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Speciale Bike Test: GasGas G Light Trail 2.0

di - 10/03/2023

GasGas G Light Trail 2.0 - Speciale Bike Test - eMTB Light - cover

GasGas G Light Trail 2.0 è una eMTB Light almeno nelle intenzioni, essendo basata su un massiccio telaio in fibra di carbonio che ospita un sorprendentemente capace motore Air Drive powered by Yamaha

Una bici che ha generato forti contrasti nel gruppo di tester. Da una parte Marco non si è trovato bene e a proprio agio come con altre e-bike provate. Dall’altra Cristiano che, conscio di caratteristiche peculiari nel bene e nel male, ha cercato di tirarne fuori il meglio.
La sensazione iniziale è stata positiva per tutti, fermo restando una forte parentela con le eMTB Full Power più che con le Light, con cui condivide un valore di coppia contenuto… ma solo sulla carta.

Cristiano e Marco hanno condiviso l’apprezzamento sul comportamento godibile in velocità su terreni compatti. Ma mentre il primo è riuscito a spingerla anche con un certo successo in curva – almeno quelle ampie e spondate – il secondo l’ha trovata in ogni caso scomoda.
Questa bici richiede infatti una guida molto caricata in avanti, rimanendo elevati con le anche e scendendo con il busto, complice un avantreno molto alto. Ma il carro lungo e l’interasse altrettanto dimensionato non aiutano nei cambi di direzione più stretti e repentini.

Anche il setting delle sospensioni non è stato semplice, con un ammo non all’altezza della forcella.

GasGas G Light Trail 2.0 - Speciale Bike Test - eMTB Light
GasGas G Light Trail 2.0: 29er, 150/150 mm, 250 W/65 Nm, 500 Wh, 65,5° sterzo, 74° sella, 486 mm reach (Tg L), 21,7 kg, 5.799 €

Design

Il telaio non trasmette quella sensazione di leggerezza tipico di una eMTB Light. Questa GasGas si riconosce invece come e-bike sin da subito, apparendo addirittura come una Full Power al primo sguardo. Il frameset in carbonio è massiccio, caratterizzato dalla leggera gobba sul top tube appena dietro al nodo sterzo e dominato dal tubo obliquo che ospita la batteria rimovibile.

La linea è fluida e aggressiva, con un contrasto di bianco e nero reso più racing dal leveraggio rosso. Rigidità e robustezza sono ai massimi livelli, di conseguenza il peso non è contenuto: 21,7 kg per la G Light Trail 2.0 nella taglia large in prova.

Due dettagli degni di nota, uno in positivo e l’altro in negativo: la porta di ricarica protetta da una cover in gomma, e il blocco inadeguato dello sportello in materiale plastico della batteria. Inoltre il fissaggio interno non perfetto porta a un fastidioso rumore durante il riding, soprattutto in discesa.

Il motore non spinge poco, quasi fosse una e-bike normale, e questo vuol dire che può essere la vera via di mezzo tra una Full Power e una Light

Motore

Il motore Air Drive powered by Yamaha è la vera sorpresa, in positivo. Ha 250 W di potenza nominale e 50 Nm di coppia, assistito da una batteria interna Yamaha ML500 da 500 Wh. La spinta assicurata dai quattro livelli di assistenza – oltre alla modalità automatica – è sempre notevole. Una sensazione replicata dagli ingombri, sia di motore sia di batteria. Il primo infatti è una versione depotenziata del classico Yamaha, la seconda è invece rimovibile, alloggiata all’interno di un massiccio down tube.

Il comando remoto minimale ha due pulsanti principali e un piccolo pulsante per l’assistenza alla camminata, mentre il compatto display è fissato in modo intelligente al lato dell’attacco manubrio in posizione protetta. Prevede due serie di quattro LED, rispettivamente per la riserva di carica e per il supporto adottato. I primi sono pochi, ma viene in aiuto la connettività ANT+ che permette di collegare la e-bike a un ciclocomputer GPS Garmin compatibile, sia per visualizzare la percentuale della batteria residua sia per registrare i dati essenziali della pedalata.

Tornando al motore, la spinta è generosa, sembrando una versione addolcita del classico PW-X3 di Yamaha, ma sempre presente e ben calibrata, traducendosi in una trazione molto buona. Non è brusco come questo in ingresso, mentre è dolce in uscita e nello stacco a 25 km/h. In salita, anche sulle rampe più ripide, fornisce un supporto deciso quasi quanto una eMTB Full Power, mollando però di colpo quando si frulla decisamente sui pedali. Motivo per cui è necessario calibrare assistenza, rapporto del cambio, e impegno muscolare (e quindi frequenza di pedalata).

L’autonomia è molto buona, superando facilmente i 1.500 m di dislivello e spingendosi, con biker allenati, vicino alla soglia dei duemila. Il merito va all’aiuto notevole già ai primi due livelli, usando il terzo solo quando il gioco si fa realmente duro.

GasGas G Light Trail 2.0 - Speciale Bike Test - eMTB Light - salita Monte Grosso
Verso la vetta del Monte Grosso, sopra Pietra Ligure

Sospensioni

Il comportamento delle sospensioni non è equilibrato. Rock Shox Revelation RC DebonAir da 150 mm all’avantreno è una buona soluzione per iniziare a divertirsi, per rigidità e prestazioni. Purtroppo lo stesso feeling non è replicato dal retrotreno, affidato a un ammortizzatore Deluxe Select sempre di Rock Shox.

