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Mondiali DH, Bianciotto fa sognare

di - 10/09/2016

Un primo risultato le qualificazioni dei Mondiali di downhill che domani in Val di Sole celebreranno la loro giornata clou è stato quello di ingolosire oltremisura gli appetiti degli appassionati italiani: per trovare una giornata così felice e piena di aspettative bisogna tornare addirittura al 1997, ai Mondiali di Chateau d’Oex dove Corrado Herin aveva stabilito il miglior tempo in qualifica, salvo poi scivolare in finale. La giornata di oggi ha visto protagonisti innanzitutto i nostri junior con Andrea Bianciotto capace di ottenere il miglior tempo in 3’48”782 con 2”256 sull’americano Nikolas Nestoroff e 3”074 sul grande favorito, il canadese Finnley Iles. Domani Bianciotto partirà così per ultimo, obiettivo solo sfiorato dalla figlia d’arte Beatrice Migliorini, che nella prova delle pari età con 9 partecipanti (numero superiore ad altre edizioni iridate) e senza riferimenti non essendo prevista la gara in Coppa del Mondo ha conquistato il secondo tempo a 24”748 dalla neozelandese Shamnia Rawson che si proietta verso l’oro, bene anche Alessia Missiaggia quinta a 1’26”385, ma quand’aveva fatto segnare il miglior tempo al secondo intermedio. Ottima prova anche delle nostre ragazze nella prova elite, tutte nelle prime 10: la migliore è stata Eleonora Farina, settima a 25”500 dalla leader, neanche a dirlo la britannica Rachel Atherton, seguita da Veronika Widmann a 28”692 e Alia Marcellini a 35”497.

Nella prova principale, quella per gli Elite conferma dell’eccezionale stato di forma del britannico Danny Hart,primo in 3’35”603 ma il campione uscente francese Loic Bruni ha subito messo in chiaro di puntare al bis, finendo a 2”464, terzo l’altro francese Florent Payet a 2”971. Solo sesto il vincitore di Coppa del Mondo, l’’americano Aaron Gwin a 5”668 e che ha confermato di non amare molto la pista trentina, dove ha realizzato solo la 17esima velocità di punta. Primo italiano Francesco Colombo, 21° a 15”111, 38° Carlo Caire a 23”454 e 43 Gianluca Vernassa a 24”797,mentre Loris Revelli è caduto nella parte iniziale compromettendo la sua prova.

La casupola di partenza dei downhiller (foto Michele Mondini/organizzatori) La casupola di partenza dei downhiller (foto Michele Mondini/organizzatori)

Ieri intanto sono stati assegnati i titoli mondiali nel 4Cross con esiti clamorosi. La gara maschile aveva già visto uscire in semifinale il favorito ceko Tomas Slavik e il britannico Scott Beaumont, terzo in qualifica, ma è in finale che i pronostici sono stati sconvolti da una caduta iniziale che ha messo fuori gioco tre dei quattro contendenti, lanciando verso un incredibile titolo lo sloveno Mitja Ergaver, unico a rimanere in piedi. Argento con tanti rimpianti per l’austriaco Hannes Slavik, dato quasi per sicuro del successo dopo l’esito del tabellone a eliminazione diretta, bronzo al britannico Luke Cryer davanti all’americano Barry Nobles. Gli italiani Giovanni Pozzoni, Giacomo Fantoni e Mario Milani erano già usciti negli ottavi di finale.

Mitja Ergaver clamorosamente in fuga verso l'oro (foto Michele Mondini/organizzatori) Mitja Ergaver clamorosamente in fuga verso l’oro (foto Michele Mondini/organizzatori)

La gara femminile ha premiato la campionessa australiana Caroline Buchanan, tornata sul trono iridato dopo tre anni e consolatasi parzialmente dopo la delusione dei Giochi Olimpici di Rio, dove era fra le favorite nella Bmx ma era uscita in semifinale per una caduta in una delle tre batterie. L’australiana, che fra Mtb e Bmx ha vinto 5 titoli mondiali, ha preceduto la tedesca Franziska Meyer e l’olandese Anneke Beerten, quarta la ceka Romana Labounkova. Sfortunata Alia Marcellini, caduta in semifinale quand’era in lotta per il secondo posto e nella finalina, dove ha chiuso complessivamente sesta.