Questa domenica ha preso il via da Salisburgo, sotto un cielo minaccioso, il Red Bull X-Alps, la competizione internazionale che ogni anno vede sfidarsi, a piedi e in parapendio, 31 atleti provenienti da 20 paesi, su un percorso di 1138 km verso Monaco.
Il primo turn point, fissato sulla vetta del Gaisberg a 1287 metri, è stato raggiunto nell’ordine da Sebastian Huber (GER) in 01h 03m, Toma Coconea (ROU) in 01h 10m, Chrigel Maurer (SUI), Aaron Durogati (ITA), Nelson de Freyman (FRA) e Benoit Outters (FRA) in circa 01h 12m.
Le condizioni meteorologiche avverse hanno costretto i partecipanti a rinunciare l’uso del parapendio e ad affrontare il cammino a piedi, carichi di tutte le attrezzature per il volo.
La cima è stata raggiunta domenica 2 entro le 14 da tutti gli atleti che si sono poi messi in viaggio verso Triglav, in Slovenia, a circa 157 km.
Forti preoccupazioni destano le condizioni fisiche dell’atleta Red Bull Aaron Durogati (ITA), tra i favoriti dopo la vittoria del Leatherman Prologue, che ha anticipato la gara.
“È un problema con il menisco – ha dichiarato Matteo Vettorel, nel team che segue il campione del mondo di parapendio – non aveva mai sofferto di questo dolore ed è arrivato a sorpresa. Ora camminare in salita gli è quasi impossibile e stiamo pensando a possibili soluzioni, anche perché il tempo non consente di volare. Forse migliorerà nel pomeriggio e contiamo su quello”.