L’idraulica basilare – solo ritorno, senza blocco – e la camera d’aria dalle dimensioni contenute non aiutano a gestire in modo efficace gli urti importanti presi in successione. Il posteriore perde aderenza e il rider si affatica rapidamente. È un vero peccato, perché invece sui percorsi fluidi e veloci questa GasGas viaggia veloce sulle piccole asperità.

Geometria e dimensionamento delle taglie

Sono solo tre le taglie disponibili, da M a XL, con un range di altezze molto contenuto.
Le quote sono equilibrate per una eMTB Light tuttofare: reach da 486 mm e stack da 647 mm nella misura large in test, angolo sterzo di 65,5°, BB Drop di 28 mm. L’angolo sella da 74° e il carro lungo 475 mm appaio invece vecchia scuola, in particolare il secondo che regala una guida poco agile nei cambi di direzione, complice anche un interasse da 1.290 mm. Quando è lanciata in velocità su trail fluidi, questa G Light Trail è invece uno spasso.

GasGas G Light Trail 2.0 - Speciale Bike Test - eMTB Light - carroAssortimento delle specifiche

I componenti usati da GasGas puntano alla robustezza, con qualche pecca risolvibile. Il guidacatena minimale necessita di una regolazione della posizione per funzionare a dovere – è caduta più volte prima di trovare il setting perfetto – mentre abbiamo pizzicato più volte al posteriore. Camere d’aria e pneumatici sono inadeguati a una e-bike di questa massa. Nel caso non si decida la conversione a tubeless, è necessario montare una gomma con una solida carcassa almeno al retrotreno, sostituendo in ogni caso le camere d’aria (Continental Light di serie giuste per il cross country).

È stato un piacere trovare freni pregiati come Formula Cura, addirittura in versione differenziata a quattro e due pistoni rispettivamente all’anteriore e al posteriore: ottima potenza e prontezza nella risposta, oltre a godere di una bella leva in carbonio.

Rapporto qualità / prezzo

Il prezzo è sopra la media delle entry level della categoria, mostrando però due elementi che alzano il livello delle prestazioni e della sicurezza – forcella e impianto frenante – oltre naturalmente al telaio in carbonio. Forse avrebbe avuto più senso montare freni di livello inferiore ma solo per costruzione e non prestazioni, e migliorare l’ammortizzatore, con ricadute importanti sul comportamento nei trail più sfidanti.

GasGas G Light Trail 2.0 - Speciale Bike Test - eMTB Light - Crestino Pt. 2Come si colloca nella sua categoria

GasGas G Light Trail 2.0 è una eMTB leggera almeno nelle intenzioni. La struttura massiccia del telaio in carbonio contribuisce a contenere il peso, comunque superiore alla soglia dei 20 kg. La spinta del motore Air Drive powered by Yamaha è incredibile, permettendo di calibrare impegno del biker e assistenza, estendendo così la durata del divertimento, che raggiunge il meglio sui parchi giochi – sempre più diffusi – in cui i trail offrono pendenza moderata, fondo dal compatto al moderatamente sconnesso, e infinite curve da pennellare.

Il nostro tester Marco Rizzo ha così sintetizzato: “Il motore non spinge poco, quasi che se fosse una e-bike normale e questo vuol dire che può essere la vera via di mezzo tra una Full Power e una Light.” Quindi la bici giusta per chi è stanco di “cancelli” da oltre 25 kg ma non vuole perdere l’aiuto deciso e sempre presente del motore.

Cosa ci piace

  • Solido telaio in carbonio
  • Motore potente
  • Guida godibile sui trail flow

Cosa migliorare

  • Sospensione posteriore in crisi sui sentieri sconnessi
  • Pneumatici inadeguati
  • Macchinosa da gestire nelle curve strette
GasGas G Light Trail 2.0 - Speciale Bike Test - eMTB Light - Ruote di Pietra
Marco Rizzo su Ruote di Pietra, in sella a GasGas G Light Trail 2.0

Geometria

  • Reach 486 mm
  • Stack 647 mm
  • Angolo sterzo 65,5°
  • Angolo sella 74°
  • BB Drop -28 mm
  • Carro 475 mm
  • Interasse 1.290 mm

Scheda tecnica

  • Telaio Carbon 29”, 150 mm
  • Forcella Rock Shox Revelation RC DebonAir, 150 mm
  • Ammortizzatore Rock Shox Deluxe Select
  • Motore Yamaha Air Drive powered by Yamaha, 250 W/50 Nm
  • Batteria Yamaha ML500, 500 Wh
  • Comandi Yamaha Interface X LED Display, ANT/Bluetooth
  • Trasmissione Shimano SLX M7100, 1x1v
  • Guarnitura GasGas EC33 AL, 34d
  • Cassetta Shimano CS-R7000, 10-50d
  • Freni Formula Cura 4/Cura 2, 203/180 mm
  • Ruote Newmen Evolution A.30 tubeless ready
  • Pneumatici Vittoria Mazza 29×2,40”/Martello 29×2,35” (di serie Continental Mountain King 29×2,30”)
  • Cockpit Race Face Aeffect 35 0°/Turbine 35 780 mm rise 20 mm
  • Reggisella GasGas Pro telescopico
  • Sella Selle Italia SLR Boost
  • Taglie M, L (test), XL
  • Peso 21,7 kg
  • Prezzo 5.799,00 €

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[foto: Cristiano Guarco]

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Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.