Sei mesi di test sui trail reali di Finale Ligure, alla ricerca di controllo, feeling e affidabilità senza compromessi con la nuova Schwalbe Magic Mary in versione Radial
[testo: Mario Presi | foto: Tommaso Longo]
C’è un momento, sul sentiero, in cui smetti di pensare alla gomma e inizi semplicemente a guidare.
È quello spazio mentale – fatto di fiducia, controllo e prevedibilità – che spesso separa una buona copertura da una grande copertura.
Con la Magic Mary Radial, Schwalbe non ha reinventato un’icona: ha cambiato il modo in cui la gomma interagisce con il terreno.
Dopo sei mesi di utilizzo intenso sui trail naturali di Finale Ligure, questo test racconta cosa succede quando il grip non è più un limite, ma un punto fermo.
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Costruzione Radial: cosa cambia davvero
Rispetto alle carcasse tradizionali, la struttura Radial utilizza fibre orientate in modo più verticale, da tallone a tallone. Questo consente una deformazione più uniforme, un’impronta a terra più ampia e costante e una migliore capacità di adattamento alle irregolarità del terreno. Sul trail, il risultato è una gomma che segue il terreno invece di contrastarlo.
Grip e controllo in discesa
Il punto di forza della Magic Mary Radial è il controllo, in particolare all’anteriore. Il grip è elevato e costante su fondo asciutto, roccioso e umido, con ingresso in curva progressivo e frenata stabile anche su pendenze importanti.
Comfort e comportamento dinamico
La carcassa Radial smorza efficacemente vibrazioni e colpi secchi, rendendo la bici più composta sui trail lunghi e sconnessi. Il risultato è un avantreno più piantato e meno affaticante.
Scorrevolezza e pedalabilità
Non è una gomma pensata per la scorrevolezza. La resistenza al rotolamento è superiore rispetto alle carcasse tradizionali, ma il maggior controllo consente di mantenere più velocità sulla guida reale.
- Pressione gomme – parametro fondamentale
- Anteriore: 1,75–1,85 bar / 25–26,8 PSI
- Posteriore: 1,85–1,95 bar / 26,8–28,3 PSI
Sono valori superiori di circa 0,15–0,25 bar rispetto alle carcasse tradizionali.
Nota su stile di guida e scelta delle pressioni
Lo stile di guida del tester – pulito, leggero e fluido – ha influito direttamente sulla scelta delle pressioni, permettendo di lavorare nella parte bassa del range consigliato all’anteriore senza compromettere supporto e precisione.
- Ottima lettura del terreno
- Deformazione progressiva
- Feedback chiaro in ingresso curva
Rider con uno stile più aggressivo possono beneficiare di 0,05–0,1 bar (0,7–1,5 PSI) aggiuntivi, soprattutto su trail molto rocciosi.
Conclusioni
La Schwalbe Magic Mary Radial non è un semplice aggiornamento, ma un reale cambiamento nel comportamento dinamico dello pneumatico. Richiede attenzione nel setup, ma restituisce grip, controllo e comfort di livello molto alto sui trail veri.
Cosa ci piace
- Grip elevatissimo all’anteriore
- Impronta a terra costante
- Comfort superiore alla media
- Frenata stabile
- Ottima sinergia con sospensioni e telaio
Cosa migliorare
- Scorrevolezza limitata
- Pressione più critica
- Finestra di utilizzo ristretta
- Poco indicata per trail riding pedalato o lunghi trasferimenti
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Chi è il tester
Mario Presi
Guida MTB professionista con base a Finale Ligure (maggiori info qui). Lavora quotidianamente su trail naturali e tecnici e collabora con brand e media di settore per test prodotto in condizioni reali. Il suo approccio privilegia pulizia, fluidità e controllo, con grande attenzione al setup.
- Località Finale Ligure
- Durata test 6 mesi
- Peso rider (vestito + zaino) 76 kg
- Stile di guida Pulito, leggero, fluido
- Bici Privateer 161
- Ruote Hunt Proven Carbon 29”
- Inserti Assenti
- Sigillante 150 ml per copertone
- Condizioni Asciutto, secco, roccioso, polveroso, brecciolino, terra, bagnato (umido)
