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Maxxis Shorty Gen 2 in test

di - 12/12/2022

Maxxis Shorry Gen 2 test - cover

L’aggiornamento dello Shorty da parte di Maxxis ci ha sorpreso poiché la versione originale si era affermata come uno pneumatico di riferimento per il riding nella stagione invernale

Tuttavia questa evoluzione ha reso Shorty Gen 2 una gomma molto più focalizzata sulla stagione più fredda e umida dell’anno, sacrificando leggermente la versatilità per un’aderenza e una confidenza totali sui terreni morbidi e scivolosi.

Maxxis Shorry Gen 2 test - 01Nuova generazione

A sei anni dalla comparsa sul catalogo Maxxis, Shorty è stato oggetto da una profonda revisione da parte degli atleti enduro sponsorizzati dal marchio statunitense. Le modifiche apportate alla seconda generazione non sono poche, presentandosi in particolare sotto forma di tasselli più larghi. Ad esempio, ora al centro non troviamo più lo schema coppia-singolo-coppia, con quello centrale che è stato sdoppiato. Sono comparse anche delle corte creste sulla carcassa, per favorire la pulizia dal fango e dai detriti.

I tasselli sulle spalle hanno invece ricevuto un maggiore sostegno in nome di una migliore tenuta in curva, così come sono state riviste le lamelle per offrire una trazione superiore in frenata.

Maxxis Shorry Gen 2 test - 02Il nuovo pneumatico Shorty Gen 2 di Maxxis è disponibile per diametro ruota 27,5″  con carcassa Exo e mescola 3C MaxxTerra (966 g), mentre per le 29er tre sono le versioni: Exo 3C MaxxTerra (1.040 g), DoubleDown e DH Casing entrambe con mescola 3C MaxxGrip (1.268 e 1.363 g). Tutte le gomme hanno sezione di 2,4″, costruzione WT per cerchi di ampia sezione (fino a 35 mm), sono pieghevoli e compatibili Tubeless Ready.

Gli appassionati forse storceranno il naso a vedere una larghezza di “soli” 2,4 pollici, ma questa scelta di Maxxis ha un suo perché: aumenta lo spazio tra pneumatici e forcella/telaio, evitando i danni da eccessivo accumulo di fango oltre a contribuire a contenere il peso finale.

Noi abbiamo provato Maxxis Shorty Gen 2 da 29″ con carcassa DD e mescola 3C MaxxGrip, la più indicata per utilizzo enduro sugli umidi e soffici terreni invernali.

Maxxis Shorry Gen 2 test - 03On The Trail

Non sorprende che il battistrada sia piuttosto aggressivo per uno pneumatico per condizioni difficili. I tasselli ampiamente distanziati sono ragionevolmente alti e la rampa è contenuta. Quelli della spalla sono ancora più alti e, naturalmente, offrono un sostegno extra.

Con mia grande sorpresa, il primo vantaggio che ho riscontrato con la riprogettazione dello Shorty è che la sua resistenza al rotolamento è notevolmente migliorata. È sicuramente un po’ più dispendioso rispetto a DHF/DHR II e simili, ma ora è più sostenibile rispetto al passato. Di solito, per rendere più agevole la pedalata, conviene montare uno pneumatico più polivalente, ma i perfezionamenti dello Shorty in questo campo lo rendono un’opzione molto più valida per tutte le uscite invernali, non solo quando la discesa è davvero impegnativa.

Il tempo trascorso con lo Shorty Gen 2 è stato caratterizzato da condizioni diverse. Per mia fortuna, ho anche affrontato il terreno duro, quello sabbioso, e il fango dal compatto al liquido. In realtà non c’è stato un giorno in cui ho girato con il nuovo Shorty in cui le condizioni fossero costanti, quindi ho imparato a capire dove lo pneumatico eccelle e dove invece diventa un po’ problematico.

