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SAUCONY ENDORPHIN ELITE, il TEST

di - 22/02/2023

SAUCONY ENDORPHIN ELITE, dotate della rivoluzionaria intersuola in PWRRUN HG, l’ammortizzazione in schiuma più efficiente di Saucony, le rivoluzionarie Endorphin Elite aprono un nuovo capitolo nell’innovazione del marchio.

Saucony Endorphin Elite in numeri

Peso: 216 g (US 10 Uomo)
Drop: 8 mm
Stack height: 40/32 mm

Test di Daniele Milano Pession | foto: scattate con realme 10

LA PAROLA AL BRAND

In occasione del suo 125° anniversario, Saucony annuncia il lancio del nuovo modello Endorphin Elite, la scarpa più leggera, veloce ed efficiente dal punto di vista del risparmio energetico che il marchio abbia mai realizzato. Combinando PWRRUN HG, l’ammortizzazione in schiuma più recente ed efficiente di Saucony, con una nuova piastra articolata in carbonio, la nuova Endorphin Elite è stata progettata per spingere i runner verso il loro prossimo record personale. La tomaia, perfetta per i runner più veloci, combina materiali in mesh per prestazioni ottimali a contatto con la pelle, mentre il sistema di cinghie a metà piede garantisce una calzata stabile e pronta per la gara. Le nuove Endorphin Elite segnano un nuovo capitolo nel know how tecnico del brand.

Brian Moore, Senior Vice President of Global Product

“Innovazione, evoluzione e una costante attenzione al runner sono parte del patrimonio culturale di Saucony. Oggi la storia continua con il debutto delle scarpe più innovative che abbiamo mai realizzato: le Endorphin Elite.”

“Abbiamo collaborato con i nostri atleti in modo serrato per creare una scarpa di massimo livello con l’esplicito scopo di rendere la corsa più veloce, battere record personali e massimizzare il ritorno di energia. Le Endorphin Elite, espansione ed evoluzione dell’amata collezione Endorphin, rendono possibile tutto questo e molto altro. La combinazione della nuova intersuola in schiuma PWRRUN HG e della geometria della nuova piastra offre una corsa propulsiva di ultima generazione con il più alto guadagno in termini di efficienza energetica di tutta la gamma Endorphin mai prodotta. Per i runner di ogni livello che desiderano progredire in termini di velocità, le Endorphin Elite rappresentano sicuramente un patrimonio culturale in divenire.”

Parker Stinson, atleta, detentore del record americano sui 25 km

“Le Endorphin Elite sono il punto di riferimento assoluto per la velocità e mi ritengo estremamente fortunato per aver contribuito alla loro creazione. Questa scarpa è il risultato di test approfonditi, molti prototipi e, sì, anche allenamenti intensissimi. Il ritorno di energia sfida la gravità e una frequenza di falcata rapida, così come la propulsione e l’efficienza offerte da queste calzature mi permettono di capitalizzare la velocità durante gli allenamenti più duri e in gara. Queste scarpe hanno effettivamente quel qualcosa che permette di procedere senza intoppi, con il massimo risparmio energetico, per prepararsi a completare la propria distanza preferita, come per esempio una maratona. Per me sono senza dubbio un punto di svolta.”

CARATTERISTICHE E VANTAGGI

Ammortizzazione in schiuma PWRRUN HG: la più efficiente dal punto di vista energetico fino a oggi.
Piastra in carbonio estesa in tutta la lunghezza a forcella: più flessibile e adattiva, per massimizzare il ritorno di energia.
Tomaia in mesh a contatto con la pelle.
Linguetta appositamente studiata per aumentare protezione e traspirabilità.
Fettuccia in mesh che avvolge il centro piede per una perfetta calzabilità da gara.
Soletta in PWRRUN PB™ che offre un ulteriore strato di ammortizzazione reattiva.
Suola in gomma di carbonio premium XT-900 che garantisce aderenza e robustezza eccezionali.
Sostenibilità: queste scarpe sono create secondo principi vegani e contengono materiali riciclati.

PREMESSA

Dopo aver testato con enorme soddisfazione i modelli 2022 della famiglia Endorphin, ovvero la Speed con piastra in nylon, la Endorphin Pro con piastra in carbonio e la Endorphin Edge con piastra in carbonio da trail running, poter calzare ancora una volta la top di gamma della famiglia Endorphin è stato per me motivo di enorme soddisfazione.
Questo non lo dico per il rapporto che lega 4running al brand, ma come semplice pensiero di un runner di medio livello, quale mi ritengo, che ha l’opportunità di potersi togliere ancora parecchie soddisfazioni, con i piedi in una scarpa sì votata alla massimizzazione della performance ma decisamente permissiva.
Il test è frutto di 6 uscite per complessivi 70 km, corsi a ritmi differenti.

