint finale, mentre qui ai mondiali sono finalmente riuscita a batterla!

  • Com’è la scena del SUP in Svizzera? C’è una grande comunità?

Non direi che ci sia una grande comunità rispetto per esempio a Spagna, Francia, Italia, ecc..dobbiamo ancora migliorare! In generale tutto è molto ben organizzato dalla nostra federazione (federazione svizzera di SUP) che lavora sia con la federazione di canoa, che quella del surf. Nella scena del SUP in Svizzera tutti si conoscono, però mancano ancora molti giovani e donne che vogliano gareggiare un po’ più seriamente.

  • Vivendo lontana dal mare e dall’oceano, come riesci a prepararti per le gare in oceano? Hai alcuni consigli per chi vive nella tua stessa situazione?

Bella domanda! Anche per i mondiali la mia preparazione l’ho fatta principalmente in acqua piatta quest’estate, sul lago dove vivo. E poi sono venuta una settimana prima dell’inizio delle gare qui in Francia a Les Sables D‘Olonne. Ho partecipato a varie gare dell’Eurotour in condizioni oceaniche e sicuramente questo è stato un ottimo allenamento, ma non specifico per le onde. Penso che mi abbia ripagato aver passato quasi due mesi a Fuerteventura questa primavera ed essermi allenata in tutte le condizioni possibili.

Più tempo passavo nell’oceano, più mi accorgevo come progredivo rapidamente tra le onde. Ma non c’è nessuna scorciatoia, bisogna passare ore e ore in acqua tra le onde e chiedere alle persone con più esperienza qualche consiglio.?

 

  • Ti alleni in gran parte da sola. Pensi che questo possa rafforzare la tua mente ed il tuo atteggiamento in gara?

Mhhhm, difficile da dire. Spesso vorrei aver qualcun’altro con cui allenarmi oltre al mio Garmin, ma comunque finisco quasi tutte le mie sessioni di allenamento da sola. 

Sicuramente è più difficile spingere se stessi al limite, però il fatto di allenarsi da soli, rende le gare qualcosa di speciale, perchè non ti focalizzi solo su te stessa più. Certamente bisogna essere mentalmente forti per allenarsi sempre soli su un lago in acqua sempre piatta però penso che con gli anni mi sono abituata e apprezzo molto quando qualcuno si allena con me e mi diverto ancora di più!

  • Ci puoi raccontare un po’ dei tuoi programmi per l’inverno? Come ti alleni d’inverno per la stagione successiva?

Quest’inverno starò di nuovo in montagna, lavorando part time in un noleggio di sci da fondo, come lo scorso anno. Mi piace concentrarmi su qualcos’altro oltre al SUP, e lo sci da fondo è un allenamento alternativo perfetto! Mi sembra anche che la combinazione di allenamento in quota e neve abbiamo avuto un impatto positivo sulla mia performance, quando sono riuscita a vincere la GlaGla race con solo un allenamento di SUP in quasi due mesi.

Mi concentro anche di più sull’allenamento di forza durante l’inverno e mi piace molto vedere il mio progresso là.

  • Come ti sei avvicinata al SUP?

Il giorno del mio dodicesimo compleanno mia mamma mi ha regalato una lezione di SUP. Volevo provare questo sport da quando l’avevo visto per la prima volta sul lago dove vivo. E da subito mi sono innamorata dello sport. L’insegnante è diventato uno dei miei migliori amici e mi ha aiutato molto durante il mio percorso. Ho continuato, sono migliorata ed è sempre bello guardarsi indietro e rendersi conto di quanto percorso ho fatto da quel giorno.

  • Cosa ti dà il SUP rispetto ad altri sport e cosa ti piace di più di tutto in questo sport?

Penso che sia il senso di libertà che provo a muovermi in mezzo alla natura circondata da paesaggi bellissimi con condizioni che cambiano ogni volta. Mi piace anche che sia uno sport completo che allena tutto il corpo e che ci sono molti aspetti su cui migliorare (Downwind, Beach race, sprint, ecc). Puoi spingere i tuoi limiti in vari modi.

  • Pratichi altri sport per cross training?

Sì, una buona parte della mia routine quotidiana consiste nel fare altri sport con lo scopo di migliorare in SUP ma anche semplicemente per divertirmi in altre attività. Mi piace molto correre in montagna e fare sci di fondo, quasi quanto il SUP. Ma mi piace anche fare palestra, nuotare, surf, ecc ecc..fanno tutti parte della mia routine.?

  • Cosa diresti ad una ragazza svizzera che ti vede come punto di riferimento per crescere come atleta professionista di SUP?

Di non smettere mai (almeno che non ti piaccia più quello che stai facendo). Ci sono momenti difficili ma dopo ogni gara, obiettivo raggiunto o viaggio, sentirai che tutto vale la pena! Dove c’è volontà c’è una strada!

  • Quali sono i tuoi sogni per la prossima stagione?

Uno dei miei sogni quest’anno era potermi concentrare solo a remare e gareggiare, quindi farlo professionalmente diciamo, anche se mi sembra ancora strano dire che sono professionista, però è quello che ho fatto quest’anno. Mi piacerebbe venir pagata per questo (oltre al monte premi ovviamente). Il mio obiettivo era dare il mio massimo e vedere fino a dove potevo arrivare. Posso dire di essere contenta dei miei risultati consistenti quest’anno!

In futuro seguirò ciò che sento che voglio realmente fare. Può essere che non prenda la stessa strada il prossimo anno ma non vedo l’ora di continuare a fare ciò che mi piace e vedere cosa mi riserva il futuro.

  • Complimenti ancora per una grande stagione e per tutti i tuoi risultati! Speriamo di vederti presto nelle prossime gare!

Grazie! Vorrei ringraziare i miei genitori che sono i miei sostenitori più importanti oltre che al mio allenatore e amico Mark.

Potete seguire Anna sui suoi canali social qui.