Pubblicità

Larissa Iapichino: un salto oltre il mondo!

di - 22/10/2021

larissa iapichino_cc Andrea Schillirò

 

Dal numero #05 di 4running a cura di Daniele Milano Pession | foto: Andrea Schilirò

 

Figlia di due grandi campioni

Figlia di due atleti di fama internazionale, la lunghista italo-britannica Fiona May e l’astista Gianni Iapichino, Larissa ha attirato verso di sé i riflettori già all’età di sedici anni.

Nel 2019 vince il Campionato Italiano Allievi saltando ben 6,64 e stupendo il mondo con una prestazione che la pone, ad appena sedici anni compiuti, al vertice mondiale stagionale della sua categoria. E dopo solo due anni raggiunge la madre Fiona con un incredibile balzo poco al di sotto di quei 7 metri che, se tanto ci dà tanto, presto supererà con autorevolezza.

 

Una misura da Olimpiade!

I 6,91 metri saltati ad Ancona le valgono ovviamente l’ingresso ufficiale alle Olimpiadi di Tokyo 2020, posticipate a causa della pandemia COVID-19. Un infortunio del tutto inaspettato blocca Larissa e il suo salto Olimpico. La nostra storia inizia da qui.

Abbiamo incontrato Larissa allo stadio XXV Aprile di Milano e, tra uno scatto fotografico e l’altro, abbiamo avuto l’opportunità di intervistarla. Una ragazza solare, mix perfetto di semplicità, cortesia e infinita determinazione.

 

Larissa, come hai vissuto il periodo immediatamente successivo al record del mondo di febbraio e la relativa convocazione olimpica a soli 19 anni?

Il periodo immediatamente successivo al record del mondo è stato molto intenso perché quest’anno ho sostenuto la maturità scientifica. Forse ho realizzato che le Olimpiadi erano a portata di mano proprio alle visite Pre-Olimpiche e prima di presenziare alla cerimonia dal Presidente della Repubblica Mattarella. Fino ad allora stentavo già a credere di aver tolto un record del mondo a una delle dee del salto in lungo, Heike Drechsel. Un record che resisteva da un trentennio abbondante. Ero davvero tra l’incredulo e il felice di poter rappresentare il mio Paese in una manifestazione che fino a gennaio costituiva un sogno.

 

Poi l’infortunio… come ti sei sentita?

L’infortunio ha rinviato il mio sogno. E’ chiaro che la delusione e il rammarico sono stati forti, è inutile piangere su quanto è accaduto. Ho avuto voglia soprattutto di rimettermi al meglio e di ricominciare a lavorare il prima possibile.

 

 

Sicuramente questa domanda te l’avranno già fatta in tanti. Quanto è stato importante, in un momento per te così difficile, avere accanto due grandi campioni come mamma e papà?

In un momento così delicato è stato estremamente importante avere la mia famiglia accanto. In particolare le scelte fatte con mio padre, che oggi è anche il mio allenatore, si sono rivelate giuste proprio dal punto di vista del mio completo recupero fisico. Mi sono fatta guidare e adesso sto bene. Del resto, così come la mia famiglia, sono anche stati determinanti tutti gli incoraggiamenti di amici, atleti e delle persone che ogni giorno mi sono vicine. 

 

Infortunio permettendo, quando ti rivedremo in pedana?

L’infortunio possiamo considerarlo recuperato, ho ricominciato la preparazione con un periodo introduttivo che mira proprio a rafforzarmi con un accurato allenamento condizionale e, se tutto va come pensiamo, la stagione indoor per me inizierà a fine gennaio fino a culminare con i Mondiali di Belgrado a marzo.

 

La velocità è tra le doti fondamentali per una saltatrice di successo, ti vedremo mai ai blocchi dei 100 e 200 piani?

La velocità è anche una mia caratteristica. La mia passione è il salto in lungo, che ho scelto rispetto agli ostacoli qualche tempo fa. Non ho mai pensato di esprimermi su una specialità in pista come 100 o 200, anche se c’è chi qualche volta mi fa una battuta in merito… 

 

larissa iapichino

Oggi i ragazzi della tua età hanno mille distrazioni, tu invece sei concentratissima sulla tua attività di atleta o sbaglio?

L’atletica è una parte fondamentale della mia vita, così come lo è lo studio. Da quest’anno infatti sarò impegnata alla Facoltà di Giurisprudenza. Del resto, cerco sempre di conciliare la mia parte professionale di vita con la mia sfera privata.

 

PUMA è il tuo sponsor ufficiale, un brand con una storia alle spalle incredibile, che rapporto vi unisce?

Con PUMA ho un rapporto fantastico. Mi piacciono moltissimo la storia, la strategia e le attività che il marchio mette in azione nei vari sport. Sono molto legata al prodotto sia tecnico sia lifestyle, e mi sento vicina all’azienda. Ho avvertito che ci tengono a me non solo come atleta, in particolare nel momento del mio infortunio.

 

Oggi gli atleti danno spesso feedback importanti per sviluppare nuove tecnologie e nuove soluzioni. PUMA coinvolge Larissa Iapichino nello sviluppo del prodotto?

PUMA mi ha coinvolto nello sviluppo delle mie scarpe da salto che sono state customizzate e approvate nell’uso a partire dal 1° luglio. Abbiamo fatto molte call per arrivare alla soluzione migliore anche con papà, che è un esperto su questo aspetto. Purtroppo, il 26 giugno mi sono fatta male a Rovereto e ancora non ho potuto provarle… appuntamento rimandato a brevissimo.

