Prima giornata di gare ai Mondiali di Hafjell dedicata all’Eliminator, appena escluso dalla Coppa del Mondo e il torneo iridato ha dimostrato una volta di più quanto sia stata sbagliata questa decisione, perché il percorso di 830 metri allestito dagli organizzatori con partenza e arrivo nel centro del paese ha regalato grande spettacolo. Iniziamo dal torno maschile, che ha avuto come vincitore quello che era dato per favorito, il belga Fabrice Mels, ma con un’evoluzione totalmente inattesa. Già le qualificazioni lo avevano visto primo, mentre grandi calibri erano rimasti esclusi dai 32, a cominciare dal nostro Elia Silvestri, escluso per pochi centesimi e per il tedesco Simon Gegenheimer, uno dei pretendenti al podio. Alla finale sono giunti Mels, l’austriaco Federspiel suo grande avversario, lo svedese Lindgren a conferma della scuola scandinava che aveva piazzato tutti e sei i suoi rappresentanti nel tabellone finale e il francese Kevin Miguel, che dopo aver senza volere estromesso dalla gara Federspiel andava in fuga ed era quasi sicuro del colpaccio, ma l’ultima curva parabolica era fatale al transalpino che sbagliava totalmente traiettoria permettendo a Mels di infilarlo e conquistare l’iride. Alle sue spalle argento a Lindgren e bronzo a Miquel. Per l’Italia il migliore è stato Andrea Tiberi, arrivato ai quarti di finale.
Nella gara femminile mancava la detentrice del titolo, la svedese Alexandra Engen: la sua connazionale Jenny Rissveds ha provato a sostituirla ma in finale nulla ha potuto contro la terribile coppia svizzera formata da Kathrin Stirnemann e Linda Indergand, che hanno occupato i primi due posti del podio lasciando il terzo alla sorprendente padrona di casa Ingrid Boe Jacobsen, che ha fatto esplodere di gioia il pubblico norvegese. Ottimo sesto posto per l’azzurra Anna Oberparleitner, confermatasi una vera specialista, ma da lodare anche il comportamento della junior Greta Seiwald, arrivata ai quarti mentre Eva Lechner ha rinunciato per preservarsi per la staffetta odierna.
