Già nota e apprezzata per essere una versatile bici da enduro, la Mach 6 subisce un importante aggiornamento per il 2018, che la rende ancora più performante e competitiva in ambito race. Grazie alla grande esperienza di Pivot Cycles nel mondo gravity, sia la versione in carbonio sia quella in alluminio offrono una geometria progressiva e una grande risposta nella pedalata. Le quote geometriche sono adattate su ogni taglia: M, L e XL sono lunghe e basse, mentre XS e S offrono una posizione più compatta per i biker dalla statura contenuta. Tutte condividono l’angolo sterzo da 65,75° per un ottimo rendimento in discesa.
Il travel posteriore è fissato a 155 mm, un valore pensato per poter spingere più in là i propri limiti in discesa sui terreni più tecnici, sfruttando anche e soprattutto il cinematismo del sistema DW-Link direttamente ereditato dai modelli a più lunga escursione da discesa: stabilità, controllo, e capacità di superamento degli ostacoli senza compromessi. La guida agile e reattiva è un’altra componente chiave nella personalità della Mach 6, che conferma l’influenza di rider stilosi e super tecnici come Rupert Chapman e Bernard Kerr.
“Mach 6 Carbon è uno dei nostri progetti più amati e migliori di sempre, quindi abbiamo preso molto seriamente l’aggiornamento di questo modello” ha dichiarato il presidente e CEO di Pivot, Chris Cocalis. “Questo nuovo design porta le performance della Mach 6 a un altro livello mantenendo le capacità nella pedalata e di bici tutto fare per cui è famosa, pur garantendo la stessa guida aggressiva in discesa delle nostre bici a più lunga escursione. Con la nuova Mach 6 continuiamo a espandere i confini della versatilità sia come arma per l’enduro race sia come trail bike aggressiva.”
Le versioni in alluminio e in carbonio della Mach 6 condividono tutte le migliorie tecnologiche di Pivot, dalla sospensione DW-Link ad alte prestazioni sino al processo di costruzione del carbonio e alle tubazioni idroformate in alluminio a spessori variabili per ottenere prestazioni simili in fatto di rigidità e qualità della guida in ogni condizione.
Pivot Mach 6 Carbon
Ecco i dati salienti della versione con telaio in fibra di carbonio:
- Telaio in carbonio con costruzione Hollow Core di Pivot
- geometria in stile Enduro per le taglie M, L, XL
- sospensione posteriore DW-Link da 155 mm, travel anteriore da 160 mm
- ruote da 27,5″
- carro posteriore rigidissimo, ispirato alla DH, con design a doppio whisbone
- link superiore e inferiore in alluminio forgiato a freddo, con cuscinetti Enduro Max Cartridge
- asse posteriore Boost 148
- ammortizzatore Fox Factory Float DPX2 con tuning specifico
- passaggio interno dei cavi con ingressi e uscite Cable Port System, compatibile Shimano Di2
- compatibile con i reggisella telescopici sino a 170 mm con passaggio interno di cavo/tubo
- supporto rimovibile per il deragliatore anteriore per un look più pulito, pieno supporto delle trasmissioni 1x e 2x
- attacco disco posteriore Post Mount per rotori da 180 mm
- protezione integrata sul telaio in gomma più morbida
In fatto di geometria, ecco le quote principali per la taglia M:
- piantone sella da 425,4 mm
- orizzontale virtuale da 610,7 mm
- angolo sterzo di 65,8°
- angolo sella di 74°
- carro lungo 430,5 mm
- movimento centrale alto 346 mm
- interasse lungo 1.180,3 mm
- reach da 440 mm
- stack da 594,7 mm
Pivot Mach 6 Aluminum
Le principali caratteristiche rimangono immutate, cambia solo il telaio che passa a tubazioni idroformate con sezioni e spessori variabili per ottenere un risultato assimilabile al carbonio in fatto di robustezza, rigidità, precisione e controllo nella guida. L’ammortizzatore invece un un modello Fox DPS sempre con tuning specifico ma design meno evoluto. Il passaggio dei cavi è esterno, a parte quello del reggisella telescopico.
Team Pivot Factory Racing
Già all’avanguardia in Coppa del Mondo DH, il team Pivot Factory Racing si impegnerà anche nelle Enduro World Series con l’ingaggio del top rider Eddie Masters, che correrà sia gli eventi EWS – almeno sei gare – sia quelli UCI DH, accanto al connazionale neozelandese Rupert Chapman.
Masters ha dichiarato: “Sono davvero entusiasta di questa opportunità, felicissimo di entrare nella squadra e non vedo l’ora di correre per Pivot nel 2018!” Il leader Bernard Kerr è altrettanto felice per il nuovo arrivo: “Pivot è un grande brand per cui correre e la squadra promette grande divertimento, ho costruito un ottimo rapporto con Chris e tutti quelli che lavorano in azienda negli ultimi otto anni, so che la personalità di Eddie si adatterà benissimo al team.”
Eddie Masters è un nome noto nella scena gravity, dopo essersi piazzato terzo al round EWS di Rotorua (Nuova Zelanda) nel 2017, e aver corso ai massimi livelli nella World Cup DH e nella serie Crankworx dedicata al freeride. Masters e Chapman hanno un’ampia scelta all’interno della gamma di Pivot, tra Mach 6 Carbon e Firebird per gli eventi enduro e Phoenix DH per quelli downhill. La squadra è sponsorizzata da Shimano (trasmissioni), Fox Suspension, Maxxis (pneumatici), Reynolds (ruote), Renthal (cockpit), Fly Racing (abbigliamento, caschi, accessori), Jet Black (trainer), WTB (selle), MRP (guidacatena) e Industry Nine (mozzi). La lineup completa del team comprende: Eddie Masters, Bernard Kerr, Emilie Siegenthaler e Rupert Chapman.
Gli allestimenti (indicativamente da Shimano XT 1x11v a XTR Di2 2x11v, anche SRAM X01 e XX1 Eagle 1x12x per la Mach 6 Carbon; da XT 1x11v a Xo1 Eagle 1x12v per Mach 6 Aluminum) e i prezzi per il mercato italiano – Pivot Cycles è distribuita da Tribe Distribution – devono essere ancora fissati.
Info: Pivot Cycles