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Mtb donne, il giorno dei giorni

di - 19/08/2016

E’ arrivato il giorno dei giorni per le 30 atlete qualificate per la prova olimpica di Mtb. Domani con inizio alle 17:30 ora italiana si correrà pensando all’oro, a quella medaglia che da sola vale una carriera e per la quale si è lavorato per un intero quadriennio.

A inizio stagione la gara femminile di Mtb era considerata una tra le più facili da pronosticare, troppa la superiorità mostrata dalla svizzera Jolanda Neff nel corso della passata stagione nei confronti delle avversarie, anche se il mondiale aveva premiato la francese Pauline Ferrand Prevot. Entrambe però in questa stagione si sono divise, diremmo quasi perse, fra Mtb e strada sognando la divina accoppiata. Nella prova su strada di due settimane orsono la Ferrand Prevot ha provato l’azione da lontano senza successo, la Neff ha chiuso nella Top 10 ma senza impressionare né dare mai la sensazione di poter provare ad agguantare la medaglia. Riusciranno ora a “riciclarsi” in tempo”? E’ chiaro che le due restano sempre nel ristretto novero delle favorite, che però comprende anche la danese Annika Langvad, mai forte come quest’anno nel cross country dove ha conquistato titolo mondiale e leadership di Coppa del Mondo, ma l’ultima tappa della challenge ha dimostrato come anche l’esperta canadese Catharine Pendrel sia da prendere in considerazione.

Un particolare del tracciato brasiliano (foto Paulo Mumia/organizzatori) Un particolare del tracciato brasiliano (foto Paulo Mumia/organizzatori)

Fra le outsider vanno considerate l’altra svizzera Linda Indergand, l’iridata Under 23 svedese Jenny Rissveds che ha dimostrato di poter competere alla pari con le grandi, le esperte Maja Wloszczowska (POL) e Irina Kalentyeva (RUS) ma anche la messicana Daniela Campuzano, forse l’atleta che è più progredita in questa stagione.

Che ruolo potrà giocare in tale contesto Eva Lechner? L’azzurra per tutta la stagione è stata la pallida copia di se stessa e ha più volte specificato di non essere mai stata in buone condizioni fisiche, ideali per potersi preparare al meglio. Peccato perché il percorso le si addice particolarmente come ha dimostrato nella preolimpica dello scorso anno. Un piazzamento nelle prime 10 sarebbe già un risultato di grande valore.