 

 

La nuova collezione con tecnologia NITRO ha stupito per le proprie caratteristiche. Con quale modello Larissa Iapichino si è trovata meglio: Deviate, Magnify o Velocity?

La collezione Running, con modelli che per me sono da “riposo”, è davvero top e la tecnologia NITRO è assolutamente notevole perché la scarpa risulta leggera e anche molto salda al piede. Tra tutte porto spesso le Velocity.

Recentemente PUMA ha immesso sul mercato la nuova collezione SPECTRA, veramente molto fashion, con modelli assolutamente performanti come Deviate e Magnify. Cosa ne pensi?

La SPECTRA unisce la dimensione fashion al correre veloce con facilità. Ha un bel grip e ammortizza benissimo. Rende la spinta che si imprime a terra, quindi la sensazione di corsa è davvero di essere padroni della propria forza.

 

PUMA è tra i global brand che curano maggiormente tutta la parte lifestyle e streetstyle, basti pensare alle mille colorazioni delle calzature e a tutta la gamma abbigliamento… che stile!

PUMA assolutamente è un brand molto attento al fashion, ed è uno dei motivi per cui mi piace cosi tanto, essendo io appassionata di moda. Lo stile colorful e le proposte credo riescano perfettamente a prendere il pubblico anche più giovane, e questo rende PUMA un marchio molto contemporaneo.

 

Le collaborazioni con personaggi emergenti come la popstar Dua Lipa o la top model Winnie Harlow, e ancora progetti legati alla donna come la recente campagna SHE MOVES US, mettono spesso la donna al centro. Cosa ne pensi?

SHE MOVES US credo sia una campagna molto attuale, che mette in luce il ruolo attivo di noi donne in ogni campo e come si possa conciliare il successo con l’essere femminili, accompagnate dallo stile PUMA.

 

Come si riconosce Larissa Iapichino nella nuova campagna SHE MOVES US?

Al 100%, perché credo fermamente nella centralità di noi donne nello sport e nelle attività che facciamo, grazie a cui possiamo aggiungere valore ed essere determinanti.

 

Tu sei una “giovane donna”… quanto lo sport ti ispira nella vita di tutti i giorni? 

Lo sport è certo una fonte di ispirazione in quello che faccio ogni giorno. E’ vero che detta i miei ritmi e costituisce una parte fondamentale della mia vita. Quando sono stata ferma mi è mancato moltissimo non poter aver un obiettivo tangibile, la gara da fare il “giorno x” per esempio. Lo sport è fonte di educazione, di motivazione a migliorarsi ogni giorno con impegno e costanza. 

 

Che valore ha per te far parte di un grande team come PUMA, un brand attento alla sensibilizzazione di problematiche sociali?

Far parte del team è un grande onore, così come lo è essere scelta per le campagne che PUMA mette in atto al di là della pratica sportiva. E questo proprio perché PUMA è uno stile di vita che mi sento ben cucito addosso, e mi fa piacere poterlo testimoniare al grande pubblico.

5 suggerimenti che puoi dare a una ragazza che vuole sfondare nel mondo dello sport oggi?

Bel tema, una formula magica non credo ci sia, il successo e le vittorie scaturiscono da un mix di fattori. Potrei citare: avere grande determinazione, credere nei propri sogni, mantenere i piedi per terra, agire con rispetto nei confronti degli avversari, avere un atteggiamento positivo, ovvero non mollare mai.

 

PUMA Nitro Magnify, le running shoes di Larissa

Inserita nella collezione RUN di PUMA, la nuova Magnify Nitro è dedicata in modo specifico al runner che ricerca in una calzatura da corsa il massimo comfort, associato a un’ammortizzazione estrema, senza per questo trascurare l’ottima reattività.

 

Una corsa senza fatica con tecnologia Nitro

Il runner evoluto ritrova nella Magnify un appoggio morbido, una calzata precisa e allo stesso tempo un’ottima reattività in appoggio e spinta. Caratteristiche che, indipendentemente dal grado di evoluzione del runner, permettono chilometraggi elevati e un consumo energetico decisamente basso. La scarpa possiede una combinazione perfetta delle due tecnologie PUMA più evolute: l’inserto in NITRO FOAM più spesso lungo tutta la suola, unito all’intersuola in ProFoam, che offrono reattività e ammortizzazione eccezionali in una struttura leggera. La suola in PUMAGRIP assicura una maggiore trazione su tutta la superficie.

Specifiche tecniche:

  • Stack Heights: avampiede 29 mm/tallone da 38 mm 
  • HTD: 9 mm (incluso sottopiede) 
  • Peso: UK 4.5: 244 g; UK 8: 299 g 
  • Tecnologie principali: Super Critical NITRO FOAM e PUMAGRIP

Scoprila qui

Corro quanto basta, pedalo a giorni alterni, parlo troppo. Nelle pause mangio. Instancabile sostenitrice di quanto lo sport ti salvi. Sempre. Le mie giornate iniziano sempre così: un caffè al volo e il suono del GPS che segna l'inizio di un allenamento. Che corra, pedali o alzi della ghisa poco importa: l'importante è ritagliarmi un momento per me che mi faccia affrontare la giornata nel modo migliore.