In questo nuovo viaggio letterario di 4running andiamo alla scoperta degli eventi sportivi che hanno tracciato la storia della corsa su strada internazionale, partendo proprio dalla Scarpadoro di Vigevano.
Di Daniele Milano | foto: Comitato Organizzatore
ATLETICA VIGEVANO, tutto inizia da qui…
Per definire le origini di una gara storica come la Scarpadoro di Vigevano non ci si può fermare al semplice evento sportivo, che vede la luce nel 1980, ma si deve andare indietro con gli anni di un bel po’, quando nel lontano 1949 il compianto Dante Merlo, giornalista e direttore della rivista ATLETICA LEGGERA, fondò l’Atletica Vigevano.
Dante Merlo
Dante Merlo non era solamente giornalista dalle grandi qualità professionali, spesso infatti riusciva a dare al proprio lavoro quel “qualcosa in più”, quel dono, quell’intuizione che ne alimentava l’azione. Animo visionario, aveva infatti capito che organizzare manifestazioni sportive poteva generare importanti opportunità per la cittadina di Vigevano e innalzare il livello culturale dei tesserati dell’Atletica Vigevano.
La prima volta della RAI
Lo spirito di Merlo era a dir poco vulcanico, sempre in prima linea, proiettava la città in cui viveva nell’Italia della rinascita del primo dopoguerra. Il 1955 rappresenta un altro grande traguardo, Merlo riesce infatti a portare per la prima volta la RAI allo stadio comunale di Vigevano, in occasione di un meeting di atletica leggera per la prima diretta televisiva ufficiale. Lo stadio di Vigevano, che nel 1991 venne intitolato a suo nome, deve a Merlo tanto, ma questa è solo la parte iniziale di una grande storia, che trova il suo naturale proseguimento in Gianni Merlo, figlio di Dante, vero ideatore della “Scarpa d’Oro Internazionale”.
1980, La Scarpa d’Oro Internazionale
La Scarpa d’Oro Internazionale nasce ufficialmente un giorno di marzo del 1980 in un ristorante di Legnano. A quel tavolo sono seduti Dante Merlo, il figlio Gianni, e Sebastian Coe (attuale presidente della World Athletics), mezzofondista britannico dal grande avvenire, giunto in Italia per gareggiare di lì a pochi giorni alla “Cinque Mulini” di San Vittore Olona, altra gara storica di cui parleremo in uno dei prossimi numeri di 4running. Rivolgendosi a Gianni Merlo, Coe avanza una breve richiesta: “Gianni, vorrei fare una gara su strada di otto chilometri nella prima settimana di aprile. Tu sai se ce n’è una da queste parti?”. Gianni si gira verso suo padre, uno scambio di sguardi che già fanno presagire l’ennesima intuizione, prende in mano il calendario ufficiale degli eventi sportivi di quell’anno, inizia a sfogliare le pagine, ma non trova nulla, o quasi… Impassibile, si gira verso il grande campione britannico sorridendo e risponde: “Una gara c’è, proprio di 8 chilometri, proprio qui a Vigevano. Te la organizziamo noi il giorno di Pasquetta, il 7 aprile”.
Una storia lunga 26 edizioni
E così, da quel 7 aprile di 44 anni fa, la Scarpa d’Oro Internazionale ha rappresentato una delle più importanti e suggestive gare su strada in Italia e nel mondo. Una traccia indelebile nel ricordo di tante edizioni, che hanno segnato la storia recente della cittadina lombarda e non solo dell’Atletica leggera italiana. L’eredità che Gianni Merlo ha acquisito negli anni da suo padre Dante ha onorato le strade di Vigevano ospitando i nomi dei più grandi interpreti mondiali della distanza. Ad aprire la prima edizione del 7 aprile 1980, come promesso da Padre e figlio, era stato proprio quel Sebastian Coe che tanto ha dato all’atletica mondiale – che adesso lo vede nel ruolo di Presidente di World Athletics – a cui sono succeduti i più grandi atleti del mezzofondo mondiale. Steve Ovett, Robert de Castella, Alberto Cova, Gelindo Bordin, Francesco Panetta, Salvatore Antibo, Genny Di Napoli, Stefano Baldini, Paul Tergat, Sergey Lebid sono solo alcuni dei nomi che hanno corso a Vigevano.
