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Punta Ala non si smentisce mai

di - 20/05/2019

Irene Savelli, seconda in campo femminile
Il relax della vita in campeggio, al PuntAla Camping Resort
Il relax della vita in campeggio, al PuntAla Camping Resort

La celebre località toscana, scelta per il debutto delle Enduro World Series nel 2013, torna sotto i riflettori della scena internazionale con una competizione Superenduro valida anche come EWS Qualifier dall’assoluto livello agonistico e tecnico, con il meteo incerto che ha esaltato ancora una volta le enormi potenzialità di una destinazione semplicemente meravigliosa.

Il concerto della Orchestra Banda Punta Ala Beats lungo il trasferimento
Il concerto della Orchestra Banda Punta Ala Beats lungo il trasferimento

Chi ha partecipato alla seconda gara – il vero debutto del 2019, perché l’apertura di Pietra Ligure è stata annullata per il maltempo – è tornato a casa soddisfatto, per vari motivi. Non è stato un weekend semplice per gli appassionati, sia per le prove del sabato svolte senza l’ausilio degli shuttle sia per il terreno viscido a causa delle forti piogge della notte. Il percorso, pensato da Thomas Daddi e dallo staff di Punta Ala Trail Center, era già impegnativo di per sé, con cinque prove speciali veloci tecniche. Sicuramente queste sono state il fiore all’occhiello della gara toscana, corsa all’interno del Parco Nazionale delle Colline Metallifere tra i comuni di Castiglione della Pescaia, Scarlino e Gaborrano, passando rapidamente dal livello del mare a oltre 500 m di altitudine.

Video: Annullata la Superenduro di Pietra Ligure

I trail di questo angolo di Maremma si sono confermati fisici e tecnici, imponendo una concentrazione costante ai partecipanti, nella ricerca del giusto mix tra ritmo e fiducia su un fondo sfidante per le continue e improvvise variazioni di grip. Si passava da quello pesante e lento dei trasferimenti a un fondo scivoloso con alternanza di fango e canali scavati nell’arenaria delle prove speciali, rappresentando un vero e proprio banco di prova per i mezzi e la preparazione fisica dei biker. Tutto diventava imprevedibile, e bastava pochissimo per passare dal non riuscire a tenere la traiettoria scelta al cadere rischiando un infortunio o un danno alla bici. Forse è stata proprio la combinazione tra improvvisazione e condizioni sfidanti – meteo e terreno – a regalare un grande spettacolo al pubblico presente a Punta Ala che, lungo le belle e varie prove speciali, ha potuto assistere a passaggi emozionanti e adrenalinici. Un tocco di originalità e colore è stato regalato dallo spettacolo allestito dall’Orchestra Banda Punta Ala Beats lungo uno dei trasferimenti della gara!

Controllo Orario a due passi dalla rocca di Scarlino
Controllo Orario a due passi dalla rocca di Scarlino

Come è andata

Grandi erano le attese di atleti e appassionati per la gara toscana, la vera apertura della stagione 2019 del Superenduro dopo la sfida mancata di Pietra Ligure. Sono stati oltre 400 i partecipanti, con tantissime nuove leve e un pronostico molto difficile da fare alla vigilia.
A spuntarla, dopo una gara dura a insidiosa, sono stati Laura Rossin (Soul Cycles Racing Team) e Nicola Casadei (Signor Lupo ASD), i campioni Superenduro in carica.

Cinque speciali su cinque per Laura Rossin a Punta Ala
Cinque speciali su cinque per Laura Rossin a Punta Ala

In campo femminile, l’atleta ligure ha vinto tutte le speciali sopravanzando di quasi un minuto Irene Savelli (DSB Comes Fristads Airoh Ion), mentre in terza posizione si colloca Jessica Bormolini (Signor Lupo ASD) dopo una lunga battaglia con Francesca Bonanni (Vertical Bike Team) chiusa all’ultima PS in programma, la mitica Rock-Oh!
Ecco il commento di Laura Rossin: “Ieri in prova ho fatto praticamente una simulazione gara e oggi sono riuscita a gestirmi rimanendo costante in tutte le speciali. Secondo me è stata la cosa che mi ha portato alla vittoria. Non so cosa aspettarmi dalle altre 2 Superenduro. Sarà una sorpresa visto che non si possono andare a provare, però mi aspetto di fare bene. Mi sto allenando bene e sto crescendo tecnicamente. Sono positiva.”

Nicola Casadei fa sua la prima Superenduro dell'anno
Nicola Casadei fa sua la prima Superenduro dell’anno

In campo maschile invece la gara è stata più combattuta, con le prime quattro posizioni chiuse in 40 secondi. Casadei ha conquistato tre speciali su cinque, con una prestazione costante e solida soprattutto sulle PS più tecniche. In seconda posizione troviamo Marcello Pesenti (Marchisio Bici) a 15” mentre a chiudere il podio, dopo una grande performance sulla Rock-Oh!, si piazza Matteo Berta (Team Fristads Comes) per un soffio davanti a Erwin Ronzon (CMC Cycling Experience).
Queste le parole di Nicola Casadei: “Di inverno vengo spesso ad allenarmi qua a Punta Ala e lo trovo fantastico. Oggi sulla bici mi sono sentito fin dall’inizio bene. In PS1 ho faticato tanto, ma era normale, poi su PS2 ho cercato di forzare un po’ e sono subito caduto. Da lì ho iniziato a capire che la gara andava gestita e allora ho giocato di esperienza e ho cercato di andare forte ma senza mai esagerare tant’è che la mia gara è stata abbastanza costante.”

Giacomo Dodino vince tra gli Amatori
Giacomo Dodino vince tra gli Amatori

Tra gli Amatori si confermano i valori dello scorso anno: Louise Paulin (Team Finale Outdoor Resort) prima tra le donne e Giacomo Dodino (Team Bikappa Bikes) in vetta tra gli uomini, seguito da Marco Orsenico (ASD Husqvarna Ridewill Factory Team) e dal compagno di team Davide Carissimi.

Mattia Folchi è il migliore tra le eBike
Mattia Folchi è il migliore tra le eBike

Per la prima volta la competizione dei giovani si è svolta con partenze individuali dal palco così come in speciale, in vero stile Superenduro, con la vittoria di Federico Ippolito (Ponente Gravity Team) per un solo secondo davanti ad Alessandro Crolla (MTB I Gufi), terzo invece Elia Castelli (Team DSB Comes Fristads Airoh Ion). Nella giovanile femminile è Sophie Riva a vincere (Ancillotti Factory Team).
Chiudiamo con le eBike, con una doppietta del team Bike Garage Deaneasy Speedwheel-SV: Mattia Folchi davanti al vincitore del titolo 2018 Alessandro Bonarotti, seguito da Marcello Ghidini (Team Gravity Games).

Le premiazioni finali a Punta Ala
Le premiazioni finali a Punta Ala

Riassumendo

Quello che regalato questa epica tappa del Superenduro a Punta Ala è stato un vero e proprio tuffo nella natura selvaggia di un territorio unico, racchiuso tra il mare e le colline della maremma toscana, il tutto completato e impreziosito da due giorni passati nella tranquillità delle pinete del Punta Ala Camp & Resort che ha ospitato la manifestazione. Un’esperienza sicuramente capace di arricchire ognuno dei 400 partecipanti, nello spirito, carattere, guida e sensibilità.

Info e classifiche complete: superenduromtb.com

[foto: Superenduromtb.com]

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.