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Mondiali, la Berta di nuovo sul podio

di - 01/07/2016

Terza giornata di gare a Nove Mesto per i Mondiali, si avvicina il momento dei grandi, ma intanto sono i giovanissimi a prendersi la scena e soprattutto, in chiave italiana, Martina Berta, impegnata a difendere il titolo fra le junior. Un compito difficilissimo, soprattutto dopo una stagione nella quale qualche battuta a vuoto aveva un pochino incrinato la sua fiducia anche se non erano mancate anche vittorie nell’Uci Junior Series. La gara ha visto subito protagonista la svedese Ida Jansson, andata in fuga già nella tornata iniziale e transitata al termine del primo giro con 12” di vantaggio sulla piemontese, seguita a una manciata di secondi dall’austriaca Lisa Pasteiner, insomma le tre ragazze migliori della stagione,ma stupiva l’assenza della campionessa europea, la britannica Sophie Wright molto lontana. La gara era già disegnata e la Jansson continuava a guadagnare terreno fino a vincere con 25” sull’austriaca Pasteiner che nel secondo giro era andata a superare la Berta, ma non per un cedimento di questa quanto per le sue condizioni di forma. L’azzurra si difendeva molto bene dal ritorno della Wright, andando a conquistare una preziosissima medaglia di bronzo a 1’50” con la britannica quarta a 2’36” e l’altra austriaca Anna Spielmann a 3’23”. In chiave italiana da sottolineare l’11° posto di Marika Tovo a 5’51” mentre non ha potuto prendere parte alla corsa Alessia Verrando, vittima di una bruttissima caduta in allenamento che ha consigliato il suo immediato ritorno in Italia per le cure del caso.

Il podio della gara femminile con la Berta a dx (foto organizzatori) Il podio della gara femminile con la Berta a dx (foto organizzatori)

FRANCESI, IL FUTURO E’ ASSICURATO

La gara dei pari età sembrava all’inizio la replica del campionato europeo con i francesi Thomas Bonnet e Axel Ziegle subito davanti insieme allo svizzero Vital Albin,l’unica novità era costituita dall’americano Christopher Blevins. I quattro hanno fatto subito il vuoto, mentre al passaggio del primo giro il miglior italiano era Francesco Bonetto in un’ottima 11esima piazza. Nella seconda tornata Bonnet ha accelerato staccando di più di mezzo minuto Albin e Blevins mentre Ziegle spariva dalle posizioni di vertice. Il resto della gara era una passerella trionfale per Bonnet, che unisce l’oro mondiale a quello continentale chiudendo con 36” su Albin mentre il bronzo andava a sorpresa al norvegese Tobias Halland Johannessen autore di un grande recupero nel giro finale, un minuto il suo distacco con Blevins beffato e quarto a 1’15”. Il miglior italiano era Edoardo Xillo, 25° a 4’40” confermando la distanza dei nostri migliori dai vertici, con Bonetto 29° a 4’55” e Antonio Folcarelli 35° a 5’56”, ancora più indietro Matteo Cucchi e Juri Zanotti.

Il vincitore Thomas Bonnet (foto organizzatori) Il vincitore Thomas Bonnet (foto organizzatori)

STAFFETTA, UN SESTO POSTO DA CAPIRE

Torniamo n attimo indietro al Team Relay della seconda giornata, che aveva confermato l’attuale strapotere della Francia, prima con 16” sulla Rep.Ceka e 37” sulla Svizzera. Gli azzurri hanno chiuso sesti a 1’06” perdendo con Bertolini la volata con la Danimarca. Una squadra abbastanza giovane quella italiana, senza Fontana e la Lechner e addirittura con la Berta a sostituire l’altoatesina. La gara merita qualche considerazione: la Francia ha comandato per tutta la gara sfruttando soprattutto la generazione dei suoi splendidi ultraventenni con Victor Koretzky e Jordan Sarrou ad aprire e chiudere, mentre la Ferrand Prevot non ha impressionato. La Berta ha offerto una prestazione più che degna realizzando un tempo molto vicino ad alcune delle big Elite come l’ucraina Belomoyna o la stessa transalpina. Solo in tre hanno chiuso il giro sotto i 14 minuti, nell’ordine Koretzky, l’olimpionico ceko Kuhlavy e l’ex campione del mondo junior danese Andreassen, per l’azzurro Luca Braidot quinto tempo assoluto, un buon segnale per domenica.