Le medaglie d’oro di MTB XCC sono state conquistate da Pauline Ferrand-Prévot (FRA) e Sam Gaze (NZL) dopo emozionanti e velocissime gare ai Campionati Mondiali MTB 2022 a Les Gets, in Francia.
All’inizio della giornata di venerdì 26 agosto, Nicole Göldi (SUI) e Jérôme Gilloux (FRA) hanno conservato la maglia iridata nella eMTB Cross Country.
eMTB: doppia riconferma
La campionessa del mondo in carica Nicole Göldi era determinata a difendere la sua maglia iridata ed è diventata la prima atleta eMTB in assoluto a conservare un titolo mondiale nella disciplina.
Quando la gara femminile – sei giri previsti – è iniziata con il bel tempo, le favorite sono state tutte all’altezza delle attese. Göldi ha conquistato la prima posizione e non l’ha più mollata. Vicino alla ciclista svizzera si sono piazzate le medaglie d’argento e di bronzo del 2021 Laura Charles (FRA) e Sofia Wiedenroth (GER), oltre a Nathalie Schneitter (SUI) e Justine Tonso (FRA).
Quando Tonso si è spinta in avanti a metà gara, Charles ha iniziato a perdere terreno. Schneitter ha lottato duramente con Tonso per l’argento, ma ha dovuto accontentarsi del bronzo – a 10 secondi dall’atleta francese – dopo un ultimo giro corso sotto la pioggia. Ma nessuno delle due ha potuto competere con Göldi, che ha avuto il tempo di assaporare la sua vittoria, tagliando il traguardo in 47:00, 1:15 dalla sua rivale più vicina.
Nella piovosa partenza della gara maschile di sette giri, i favoriti si sono messi subito in evidenza tra i 36 atleti in gara. Il campione del mondo 2021 Jérôme Gilloux ha preso subito il comando, seguito da Joris Ryf (SUI) e Hugo Pigeon (FRA), aprendo un varco su un gruppo che comprendeva Loïc Noël (SUI), Emeric Enzer (FRA), Joshua Carlson (AUS), Fabio Spena (SUI) e Peter Sagan (SLO).
I primi tre hanno accumulato un vantaggio di un minuto sugli inseguitori. Poi, poco dopo la metà della distanza da percorrere, una scivolata di Ryf ha permesso a Pigeon di passare al 2° posto, dando alla nazione di casa un 1-2 da applausi, con un altro francese, Enzer, al quarto posto, e l’italiano Andrea Garibbo che entrava nella top five.
L’ordine è stato mantenuto fino alla fine della gara. Gilloux si è aggiudicato la medaglia d’oro in 52:21, mentre Pigeon ha conquistato l’argento (+0:29) e Ryf il bronzo (+0:42).
Il triplice campione del mondo UCI di corsa su strada Peter Sagan (SVK) ha lottato bene, ma è scivolato in una curva all’ultimo giro e ha concluso al 16° posto. Gara tutta in rimonta per il nostro Martino Fruet, sesto dopo un problema meccanico nel corso del primo giro.
XCC Women: Pauline inarrestabile
Con il ritorno della pioggia, 38 atlete hanno preso il via allo Short Track (XCC) femminile. La coppia britannica composta da Annie Last ed Evie Richards (campionessa del mondo XCO 2021) si è imposta all’inizio su un gruppo di atlete svizzere e sulla beniamina di casa Pauline Ferrand-Prévot, vincitrice della gara di apertura della Coppa del Mondo UCI XCC a Petropolis, in Brasile. Non hanno partecipato Rebecca McConnell (AUS), Anne Terpstra (NED), Loana Lecomte (FRA), Jenny Rissveds (SWE) e Haley Batten (USA).
Dopo tre giri su nove, Last precedeva Greta Seiwald (ITA), Ferrand-Prévot e Alessandra Keller (SUI), leader della classifica di Coppa del Mondo, una delle quattro svizzere tra le prime otto. Ma Keller è caduta al sesto giro dopo che la campionessa olimpica XCO Jolanda Neff (SUI) ha preso una nuova linea corta sul rock garden.
Ferrand-Prévot ha attaccato a due giri dalla fine, inseguita da Seiwald e Last, cadute sulle stesse rocce fatali a Keller, con un distacco sempre maggiore dalle inseguitrici, alle quali si è aggiunta la statunitense Gwendalyn Gibson, vincitrice in Coppa del Mondo a Snowshoe.
La francese, pluricampionessa mondiale (strada, ciclocross e MTB), ha vinto in 21:56. Keller ha recuperato e si è piazzata al secondo posto (+0:18), Gibson al terzo (+0:21) e Seiwald al sesto posto.
“È semplicemente pazzesco. Non posso crederci”, ha dichiarato Pauline Ferrand-Prévot. “Ho visto che non era una gara veloce. Volevo solo spingere al massimo, ma ho dovuto aspettare.”
“È bellissimo. Mia madre, mio padre e il mio fratellino sono tutti qui!” ha detto la medaglia di bronzo Gwendalyn Gibson. “È straordinario che io sia riuscita a fare un’ottima prestazione davanti a tutti loro!”
XCC Men: grande ritorno di Gaze
Con l’asciugarsi del percorso, 47 uomini hanno preso il via alla gara XCC Men. Nino Schurter (SUI), Tom Pidcock (GBR), Vlad Dascalu (ROM) e Luca Braidot (ITA) sono stati tra coloro che non hanno gareggiato. Henrique Avancini (BRA) – vincitore delle gare XCC e XCO della Coppa del Mondo di Nové Město na Moravě (CZE) nel 2020 – ha impostato il ritmo iniziale con Thomas Litscher (SUI), prima che il tedesco Julian Schelb gestisse abilmente una scivolata sulle rocce mentre era in testa al terzo giro su dieci previsti.
A metà percorso si è formato un gruppo di testa che comprendeva il campione del mondo in carica Christopher Blevins (USA), Alan Hatherly (RSA) e Filippo Colombo (SUI). Nel frattempo, Avancini è stato l’ultimo corridore a cadere sulle rocce scivolose, prima di tornare in testa insieme a Sam Gaze.
Il lettone Martin Blums ha attaccato al penultimo giro quando il ritmo si è alzato, ma è stato all’inizio dell’ultima tornata che Gaze – vincitore della Coppa del Mondo 2022 ad Albstadt, in Germania – ha aumentato drasticamente la velocità. Blevins e Litscher lo hanno seguito. Ma, affiancati nell’ultima sezione rocciosa, l’americano è caduto a pochi metri dal traguardo.
Gaze aggiunge la maglia iridata al suo titolo del Commonwealth, recentemente difeso, vincendo in 22:21. Colombo ha conquistato l’argento (+0:03) e Litscher il bronzo (+0:07). Hatherly e Blums si sono classificati al 4° e 5° posto.
“È stato un anno difficile, con tante battute d’arresto. Ho fatto tutto il possibile per essere pronto questo fine settimana”, ha dichiarato Sam Gaze. “A due giri dalla fine ero sicuro che se avessi fatto lo sprint sarebbe andato tutto bene. Ora essere campione del Commonwealth e campione del mondo UCI… è fantastico!”
“All’ultimo giro ero davvero a corto di energie e pensavo ‘potrebbe succedere qualcosa sull’ultima pietraia’… e invece è successo!” ha detto Thomas Litscher.
[foto: ©Cerveny/UCI]