2006: LA SCARPADORO 21k-10,2k-5k
La Scarpa d’Oro vivrà in seguito tempi più bui sino al 2006, anno del definitivo passaggio di testimone da Gianni Merlo alla figlia Manuela, la quale da un lato si rende conto che il running sta diventando sempre più uno sport di massa, e dall’altro che la gara élite sta progressivamente perdendo quell’appeal che in passato la rese tra le prove su strada più ambite al mondo. E proprio nel 2006 Manuela dà vita all’Edizione 0 Scarpadoro Half Marathon, mantenendo il marchio di prestigio, ma eliminando l’apostrofo dal nome, per continuare una tradizione così importante. La manifestazione ha un grande successo e, nel giro di qualche anno, si ingrandisce inserendo nel suo programma anche eventi collaterali come la Stravigevano di 10,2k, la Stracittadina di 5k e la Scarpadoro Ability, la gara inventata da Giusy Versace per portare a correre e camminare persone con disabilità e offrire loro una mattinata diversa.
Correndo nel Futuro
Ogni anno, in occasione della Scarpadoro, corrono tra le strade di Vigevano oltre 2.500 concorrenti. Numeri estremamente confortanti per una gara che, edizione dopo edizione, ha una crescita di partecipazione e di un pubblico entusiasta. Quest’anno la Scarpadoro si è corsa DOMENICA 17 MARZO.
“E’ stata la diciassettesima edizione dell’evento rinnovato, a cui anche noi di 4running abbiamo partecipato con un gruppo di runner appassionati provenienti da tutta Italia insieme a Carlotta Montanera.”
Manuela Merlo, a tu per tu con la Scarpadoro
Manuela, la storia della vostra competizione è davvero affascinante, che effetto ti fa continuare una tradizione di famiglia?
“Sento il dovere e la responsabilità di continuare una tradizione che è diventata patrimonio della città di Vigevano. E, allo stesso tempo, un appuntamento immancabile per tutti quei runner che ogni anno tornano sempre molto volentieri, perché affezionati alla nostra manifestazione.”
Nel 2006, dopo 27 edizioni di gara storica, tu hai avuto una grande intuizione…
“Oserei dire che mi trovavo nel posto giusto, al momento giusto. Nel senso che dal 2000 ero entrata a far parte di grandi manifestazioni sportive. Prima con la Stramilano, poi con la Milano Marathon. Per cui mi ero fatta le ossa nell’organizzazione di grandi eventi di running e sentivo che era arrivato il momento di mettere in campo la mia esperienza anche a Vigevano. Ho iniziato nel 2004 a organizzare una 10 km per amatori e Master e poi, nel 2006, c’è stato il grande salto. Mi aspettavo 500 iscritti e ne arrivarono 850. Capii subito che, dopo l’edizione ‘0’, sarebbe cominciata una nuova tradizione.”
Scarpadoro, un evento nella storia
Scarpadoro è per Vigevano un evento ormai storico, come reagisce la popolazione?
“E’ una manifestazione davvero molto sentita e partecipata. E questo è forte motivo di orgoglio. Perché, quando la città si innamora del tuo evento, significa che hai fatto ‘bingo’, che hai centrato appieno l’obiettivo. Grazie alle due non competitive di 10k e 5k, riesco davvero a coinvolgere famiglie, bambini, camminatori e runner meno esperti. Ma anche persone con disabilità, che si godono una domenica diversa, all’insegna dello sport e del divertimento.”
Oggi sei a capo di tutta l’organizzazione, hai un sogno nel cassetto?
“Capire a chi, un giorno, poter passare il testimone per continuare la tradizione.”
Didascalie
Alberto Cova e Stefano Mei protagonisti della Scarpa d’Oro 1986
Gelindo Bordin vincitore della Scarpa d’Oro nel 1987
Andrea Soffientini, vincitore dell’edizione 2023 della Scarpadoro Half Marathon, transita in Piazza Ducale a Vigevano | © Mattmand Photo