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Poco azzurro sul circuito XC di Cairns

di - 08/09/2017

Giornata mondiale a Cairns divisa fra cross country e downhill, ma solo nella gara in circuito si assegnavano titoli. Uno solo per la verità, ma per l’Italia era la gara più importante di tutta la spedizione, quella sulla quale venivano riposte le maggiori speranze, la prova maschile Under 23. Due le carte da giocare, ma quella di Gioele Bertolini è rimasta sul tavolo, visto che il campione europeo è scivolato dopo appena 30” dovendo così ripartire dal fondo del gruppo. Il suo 18° posto finale visto come si era messa la corsa ha quasi del miracoloso, ma certamente le ambizioni erano altre.

Nadir Colledani, reduce dalla vittoria nell’ultima prova di Coppa del Mondo in Val di Sole, era partito anche lui per puntare al podio, ma si è visto subito che non era una buona giornata, quando non è riuscito ad agganciare all’inizio la fuga dalla quale sarebbe scaturito il podio. D’altronde davanti c’erano tutti i più forti, dal lettone Blums vincitore del trofeo di cristallo ai neozelandesi Oliver Ben e Samuel Gaze, campione uscente che nella challenge ha gareggiato con gli Elite arrivando anche ai piedi del podio, fino ai danesi Sebastian Carstensen Fini e Simon Andreassen. Colledani è sempre rimasto nel secondo gruppo, fino a concludere al decimo posto, decisamente inferiore alle attese, ma già nel Team Relay si era visto che il percorso di Cairns non esaltava le sue caratteristiche.

La gara davanti ha avuto uno scossone dopo i due terzi, quando Gaze ha accelerato, trascinandosi dietro il sudafricano Alan Hatherly già ben espressosi in Coppa. La convivenza però è durata poco, un’altra accelerata del “kiwi” gli ha permesso di involarsi verso la conquista del titolo, il secondo personale e il terzo consecutivo per la Nuova Zelanda. Hatherly portava a casa l’argento a 11”, terzo a 51” il tedesco Maximilian Brandl davanti a Carstensen Fini a 1’26” e all’olandese Milan Vader a 1’33”.

Il podio finale degli Under 23 (foto organizzatori)

Nella downhill erano in programma le prove cronometrate: ai Mondiali non sono previste qualificazioni, quindi le prove ufficiali sono l’unico riferimento prima della gara. Molti hanno quindi affrontato la discesa senza spingere al massimo, per testarsi sui passaggi più difficili. Il migliore è risultato il padrone di casa Michael Hannah, che ha fatto fermare i cronometri su 3’30”62, con 1”11 sull’ex iridato francese Loic Bruni e 2”25 sul connazionale Jack Moir. Quarto l’americano Aaron Gwin, a 2”50 ma che nella parte finale è stato il più veloce. Loris Revelli ha ottenuto il 55° tempo mentre Francesco Colombo non ha chiuso la prova.

Michael Hannah, primo a sorpresa nelle prove di Cairns (foto organizzatori)

In campo femminile conferma del grande stato di forma della britannica Tahnee Seagrave, prima in Val di Sole e che a Cairns ha chiuso la prova in 4’03”42 dopo che nella prima parte la più veloce era stata l’australiana Tracey Hannah, alla fine terza a 6”67 e preceduta anche dalla francese Myriam Nicole a 2”74. Quarta la svizzera Emilie Siegenthaler a 11”130 e quinta una bravissima Eleonora Farina a 15”20, costante nel suo rendimento in pista. 12esima Alia Marcellini a 37”430.

Nelle prove junior conferma per il canadese Finnley Iles in campo maschile, 3’38”00 il suo tempo, e per la neozelandese Shania Rawson fra le ragazze in 4’32”45, da notare che la prova junior femminile vedrà al via 12 atlete, numero mai raggiunto in Coppa e fra loro anche l’azzurra Beatrice Migliorini che ha chiuso le prove al 9° posto a 20”78.

Domani toccherà alle restanti prove di XC, prima le Under 23 e poi le due attesissime prove Elite.