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Mizuno Wave Rebellion: il Test – Video

di - 20/12/2021

“Ho testato la nuova MIZUNO Wave Rebellion, calzatura sviluppata dal brand giapponese per correre forte, con piastra interna in materiale BIO, rinforzato in fibra di vetro e intersuola Enerzy Lite con tecnologia Wave.”

Test e video di Daniele Milano Pession

Fotografie e videorecensione realizzate con smartphone Realme GT 

I numeri della Mizuno Wave Rebellion

Peso: 260 grammi circa
Misura: US10/UK9
Drop: 8 mm. – Stack high: 36/28 mm.

LA PAROLA ALL’AZIENDA

La nuovissima Wave Rebellion è il risultato della nostra ricerca sulla velocità. Il nostro obiettivo è semplice: aiutarti a correre veloce, alla tua velocità e di assicurarti sempre il massimo comfort.
Abbiamo progettato questa “super scarpa” per offrire il perfetto equilibrio tra reattività e flessibilità: ammortizzata e confortevole al contatto con il terreno, ma fluida e reattiva durante tutta la fase di transizione. Questo ti permette di avere il controllo della tua corsa.
Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo creato un nuovo tipo di MIZUNO WAVE – una piastra Wave rinforzata con fibre di vetro. Una piastra che si flette durante la fase di appoggio per fornirti un’incredibile propulsione durante la fase di stacco. La nuova piastra Wave di origine bio-based ottenuta da semi di ricino e fibra di vetro è il risultato di tutte le conoscenze che abbiamo acquisito in 25 anni di storia perfezionandole per soddisfare le diverse esigenze dei runners.

DESIGN

Assolutamente in linea con le scarpe high performance dei brand concorrenti.

Linea filante a cui si abbina un ingombro piuttosto marcato dell’intersuola e la nuova piastra Wave in fibra di vetro ben visibile al suo interno.

FINITURE

Impeccabili. Oltre 100 chilometri di test ci hanno permesso di saggiarne l’ottima fattura, con rifiniture accurate soprattutto nei punti di maggior usura.

CHIUSURA

Perfetta per un piede non troppo magro, la chiusura è a 5 asole longitudinali più 1 supplementare per un miglior serraggio sul collo del piede.

Laccio piatto che assicura una buona chiusura anche se suggerisco il doppio nodo sempre! L’abitabilità o fitting dell’avampiede è piuttosto abbondante e permette ampio movimento delle dita che, se può dare il massimo senso di libertà di movimento, può non essere il top per chi ricerca una calzatura assolutamente fasciante. Unico neo la larghezza complessiva della linguetta che trovo quasi eccessiva, anche se negli oltre 100k complessvi di utilizzo non ho mai avuto alcun fastidio!

IMPATTO INIZIALE

Una bella macchina per correre a tutta con un buon supporto, un’ottimo comfort e una super risposta in fase di spinta.

Ne ho da subito apprezzato la reattività, con uno shape suola intersuola che invita a buttarsi in avanti e a correre rotondi spingendo sempre. Non è fatta per correre piano, ma per permettere anche al tapascione di medio livello di buttarsi su ritmi decisamente più allegri. Favorisce una buona frequenza di passi e non affatica assolutamente le articolazioni, pur disponendo di una piastra intera che la rende estremamente reattiva e ne amplifica la risposta.

La nuov a Mizuno wave Rebellion, con una buona abitabilità della zona dell'avampiede

COMFORT

La scarpa si dimostra un ottimo compromesso tra comfort e prestazione.

Spesso le scarpe veloci, risultano secche o nervose, ma qui siamo nella next generation delle scarpe performance ovvero intersuole massimizzate, buon cushioning complessivo, a cui viene abbinata una piastra che ne amplifica enormemente la risposta in fase di spinta. L’utilizzo della fibra di vetro rispetto al carbonio la rende decisamente più malleabile e più fruibile da un utente medio, rispetto a chi ha nelle gambe ritmi più veloci, ben al di sotto dei 4’ al chilometro.

TRASPIRABILITA’

Ottima nell’avampiede e apprezzabile anche sui fianchi della tomaia.

GRIP E PROTEZIONE DAGLI URTI

Il compound della suola, una volta che si spinge, assicura un ottimo grip. Per quanto non si tratti di una scarpa da offroad, nei tratti di sterrato dei parchi in città è perfetta e molto grippante!

STABILITA’

La base di appoggio è più che buona e la piastra interna in fibra di vetro migliora la stabilità complessiva del piede. Anche con le gambe stanche, se l’appoggio è più instabile, tengono sempre il piede fermo.

CAPACITA’ DI AMMORTIZZAZIONE

L’effetto rebound a me è piaciuto molto perché sono riuscito a percepire un buon rimbalzo e reattività combinato con un ottimo assorbimento in fase di appoggio.

CONSIGLIATA PER

Per chi vuole correre forte e con facilità a ritmi sostenuti, senza temere ritmi più blandi.

La buona struttura complessiva la rendono molto più fruibile di modelli competitor con piastra in carbonio, che impongono di correre esclusivamente molto forte. Con la Wave Rebellion si può anche tirare un po’ il fiato, correre un po’ più piano, senza farsi male alle articolazioni, con tempi di appoggio maggiori e una biomeccanica meno efficiente per poi ributtarsi a cannone a ritmi forsennati. La Rebellion permette tutto questo! Nell’uso per esempio di un’uscita fartlek si sono dimostrate perfette, indipendentemente dal passo mantenuto.

Se vuoi saperne di più, VAI QUI!

 

 

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”