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Monte Sagro: powder in zona arancione

di - 04/05/2021

monte sagro

Dal #1 2021 di 4outdoor magazine “Monte Sagro: powder in zona arancione”

Testo di: Federico Romanello
Foto: Federico Romanello, Alessio Cortesi

Il Monte Sagro quest’anno era diventata una vera ossessione per me. Una delle cime più famose delle Apuane, che guarda direttamente sul mare e sopra Carrara, la mia città. Da quando Nick, uno dei miei soci di splitboard, mi aveva messo questa pulce nell’orecchio non riuscivo più a pensare ad altro.

In un anno in cui le limitazioni agli spostamenti hanno ridotto drasticamente le possibilità di fare freeride per noi toscani, il Sagro non era solo una delle poche opzioni disponibili, se non l’unica, ma una vera e propria conquista necessaria. Fortuna vuole che proprio quest’anno l’inizio dell’inverno si è rivelato essere il migliore che le Apuane abbiano visto negli ultimi 35 anni, stando a quello che dicono gli scialpinisti più navigati della zona.

E finalmente il giorno perfetto è arrivato, a inizio Gennaio, in zona arancione. L’unica vetta nel mio comune, quella che guardavo tutti i giorni da casa, si è presentata in condizioni ottimali. Non abbiamo perso l’occasione e con Nicola Lazzeri e Alessio Cortesi siamo andati subito a farla.
Strade invase dalla neve, auto bloccate e contrattempi vari non ci hanno impedito di avere il Sagro tutto per noi e per un altro gruppo. Non potevamo chiedere di meglio.

monte sagro

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Non avrei mai pensato di poter trovare condizioni così buone a meno di 10 km dal mare. La quantità delle neve non ci ha permesso di raggiungere la cima, visto il rischio valanghe, ma le due discese con ripellata del tratto più alto sono valse ogni attesa e ogni sforzo.

monte sagro

In quanti posti al mondo si può sciare con una vista del genere, sulle cave di marmo, su casa propria, e sul Golfo dei Poeti, con una neve talmente leggera da tirar su onde di polvere ad ogni curva?
Tutti questi elementi hanno reso la discesa a dir poco memorabile. E’ tempo di guardare avanti, aspettare di nuovo una finestra di condizioni ottimali, e puntare ad un’altra linea apuana. Nell’attesa ci basta chiudere gli occhi, e rivivere ancora quel sogno che si è realizzato.

A questo link il viaggio di Federico alle Isole Lofoten!