Internazionali d’Italia a parte, il weekend ha offerto molti spunti interessanti in ottica avvio della Coppa del Mondo. La tappa di apertura della Coupe de France a Marsiglia ha confermato ad esempio come nella scuola transalpina sia in atto un ricambio generazionale che potrebbe portare anche a qualche sorpresa nelle convocazioni per Rio (assodato che la Francia avrà tre rappresentanti in gara nella corsa olimpica. La vittoria è andata a Victor Koretzky con 16” sull’Under 23 Titouan Carod e 42” sul coetaneo Jordan Sarrou. Ai piedi del podio i favoriti, Maxime Marotte a 1’14” e il grande Julien Absalon a 1’52”. Segnali importanti anche nella prova femminile dove la campionessa del mondo Pauline Ferrand Prevot ha dovuto sudare per avere ragione dell’olimpionica Julie Bresset, staccata di soli 11” e mai così efficiente da tre anni a questa parte. Terza a 1’31” Sabrina Enaux.
ANDREASSEN NON SI FERMA
Molti dei grandi non presenti a Milano si sono dati appuntamento a Novi Sad, in Serbia per la seconda tappa della Salcano Mtb Cup, il circuito transnazionale che coinvolge tutti i Paesi balcanici. La gara maschile ha confermato il grande talento del campione del mondo junior danese Simon Andreassen, primo in 1h22’32” con 42” sull’austriaco ex Bianchi Alexander Gehbauer che in volata ha battuto il greco Dimitrios Antoniadis e il russo Timofei Ivanov staccato di qualche secondo. Vittoria casalinga fra le donne grazie a Jovana Crnogorac, prima con 4” sulla belga Alice Pirard, terza a 58” l’ungherese Barbara Benko.
MEDAGLIA D’ORO PER ANTON COOPER
In Nuova Zelanda primo appuntamento titolato della stagione con i Campionati Oceanici che hanno visto emergere nella più attesa prova, quella Elite maschile, il neozelandese della Cannondale Anton Cooper, capace di precedere di 18” l’australiano Daniel McConnell e di 5’19” l’altro australiano Scott Bowden. Riscatto australiano fra le donne grazie a Rebecca Henderson, prima in 1h28’44” sulla padrona di casa Kate Fluker, a 1’02” e sull’australiana Peta Mullens a 6’26”. Nella downhill primato per Bryn Dickenson in 3’51”84, alle spalle del neozelandese il connazionale George Brannigan a 2”53 e l’australiano Sean McCarroll a 4”70. Titolo femminile per la padrona di casa Alanna Columb in 4’50”61, alle sue spalle l’australiana Ronja Hill-Wright a soli 16 centesimi, bronzo alla neozelandese Victoria Armstrong a 22”87.
UN RUANDESE EMERGE IN SUD AFRICA
Il resto del fine settimana in giro per il mondo ha visto la terza tappa delle SA Series in Sud Africa, a Gauteng con molti reduci della Cape Epic, primo James Reid con 12” su Brendon Davids e 1’56” su Philip Buys, sorpresa per la settima piazza di un ruandese, Nathan Byukusenge a 9’22”. Fra le donne prima Cherie Vale, a 3’13” Mariske Strauss e a 4’32” Candice Neethling.
In Argentina assegnati i titoli nazionali marathon con acuto di una vecchia conoscenza delle prove italiane, German Dohrmann primo con 5’27” su Ignacio Gili e 13’53” su Enzo Arce. Titolo femminile a Carolina Maldonado.