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Polar OH1, la fascia cardio con lettura ottica

di - 04/10/2017

Polar OH1

Non solo per i runner, Polar OH1 è adatto anche ai ciclisti: e perché no, ai ciclisti che nella stagione invernale praticano la corsa a piedi, come svago o come attività vera e propria. Polar presenta Polar OH1, il sensore di frequenza cardiaca con sistema di lettura ottica a 6 led, si indossa sul braccio o avambraccio  e trasmette i dati di frequenza cardiaca a smartphone e dispositivi Bluetooth Smart ma è utilizzabile anche da solo grazie alla memoria interna.
Polar OH1 trasmette in tempo reale i dati di frequenza cardiaca ai prodotti Polar e dispositivi con trasmissione Bluetooth Smart o alla propria app di allenamento preferita, tra cui l’app gratuita Polar Beat che offre anche una guida vocale durante l’allenamento.
La memoria interna ha una capacità fino a 200 ore di allenamento, tantisssimo anche in considerazione della categoria di cui fa parte. E’ possibile utilizzare il sensore Polar OH1 da solo, oppure trasferire successivamente i dati di frequenza cardiaca sul servizio web e app Polar Flow, per analizzare nel dettaglio i propri allenamenti e progressi.
La batteria ricaricabile tramite l’adattatore USB incluso, ha un’autonomia fino a 12 ore di allenamento. L’elastico regolabile è in morbido tessuto, sostituibile e lavabile in lavatrice.

Polar OH1 è disponibile in Italia a partire da settembre 2017 con un prezzo al pubblico consigliato di 79,90 €.

polar.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.