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Lazzaroni fa suo il Rally dell’Adda

di - 25/03/2015

Oscar Lazzaroni, firma autorevole nella 19esima edizione del Rally dell’Adda di Mountain Bike, corsa nel ricordo di Papà Antonio Bonetta, impeccabilmente organizzata dalla MTB Suisio, che ha nel Presidente Giampietro Bonetta e nel Segretario Fabio Teli due grandi appassionati della MTB, si è disputata in una mattina uggiosa e fredda, con poco più di cento antagonisti che alle 9.15 in perfetto orario prendono il via dalla Piazza Giovanni XXIII. Un via velocissimo con Oscar Lazzaroni che prende da subito, come sempre, il comando della gara e pigiando a pieni pedali ben presto rimane solo, già al giro di boa del primo giro il suo vantaggio sul primo inseguitore supera abbondantemente il minuto, a questo punto mancano ancora 18 chilometri alla conclusione e alle sue spalle si lotta soprattutto per mantenere le posizioni acquisite guardando più alla vittoria di categoria che a quella assoluta ormai già acquisita da Oscar Lazzaroni che rimane imprendibile, per cui Mirko Gritti, Diego Di Stasio, Luca Paniz, Michele Franceschetti e Dario Bertocchi tengono le proprie posizioni, per non rischiare di compromettere la vittoria di categoria. Fra le donne prima Cinzia Zipponi (Ciclimant’s).

Il percorso a detta dei partecipanti è stato più che ottimo, a differenza dell’anno precedente sono stati apportati dei cambiamenti per non transitare nei punti dove si poteva trovare della fanghiglia, grazie a queste opportune deviazioni la manifestazione si è corsa nella più assoluta sicurezza. Come nacque la mountain bike, che oggi ha raggiunto livelli molto alti, siamo nei primi anni ottanta quando per la prima volta si è organizzata una manifestazione a Mapello (BG) presso l’Azienda della Contessa Scotti (con il supporto della Cicli Maffioletti), tutto questo grazie all’ex professionista Edwards che venne in sede dell’allora UDACE prospettandomi questa nuova disciplina già in vigore in America, da quel giorno sono stati fatti passi da gigante, e le manifestazioni si moltiplicarono fino a raggiungere oggi una soglia molto alta.

G.Fanton – Ufficio stampa