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Scialpinismo: tutto quello che devi sapere per iniziare

di - 24/11/2020

scialpinismo

Con la possibilità che quest’anno non si potrà sciare sulle piste, molti più appassionati di sci stanno considerando di iniziare a praticare scialpinismo.

Come lo suggerisce la parola, lo scialpinismo è una forma di alpinismo; chi lo pratica deve essere consapevole dei rischi che rendono questa attività molto diversa dallo sci alpino e deve conoscere quanto possibile per evitarli. Detto questo, sperando che non ti sia spaventato, vediamo inisieme cosa c’è da sapere per iniziare a praticare scialpinismo.

Conoscenze tecniche per iniziare

Prima di andare a vedere l’aspetto legato alla sicurezza, per iniziare a praticare scialpinismo bisogna innanzitutto parlare di conoscenze tecniche legate allo sci. La prima condizione per sciare fuori dalle piste battute è semplice: saper sciare, meglio se bene. Questo non vuol dire che per iniziare scialpinismo bisogni essere maestri di sci e saper effetturare una curva oro: bisogna però sentirsi confidenti sugli sci e – quantomento – saper scendere ovunque. Se già non vi sentite sicuri a sciare sulle piste vi sconsigliamo di imbarcarvi in questa avventura perché sarà tutt’altro che piacevole.

scialpinismo

Se sapete sciare e non avete timore ad avventurarvi fuori dalle piste potete senz’altro considerare di iniziare a praticare scialpinismo. Quello che riguarda la tecnica di risalita con le pelli la vedremo più avanti.

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Il terreno dove si pratica lo scialpinismo

Lo scialpinismo si pratica su terreno montano, non battuto e lontano da resort, soccorso piste e ogni forma di sicurezza collegata agli impianti. Anche se quando si pensa allo scialpinismo si pensa in bellisime discese in neve fresca, spesso non è così. Fuori pista si può incontrare ogni tipo di neve: crostosa, ghiacciata, polverosa, firn. Per questo è bene che se siate pronti a sciare su ogni tipo di terreno.

La sicurezza

Di fondamentale importanza per iniziare a praticare scialpinismo, più importante ancora di saper sciare (anche se saper sciare è una condizione imprescindibile), c’è il discorso legato alla sicurezza e dell’autosoccorso in valanga. Quando uscite per una gita di scialpinismo non potete aspettarvi che in caso di incidente in valanga intervenga il soccorso alpino: si, interrevverrà, ma spesso per i sepolti in valanga sarà troppo tardi. Per questo motivo, per se stessi e per gli altri con cui si va, bisogna innanzitutto avere con se il kit di autosoccorso (artva-pala-sonda), ma soprattutto, bisognerà sapere come usarlo. Visto che durante un incidente l’adrenalina spesso può far reagire incoerentemente, bisogna conoscere alla perfezione la procedura di autosoccorso ed esercitarsi molto spesso. Vi consigliamo di seguire un corso di formazione delle Guide Alpine per imparare la tecnica corretta di autosoccorso in valanga e tutto quello che c’è da sapere su questo argomento. Nonostante per fare scialpinsimo non serva un certificato di partecipazione a uno di questi corsi, noi lo consigliamo vivamente!

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Scialpinismo: la tecnica di risalita

Nonostante sapere camminare in salita con le pelli non sia di così importante come sapere sciare in discesa, è bene esercitarsi nella tecnica di risalta su terreni sicuri e poco pendenti prima di avventuarsi su terreno più complesso. Usare una tecninca corretta di camminata e di inversione vi permetterà di raggiungere la cima risparmiando le energie necessarie alla discesa, oltre che vi farà sentire più confidenti anche su pendii ripidi o su neve dura.

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Materiale necessario

Per praticare scialpinismo bisogna come prima cosa avere degli sci adatti. Gli sci da scialpinismo sono più leggeri di quelli da sci alpino ed hanno una costruzione molto differente. Sulle assi viene montato un attacco da scialpinismo, generalmente un attacco low tech con innesto pin. Per utilizzare questo attacco dovrete avere degli scarponi compatabili, con innesto pin e gambetto mobile in modalità walk. Non è impossibile utilizzare scarponi da discesa e attacchi a piastra tipo marker baron, ma sicuramente è più faticoso. Per questo vi consigliamo di acquistare sci, attacchi e scarponi pensati per la categoria di touring che più vi interessa praticare. Per risalire il pendio saranno necessarie le pelli da incollare sulla soletta degli sci. I rampant (o coltelli) sono necessari quando si risale un pendio ghiacciato ma il loro utilizzo è discrezionale.

Potete comprare il vostro set usato o affitarlo per la vostra prima stagione.

Avrete inoltre bisogno di uno zaino dai 20 ai 40 litri a seconda delle preferenze, con scompartimento, e del kit di autosoccorso che include un ricetrasmettitore a tre antenne (ARVA), una pala e una sonda. Vi consigliamo anche di portare con voi un kit medico con un telo termico, una fascia elastica, un antidolorifico. Sempre legato alla sicurezza è il casco, che vi consigliamo di acquistare e di portare sempre con voi. Esistono caschi leggerissimi omologati sia per l’alpinismo che per lo sci, così risparmierete in soldi e peso e avrete un solo casco per entrambe le attività.

Per l’abbigliamento potete tranquillamente utilizzare i vostri capi d’alpinismo. Avrete bisogno di intimo tecnico, pantaloni in gore-tex o softshell, un midlayer e uno guscio. Va da se che saranno necessari anche i guanti, cappello buff, occhiali da sole o mascherina.

Scialpinsimo: dove iniziare

Se volete iniziare con cognizione di causa, potete iscriversi a un corso delle Guide Alpine o a un corso del CAI della vostra zona. Non solo questo vi permetterà di imparare quanto necessario ad uscire in autonomia, ma vi farà conoscere soci con cui condividere le vostre prossime uscite.

In molte località è permessa la risalita con le pelli accanto alle piste: informatevi delle normative locali e in caso positivo iniziate vicino alle piste, sia per sicurezza sia per imparare la tecnica di risalita. Inoltre in alcune località le Guide Alpine a inizio stagione tracciano dei percorsi sicuri da risalire con le pelli o con le ciaspole.

 

Eva è nata e cresciuta a Roma, dove ha studiato giurisprudenza per capire che è una persona migliore quando non indossa un tailleur. Ha lasciato la grande città per lasciare che il vento le scompigliasse i capelli sulle montagne delle Alpi e presto ha scoperto che la sua passione per l’outdoor e scrivere di questa, poteva diventare un lavoro. Caporedattrice di 4outdoor, collabora con diverse realtà del settore outdoor. Quando ha finito di lavorare, apre la porta della baita in cui vive per sciare, correre, scalare o per andare a fare altre gratificanti attività come tirare il bastone al suo cane, andare a funghi o entrambe le cose insieme.