Nel segno di Milton Ramos. Si è chiusa con il successo annunciato sin dalla vigilia, la 24esima edizione dell’Iron Bike, “la gara in mountain bike più dura al mondo”, partita sette giorni prima a Limone con il prologo da Tenda e conclusa sulle Montagne Olimpiche a Sauze d’Oulx. I concorrenti, arrivati per la maggior parte dall’estero con una forte prevalenza latina, hanno affrontato inizialmente un prologo di 38 km, poi le tappe di Acceglio, Sampeyre, Bobbio Pellice, Pramollo, Rifugio Selleries, Sestriere con approdo finale a Sauze d’Oulx. A testimoniare la durezza della prova il fatto che solo 86 corridori sono riusciti a portarla a termine.
Un dominio ininterrotto, quello del biker honduregno da anni naturalizzato spagnolo. Con la conquista del 2017, sono 4 le edizioni consecutive dell’Iron Bike che portano la firma di Ramos (5 conquistate complessivamente), incontrastato dominatore dal 2014. Ramos ha vinto tutte le tappe, strutturate come di consueto con la formula delle prove speciali come nel rally e con classifica a punti (ogni secondo di distacco si tramutava in un punto di penalità) chiudendo con 1.021 punti davanti agli iberici Joseba Albizu Lizaso (6.435) e Joan Pons Palacio (11.668). Primo italiano in classifica Emiliano Amalberti, ottavo con 16.298 punti. Fra le donne successo per la francese Aurelie Grosse con 50.150 punti davanti alle iberiche Isabel Perez Ramos (57.617) e Pau Quinones Fernandez (60.096).