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PATAGONIA abbigliamento Running: IL TEST

di - 06/08/2022

Patagonia abbigliamento running

PATAGONIA abbigliamento running, Marco Melloni ha testato per 4running alcuni capi della nuova collezione nelle torride giornate estive.

Se il caldo chiama…PATAGONIA risponde

Il caldo imperversa implacabile sulla cara e vecchia Europa e correre nelle assolate giornate estive diventa sempre più faticoso. Tutto ciò che possiamo fare è indossare il completo più leggero che abbiamo ed evitare per quanto possibile l’esposizione diretta ai raggi solari

Di Marco Melloni | foto: Marco Melloni

Leggero… ma quanto?

Il concetto di leggerezza per un capo di abbigliamento sportivo non è esattamente indicativo di comfort e prestazioni.

Un guscio antipioggia è leggero ma non ci sogneremmo di indossarlo a luglio sotto il sole, una T-shirt di cotone, per quanto leggera, non sarebbe ideale per correre 5 km, e via dicendo.
Entrano quindi in ballo anche altri parametri, oltre alla leggerezza, per giudicare un prodotto per attività outdoor ad alta intensità. Fra queste proprietà ci sono per esempio il tipo di lavorazione del tessuto, il materiale del filato, i trattamenti e il tipo di cuciture.

Patagonia abbigliamento running

Tutto ciò concorre, assieme al peso al metro quadro, a rendere un indumento più o meno confortevole durante la corsa, e in ultima analisi a farlo diventare il nostro capo d’elezione per uscire all’aria aperta, piuttosto che l’ennesima maglia o pantaloncino archiviati nell’armadio.

Patagonia Men’s Ridge Flow Running Shirt

La maglia Men’s Ridge Flow Running è realizzata con un filato 100% poliestere riciclato filato Jersey da 136 g/m2 con lavorazione jacquard.

Patagonia abbigliamento running

Il prodotto finito pesa solo 105 g, ma risulta molto confortevole grazie al tipo di lavorazione, che consente dispersione dell’umidità dal corpo e veloci tempi di asciugatura del capo.

Trattamento HeiQ Pure

Il trattamento HeiQ Pure combatte la formazione di cattivi odori, mentre le cuciture piatte evitano fastidiosi sfregamenti sulla pelle. La manica con taglio raglan accompagna i movimenti delle braccia nella corsa, e gli spacchi laterali migliorano la vestibilità.

Il nostro giudizio

Il filato scelto per realizzare la maglia e il tipo di lavorazione utilizzato rendono davvero efficace il lavoro di trasporto e dispersione dell’umidità dal corpo verso l’esterno. Anche dopo diversi chilometri, percorsi con temperature attorno ai 30°C, non si ha la fastidiosa sensazione di avere un drappo zuppo sulle spalle. Funzionali i dettagli di design come il taglio della manica e gli spacchi, non ci si sente mai intralciati. Non ci è sembrato particolarmente efficace il trattamento anti-odore, forse è impossibile per un capo in fibra sintetica ovviare a questo inconveniente, o forse è un problema soggettivo dovuto al nostro corpo.

Patagonia Men’s Strider Pro Running Shorts 5”

Un classico della collezione running di Patagonia, rivisitato nel tempo per design e tecnologie costruttive, alla continua ricerca di performance migliori. Utilizzato in test nella lunghezza 5”, è disponibile anche più lungo, da 7”.

Il pantaloncino è realizzato con un filato 100% poliestere riciclato tessuto ripstop da 64 g/m2 con trattamento DWR (idrorepellente di lunga durata). Mentre lo slip interno è in filato 100% riciclato tessuto Crepe da 92 g/m2 con trattamento HeiQ per il controllo degli odori. I dettagli di design comprendono ampi spacchi laterali, quattro tasche a bustina sui fianchi e una posteriore con cerniera, vita elastica e cordoncino per regolare la vestibilità.

Patagonia abbigliamento running

Il nostro giudizio

Gli Strider Pro Running Shorts non sono diventati un classico per niente. Rappresentano a nostro giudizio un capo molto funzionale e confortevole, ideale per lunghe sessioni di allenamento o gare ad alta intensità.

Efficaci i numerosi taschini posti appena sotto la cintura e apprezzabili i profondi spacchi laterali quando si corre su salite con gradoni. Abbastanza leggera la cintura elastica in vita, spesso tallone d’Achille per l’accumulo di sudore. Confortevole lo slip interno, il tessuto con lavorazione Crepe fa sentire al minimo la sua presenza. Ottima la scelta del tessuto principale, poco elastico (dote non obbligatoria in un pantaloncino così corto), ma davvero sottile e capace di trasportare l’umidità all’esterno senza accumularla.

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Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”