Questa gomma diventa insicura sul fondo duro o in qualsiasi tipo di situazione difficile in cui i tasselli aggressivi non riescono a penetrare e mordere il terreno, ma è del tutto comprensibile in quanto lo pneumatico non è semplicemente costruito per questi ambiti. Tuttavia, se si riesce a convivere con una sensazione di maggiore leggerezza e nervosismo all’anteriore, l’aderenza rimane sorprendentemente prevedibile. Sono riuscito ad affrontare i percorsi più ostici senza veri inconvenienti, solo più lentamente e con meno fiducia.

Maxxis Shorry Gen 2 test - 04Naturalmente, se si percorrono prevalentemente superfici più compatte e veloci, si otterranno prestazioni migliori con pneumatici meno aggressivi, ma è rassicurante sapere che Shorty Gen 2 è in grado di comportarsi più che discretamente in questi tratti.

È quando la superficie diventa morbida che la nuova gomma Maxxis si fa valere, e a ragione. Ogni aggiornamento dello pneumatico ha reso Shorty Gen 2 un’assoluta bomba di aderenza. È sorprendentemente affidabile anche sulle radici, consentendovi di ripensare completamente a linee che sarebbero particolarmente difficili sul bagnato.

Lo pneumatico mi ha riempito di fiducia in aree in cui di solito mi sarei trattenuto con altri modelli, semplicemente perché si aggrappa al terreno. Ho perso aderenza solo una volta, inclinando un po’ troppo la bici in una curva in contropendenza, più per un errore mio che per un problema della copertura.

Anche con il disegno aperto del battistrada, la gomma è consistente quando viene inclinata in piega. Non ho riscontrato punti morti evidenti se usato nelle giuste condizioni. Naturalmente, lo pneumatico rotola sulla superficie del suo battistrada alto sui sentieri più compatti e sull’asfalto, per cui diventa nervoso, ma questo problema svanisce quando il terreno si ammorbidisce.

Maxxis Shorry Gen 2 test - 06Sebbene questi aggiornamenti abbiano migliorato notevolmente le sue capacità nelle condizioni più avverse, anche la frenata ha ricevuto un notevole incremento delle prestazioni, diventando più incisiva.

Quindi, la combinazione tra le capacità dello Shorty Gen 2 in condizioni fangose e l’aderenza sorprendentemente prevedibile (anche se ridotta) sui percorsi più compatti, rende lo pneumatico affidabile quando le cose sono davvero difficili.

Sono stato in grado di percorrere velocemente e con sicurezza sentieri limacciosi che presentano tratti con fondo duro, e quando mi sono avvicinato a essi, non ho sentito il bisogno di tirare i freni o di modificare la mia guida.

L’unico vero svantaggio dello Shorty Gen 2 è che è disponibile solo nella larghezza di 2,4″. Come già scritto, Maxxis offre questa gomma in un’unica larghezza per offrire maggiore spazio tra di essa e il telaio e la forcella, ma dato che il fango viene eliminato così bene, ritengo che il marchio potrebbe osare uno pneumatico leggermente più largo. Tuttavia, non credo che questo Shorty Gen 2 possa deludere più di tanto nella sua veste attuale, poiché è un prodotto davvero impressionante in ogni tipo di terreno soffice.

Maxxis Shorry Gen 2 test - 05In sintesi

Maxxis Shorty Gen 2 rimane un ottimo pneumatico per le condizioni invernali. Sebbene le prestazioni siano comprensibilmente inferiori sui sentieri dal fondo più compatto e veloce, prende vita e comincia a lavorare quando le superfici si ammorbidiscono, risultando una gomma in cui si può riporre fiducia anche in condizioni che altrimenti non vi convincerebbero.

Cosa ci piace

  • Super aderente con terreno soffice
  • Può affrontare condizioni miste
  • Resistenza al rotolamento e frenata migliorate

Cosa non ci piace

  • Non così prestante sulle superfici più dure

Maggiori info qui

 

 

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.