L’apertura della Coppa del Mondo di downhill rilancia le quotazioni di Aaron Gwin, il campione americano che da quando è passato alla Specialized non era ancora riuscito a centrare un successo nella massima challenge internazionale. Gwin ha ricacciato inj gola l’urlo a tutto il foltissimo pubblico francese presente che sperava nella vittoria di Loic Bruni, ma il ventenne della Lapierre Gravity, miglior tempo in qualificazione, non ha tradito le attese e con 3’02”646 ha colto il secondo posto facendo capire che per la conquista del trofeo di cristallo ci sarà da fare i conti anche con lui. Distacco però importante quello di Bruni nei confronti di Gwin, 3”955. Gwin con 2’58”691 è stato l’unico a scendere sotto i3 minuti e ha costruito la sua vittoria nella seconda parte di gara, decisamente volata. Terza piazza a sorpresa per il britannico Michael Jones (Chain reaction Cycles) a 6”405 che precede ben quattro suoi connazionali: Danny Hart, Sam Dale, Brendan Fairclough e il vincitore dell’ultima Coppa Josh Bryceland. Delusione per l’australiano troy Brosnan (Specialized), ottavo dopo che nella prima metà gara era stato il migliore. E a proposito di migliori, il primo italiano è stato Gianluca Vernassa (Devinci) autore di una buona prova chiusa al 46° posto a 16”388 dal vincitore.
Le speranze in casa italiana erano riposte soprattutto su Loris Revelli (Devinci) nella prova junior, ma l’azzurro ha confermato di non trovarsi particolarmente a suo agio sul pendio francese, chiudendo 10° a 10”215 dal vincitore, l’australiano Andrew Crimmins (Kona) che in 3’10”159 ha preceduto il britannico della Trek Laurie Greenland di 0”303 e il connazionale Jackson Free di 1”644. Giornata davvero difficile per i britannici che hanno visto sfuggire looro il successo anche fra le donne per merito della padrona di casa Emmeline Ragot (Ms Mondraker) che in 3’32”625 ha battuto Rachel Atherton (Gt) per 2”060, terza l’altra francese Myriam Nicole (Commençal) a 2”508.