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L’importanza del tuning delle sospensioni MTB

di - 04/08/2020

In questi mesi abbiamo avuto modo di sfruttare appieno sia l’ammortizzatore sia la forcella che Ohlins ha pensato per l’enduro e in generale per le discipline gravity, prima e dopo il tuning personalizzato per entrambe le sospensioni.

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Il banco di lavoro dell’officina mobile Andreani

Ohlins RXF 36 Evo e TTX 22M: il gruppo ammortizzante per l’enduro

Personalmente credo che soprattutto nell’enduro, con le sue ore di sella e le prove speciali che hanno tempi di percorrenza molto ampi, un comparto ammortizzante a molla dia maggiore efficienza. Con questo test andremo a verificare questo concetto, inserendone poi un secondo dedicato al tuning.

Scheda Tecnica

Sia la forcella che l’ammo utilizzano la collaudatissima tecnologia a doppia camera denominata TTX, rivista quest’anno per quel che riguarda la forcella, in modo da riuscire a migliorare la sensibilità ai piccoli urti, che nelle versioni passate era il tallone d’Achille di questo componente. Su entrambi sono presenti le regolazioni delle alte e basse velocità di comprensione, quella del ritorno, e il precarico della molla. L’off-set della forca è di 51 mm e la possibilità di scelta dell’escursione va dai 160 ai 140 mm. L’ammo invece è presente sia in configurazione metrica, trunnion oppure tradizionale (qui la nostra news).

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Fulgur Mula, eMTB da enduro usata come piattaforma di test e sviluppo

Il test

Come accennato inizialmente abbiamo avuto modo di utilizzare in modo intenso questi prodotti e di verificare le eventuali differenze che può fare un tuning personalizzato.

Ohlins ITW 04
Forcella Ohlins RXF 36 Evo a molla

La forcella

Iniziamo a parlare della forcella; rigida e precisa, si è dimostrata una compagna fidata nell’assorbire gli urti più importanti. Come per ogni elemento è necessario un periodo di rodaggio e di apprendimento, in cui comprenderla e cercare di trovare il giusto feeling. Una forcella molto sostenuta con un’idraulica che lavora alla perfezione, se avessi utilizzato un sostegno simile con altri prodotti mi sarei trovato un po’ in difficoltà scaricando gli urti sulle braccia, qui invece si parte un po’ duri ma la linearità in affondamento è ottima, assorbe bene tutto senza mai scomporsi. Le regolazioni si sentono, pochi clic e la risposta cambia, unico neo riscontrato è la pigrizia del ritorno, ma sarà argomento del tema tuning.

Fulgur Roccia Factory test - ammo
Ammortizzatore Ohlins TTX 22M a molla

L’ammo

Il discorso non varia molto parlando dell’ammortizzatore. Il TTX 22M è un prodotto che fa dell’assorbimento degli urti il suo punto forte. Non si scompone in nessuna situazione, sia che si atterri da lunghi salti o che ci si trovi ad affrontare letti di radici, la ruota posteriore non si scompone mai. Funziona in modo così naturale che quasi sembra non ci siano più le asperità, poi è sufficiente chiuderlo per un tratto e capire così quale lavoro faccia per rendere la discesa liscia. Da migliorare la posizione di blocco, che risulta un po’ “leggera”, dando una sensazione di bobbing evidente. Anche il ritorno dell’ammo, come accaduto per la forcella, l’ho trovato un po’ pigro.

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Il mitico Eros al lavoro nell’officina mobile Andreani

Il tuning

Abbiamo passato due giorni in val Vigezzo, al seguito del team Fulgur Factory, per affrontare il tema tuning con Eros e verificare come si comporta una bici personalizzata.

Come detto sopra, sia ammo che forcella partono da un livello di qualità dell’insieme molto alto, ma il vero valore aggiunto di Ohlins è proprio il servizio che Eros e i tecnici Andreani possono offrire a chi sceglie i loro componenti. Non si tratta solo di personalizzare la risposta, ma soprattutto di avere un confronto con del personale esperto, che è in grado di comprendere quelle che sono le difficoltà che si possono avere durante l’utilizzo e aiutare così a trovare una soluzione. È chiaro che per parlare di vero e proprio tuning ci sono alcuni prerequisiti fondamentali.

Il primo è quello di avere molto feeling con la bici che si utilizza, ci vuole capacità di guida e grado di allenamento medio per comprendere se una forcella sta lavorando bene, se è lei a murare o le nostre braccia. Vedremo però nella video intervista, che al di la di questi dettagli importanti ci sono alcuni setup basilari che servono anche al semplice appassionato per rendere il proprio mezzo più affidabile e sicuro.

Ma torniamo al nostro tuning. Come scritto sopra sia la forcella sia l’ammo risultavano un po’ frenati, quindi abbiamo lavorato sul ritorno, per dare la possibilità di ampliare le opportunità di regolazioni. La sensazione è subito cambiata, i salti sono improvvisamente diventati più lunghi ed è stato più semplice alleggerire il mezzo per ollare le radici, quindi un cambiamento che ha dato immediatamente un responso positivo.

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Eros al lavoro nel suo regno

Su discese ripide e molto accidentate come quelle de La piana di Vigezzo, dovevo lavorare con maggior sostegno chiudendo quasi completamente la regolazione delle basse velocità. Eros mi ha spiegato che facendo così la cartuccia non funzionava in modo ottimale, mi ha proposto di regolare le alte velocità, per rendere più frenato l’intero lavoro, se anche così non avesse funzionato, allora avremmo dovuto intervenire anche sulle basse.

Quando parlo di capacità di interpretare la situazione mi riferisco proprio a questi dettagli, il tecnico conosce molto bene il funzionamento dei componenti e sa quando consigliarti le diverse soluzioni.

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Tuning con Andreani Group sui trail della Val Vigezzo

Qual è il verdetto?

Il tuning serve, non ci sono dubbi. Avere la possibilità di ottimizzare il lavoro delle sospensioni aiuta a rendere la bici più lineare e a condurla con maggiore stabilità; un discorso che vale per guidarla in sicurezza, cercando di rendere l’esperienza dell’off road la migliore possibile.

Se invece parliamo del cronometro, bisogna fare uno step successivo. Sicuramente è importante un tuning che dia fiducia all’atleta, ma per rendere le sensazioni più oggettive bisogna affidarsi anche alla telemetria… ma di questo aspetto ne riparleremo in autunno!

[foto: Babtiste Vignaud | testo e video: Marco Tagliaferri]

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