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Nadir Maguet, La Sportiva Cyklon. Connubio vincente!

di - 08/09/2021

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Dal numero #04 di 4running a cura di Daniele Milano Pession 

 

Nadir, raccontaci di te

Ho quasi 28 anni e vivo a Torgnon, un piccolo comune nella vallata del Cervino. Sono sempre stato uno sportivo sin da piccolo. A 2 anni ho messo per la prima volta gli sci da fondo ai piedi con mio papà, maestro di sci. 

Sono sempre stato un amante delle discipline in montagna: fondo, biathlon, MTB. Per poi arrivare, verso i 15/16 anni, ad avvicinarmi allo sci alpinismo e di conseguenza nella stagione estiva alla corsa: lì ho capito che quello era un po’ il mio mondo. 

Come ambiente sono due sport molto simili che possono offrirti tanta libertà in montagna. Decidi tu dove andare, le linee da seguire e i pendii da sciare o le creste dove arrivare di corsa, rispetto a specialità come lo sci di fondo in pista. Faccio parte del Team La Sportiva, della Squadra nazionale di sci alpinismo e sono componente della Squadra del Centro Sportivo Esercito. 

 

Nadir Maguet e La Sportiva Cyklon

 

Sei testimonial ufficiale della nuova La Sportiva Cyklon, una gran bella soddisfazione!

La Cyklon è per me sicuramente una gran bella soddisfazione. Perché vedermi nelle pubblicità dei negozi o per strada è davvero una grossa ricompensa personale, che mi fa capire dove sono arrivato oggi come atleta. 

Non è stato gravoso, perché quando ti dedichi a un progetto che fa parte di te, è la tua passione, non lo fai mai controvoglia! Ho lavorato insieme a Jonathan Wyatt, dandogli feedback continui sui vari prototipi che potevo testare insieme a qualche altro atleta, per poi arrivare alla calzatura definitiva. Quindi oggi un po’ del “mio”, nel modello disponibile in negozio, c’è! 

 

 

Che valore ha per un atleta del tuo livello poter far parte di un team internazionale come La Sportiva?

Far parte di un team come quello de La Sportiva è un onore. Sono stato introdotto in questa grande famiglia oramai quasi dieci anni fa, grazie a Massimo Dondìo, che seguiva le gare di sci alpinismo giovanili. Lui stesso mi racconta che già all’epoca sentiva quanto fosse importante per lui portarmi in La Sportiva. In dieci anni, al di fuori del valore assoluto dei prodotti, ho sempre riconosciuto in La Sportiva un’azienda fondata su rapporti umani veri, che mi hanno accompagnato in tutti questi anni, e credo che per un brand così importante sia il vero e indiscutibile valore aggiunto!

 

I 5 suggerimenti che vorresti dare a chi vuole diventare forte come te!

Non ci sono veri e propri consigli o linee guida. Quello che ognuno di noi vuole fare deve sentirselo tanto dentro, e credo che così sia anche nella vita. Ognuno dovrebbe sentire quello che gli piace fare e, se necessario, andare anche controcorrente con testardaggine e forza di volontà. Solo così si riescono a fare le cose con vera passione. Questo è il consiglio che posso dare. Per diventare forte? Certo la strada è complessa e difficile, e devo riconoscere che mio papà e mia mamma sono stati in tutto questo molto importanti. Sono sempre stato affiancato da persone competenti, ed è quello che serve oggi a un giovane che vuole crescere. Sono certo che bisogna essere sempre convinti di quello che si fa! 

 

Nadir Maguet e La Sportiva Cyklon,

 

A chi consiglieresti la Cyklon con BOA Fit System e perché?

La Cyklon la consiglierei per distanze medio lunghe. Un’ottima scarpa protettiva, ammortizzata con un efficace grip. Io la uso in allenamento, e secondo me, è qui che da il meglio di se. E’ un ottimo modello anche per atleti non agonisti. Con il sistema BOA di chiusura è molto comoda sia da mettere sia da togliere.

 

Cyklon BOA o VK BOA, quando usi una e quando l’altra?

Beh, la VK con BOA Fit System è dedicata unicamente per le salite e la uso solo ed esclusivamente quando devo fare dei vertical. Mentre la Cyklon la calzo molto spesso in allenamento, perché mi trovo davvero molto bene e si tratta di un’ottima scarpa anche come preparazione per le Sky. In gara la mia preferita rimane la Kaptiva.

Scoprila qui.

Corro quanto basta, pedalo a giorni alterni, parlo troppo. Nelle pause mangio. Instancabile sostenitrice di quanto lo sport ti salvi. Sempre. Le mie giornate iniziano sempre così: un caffè al volo e il suono del GPS che segna l'inizio di un allenamento. Che corra, pedali o alzi della ghisa poco importa: l'importante è ritagliarmi un momento per me che mi faccia affrontare la giornata nel modo migliore.