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Shapeheart porta smartphone per bici

di - 11/10/2022

Shapeheart porta smartphone bici - cover

Shapeheart, distribuito da Gist Italia, è il marchio che ha inventato gli accessori per lo smartphone con una custodia magnetica rimovibile.

Questo porta smartphone per bicicletta si basa su sistema magnetico unico e brevettato che tiene il telefono saldamente in sede qualunque cosa voi stiate facendo, e una custodia compatibile con tutti i i modelli sul mercato.

Shapeheart porta smartphone bici - 01Esistono diverse collezioni, dedicate alle bici, alle moto, agli scooter, ma anche alla corsa a piedi. Noi ci concentriamo ovviamente sulla prima, che comprende due diverse soluzioni per manubrio, e una per il montaggio diretto sul tubo sterzo, con prezzi compresi tra 29,95 e 39,95 euro. Gist Italia ci ha inviato in prova il prodotto che si colloca alla base dell’offerta, che comunque offre tutto quello che serve per fissare il proprio smartphone sul manubrio.

Il kit è offerto in tre diverse misure, in base alla dimensione del dispositivo: M, fino a 14,7 cm di lunghezza; L, fino a 16,5 cm; XL, fino a 17,2 cm (in test).

Il supporto universale Shapeheart è collocabile sulla maggior parte delle pieghe e degli attacchi, fino a 50 mm di diametro. La custodia offre la piena compatibilità con il touchscreen del telefono e con il riconoscimento facciale, proteggendolo dalla pioggia e dai detriti, oltre a essere posizionabile in qualsiasi posizione, in base alle preferenze del biker (modalità orizzontale “paesaggio”, o verticale “ritratto”).

Shapeheart porta smartphone bici - 02Non manca un’apertura centrale inferiore, per consentire l’utilizzo di un cavo di ricarica USB e degli auricolari, mentre il supporto posteriore è completamente innocuo per lo smartphone non interferendo con il suo campo magnetico. Il kit è completato da una pratica busta per trasportare tutti gli elementi quando non utilizzati.

L’utilizzo è semplicissimo, soprattutto per chi ha dimestichezza con i dispositivi GPS per uso ciclistico: si monta la base magnetica, su attacco o piega in base alle preferenze, usando i due elastici in dotazione, dopodiché si fissa il telefono collocato precedentemente dentro la sua custodia.

La domanda sorge spontanea: l’insieme è stabile?

La risposta è sì. Il sistema – coperto da brevetto – supporta sino a 50 volte il peso del telefono, secondo quanto comunicato dal produttore. Noi non possiamo fare altro che confermare un collegamento stabilissimo tra base e smartphone inserito dentro la sua custodia, una volta che la prima è stata fissata in modo adeguato. L’insieme non si muove in condizioni normali, arrivando a vibrare leggermente quando la condizione del sentiero si fa estrema per fondo e velocità.

Shapeheart porta smartphone bici - 03Rimuovere la custodia dalla base richiede un certo sforzo e la giusta manovra: non bisogna tirarla verso l’alto, ma lateralmente con un semplice ma deciso movimento rotatorio. La custodia inoltre offre un’effettiva protezione da sporco e acqua, grazie al lembo superiore che copre nella giusta misura la fessura trasversale.

Arriva ora un’altra domanda: è sicuro utilizzare lo smartphone sul manubrio in utilizzi enduro/gravity? Il nostro consiglio è di evitare queste situazioni, non tanto per il pericolo di vedere saltare via il prezioso telefono in atterraggio da un salto, ad esempio, quanto per il naturale rischio di cadere – non così raro, purtroppo – quando si percorrono sentieri a pendenza negativa a gas aperto.

Non ci rimane che consigliare il porta smartphone universale di Shapeheart per un utilizzo prettamente pedalato e comunque ludico, dove la scoperta del territorio e della natura prevale sull’aspetto prettamente sportivo delle due ruote a pedali.

Maggiori informazioni qui

 

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.