DESIGN & FINITURE

La nuova Elite è qualcosa di incredibile! Chi ha sviluppato questo nuovo missile terra-aria non ha solo pensato alla performance degli atleti il giorno della gara, ma è riuscito a creare un oggetto dannatamente bello anche solo da guardare. Sono davvero poche le scarpe da running – l’Elite è tra queste – in cui equilibrio delle forme, integrazione tra i vari elementi che le compongono e design complessivo le trasformano in un oggetto di culto, testimonianze tangibili di ciò che l’uomo oggi è in grado di creare.

CHIUSURA & ALLOGGIAMENTO

Paragonando chiusura e alloggiamento a quelle della Endorfine Pro già testata l’anno scorso, calzatura top di gamma della linea Endorphin 2022, ho provato in entrambi i casi un grande comfort, ma la Elite risulta più fasciante, soprattutto nella zona del mesopiede e dell’arco plantare.

La chiusura è garantita da lacci piatti con 5 asole piatte oltre a una aggiuntiva. La linguetta estremamente traspirante è particolarmente fine e copia con precisione l’anatomia del piede, ottimizzando il comfort. Una fascia centrale esterna, integrata nelle asole ma non direttamente alla tomaia, permette ai lacci di serrare molto bene la zona del mesopiede. Posteriormente il contrafforte tallonare è morbido e minimale con una fascia esterna supplementare che consente di personalizzare la calzata, adattandosi alla parte alta del tallone e lasciando libero il movimento del tendine d’Achille.

COMFORT

Indubbiamente la nuova Elite si conferma, come già nelle precedenti versioni testate della famiglia Endorphin, estremamente comoda e confortevole. Questa caratteristica rispecchia uno dei principali focus della filosofia di Saucony, ovvero garantire il massimo comfort possibile abbinato a caratteristiche “performance” estremamente elevate.

TRASPIRABILITÀ

Altro punto a favore! La Elite assicura una grandissima traspirabilità, grazie a due prese d’aria laterali ricavate sui fianchi della scarpa e al materiale ampiamente traforato utilizzato per la tomaia stessa.

GRIP

La suola, in gomma di carbonio premium XT-900, mi ha davvero impressionato per il grip eccezionale che assicura soprattutto quando si inizia a spingere davvero forte in uscita di rullata.

Anche in questo caso è stato fatto un ennesimo passo avanti o upgrade rispetto a Endorphin Pro e Speed del 2022. Per correttezza è giusto dire che ho unicamente corso su asfalto e pavé cittadino asciutti. Non ho avuto l’opportunità di testarla con pioggia su superfici bagnate.

STABILITÀ

L’ennesimo confronto con i modelli Saucony già testati mi ha dato la riprova che la nuova Elite non è solamente un’evoluzione delle calzature precedenti, ma un vero e proprio progetto a sé stante, confermato dall’utilizzo per l’intersuola di un materiale inedito, il PWRRUN HG, che garantisce più sostegno e stabilità complessiva alla calzatura, grazie a una maggiore densità del materiale stesso. Questo sicuramente a vantaggio di una più efficace economia di corsa, in quanto il piede appoggia, rulla e spinge in una condizione di grande stabilità, che comporta un minor affaticamento delle articolazioni e sicuramente della muscolatura sovrastante. Anche per questa ragione ritengo la Elite, per quanto scarpa “race” che massimizza la performance, più permissiva rispetto alla Pro.

PROTEZIONE

Con un’altezza da terra di 40 mm su 32 tacco/punta, sicuramente il piede è ben protetto. Grazie anche all’elevata densità dell’intersuola in PWRRUN HG e allo spessore della soletta interna, sempre in PWRRUN HG.

CAPACITÀ DI AMMORTIZZARE

Potendo fare un confronto con tutta la gamma Endorphin, la nuova Elite si aggiudica il premio per il miglior “cushioning”. La maggior consistenza dell’intersuola, a mio riguardo, ottimizza il lavoro della piastra in carbonio senza per questo far perdere in comfort, che soprattutto su questo tipo di calzature ritengo essere fondamentale insieme alla protezione. Proprio per evitare che la piastra interna in carbonio possa diventare fonte di fastidi articolari, affaticamento muscolare eccessivo e dolori alla schiena.

SAUCONY ENDORPHIN ELITE è CONSIGLIATA PER…

Mi sono imposto di correre con la Elite a ritmi e ampiezza della falcata estremamente differenti, passando tranquillamente da fasi di riscaldamento, 6’/k, fino a ritmi tra i 3’30”/k ai 4’00″/k per tratti più brevi. Posso concludere che la Elite rimane per me una scarpa da utilizzare il giorno della gara o in allenamenti veloci con andature non superiori ai 4’40-50”/k, pur avendo avuto la conferma sul campo che, a un passo più blando, non si subisce in modo eccessivo la presenza della piastra in carbonio, riuscendo comunque a mantenere una buona biomeccanica di corsa.

 

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”