Lapierre Prorace CF 9.9 è una cross country al top per allestimento, ideale per i percorsi più scorrevoli, dove promette un equilibrio perfetto tra impegno nella guida e controllo
Prorace CF 9.9 di Lapierre è una bici veloce, una front da 100 mm di escursione agile, forse un po’ troppo agile. Avendo una posizione di guida parecchio avanzata non siamo riusciti a farla scorrere come ci saremmo aspettati, abbiamo dovuto fare attenzione e per forza di cose arretrare leggermente.
Il comportamento sui percorsi a pendenza contenuta è buono, consigliamo solo di ridurre leggermente la pressione degli pneumatici per avere una bici più confortevole, magari usando un inserto protettivo almeno al posteriore (noi ne stiamo provando uno nuovo che sarà svelato a fine febbraio, state sintonizzati!).
Purtroppo gli urti arrivano in ogni caso, nonostante il leggero effetto di smorzamento delle vibrazioni del particolare carro posteriore. Quando si alza la velocità la guida diventa ovviamente più fisica rispetto a quella di una full suspended da cross country. Questa è però una front perfetta per i sentieri meno sconnessi, dove si raggiunge l’equilibrio perfetto tra impegno nella guida e controllo.
In salita dà il suo meglio, quando arriva il momento di arrampicarsi senti proprio che questa Lapierre è nel suo terreno di gioco preferito, anche e soprattutto sulle ascese ricche di cambi di direzione dove è un vero piacere guidarla e pedalarla.
Una front ideale per i sentieri meno sconnessi, dove si raggiunge l’equilibrio perfetto tra impegno nella guida e controllo
Design
La linea pulita, con le grafiche bianche a contrasto con il nero lucido, la rendono affascinante. Il telaio, in fibra di carbonio VHM e HM, dona una leggerezza sorprendente – 9,850 kg in taglia large, senza pedali – unita a una rigidità da prima della classe. Il telaio – equilibrato nelle forme – trasmette anche una graditissima sensazione di robustezza.
Sospensioni
All’anteriore troviamo una forcella Rock Shox SID Ultimate da 100 mm con steli da 32 mm. La sospensione lavora molto bene, con un’idraulica pensata per le competizioni. Come sempre il consiglio è quello di un settaggio appropriato all’utilizzo race, che sostenga il proprio peso anche e soprattutto nei passaggi più tecnici dove il carico è naturalmente gestito dalla sola sospensione anteriore. Infatti, anche per la geometria corsaiola, la bici non perdona gli errori e ci si può trovare abbastanza facilmente in quella non piacevole fase di ribaltamento.
I nodi sterzo e sella sono sicuramente le parti più riuscite del frameset, esaltati dalla colorazione nera lucida
Geometria e dimensionamento delle taglie
Questa Prorace CF 9.9 è una hardtail da gara dura e pura, con geometrie relativamente conservative che vogliono massimizzare le prestazioni sui percorsi più veloci. Il carro è super compatto, così come l’interasse è contenuto e il movimento centrale è rasoterra. Il risultato è una front rapidissima nei cambi di direzione, e un’arma non convenzionale per l’arrampicata.
Estetica
Dal punto di vista estetico l’essenziale telaio hardtail in fibra di carbonio trasmette una sensazione di rigidità e di velocità. Quando si sale in sella e la si pedala, non si rimane assolutamente delusi da questa sensazione iniziale. I nodi sterzo e sella sono sicuramente le parti più riuscite del frameset, esaltati dalla colorazione nera lucida.
Assortimento delle specifiche
Siamo rimasti sorpresi dalla rigidità delle ruote Lapierre con cerchi in carbonio, anche rapidissime nei rilanci. Buone sensazioni sono arrivate pure dai freni SRAM Level TLM – gli stessi di BMC – che durante il test non hanno mai dato problemi di alcun genere. Segno che sono indicati per una più leggera hardtail invece che per una più capace – e pesante – full suspended.
La trasmissione elettronica wireless AXS di SRAM è una garanzia in fatto di precisione e rapidità per un utilizzo XC race.
Peccato solo per l’assenza del reggisella telescopico di serie, anche se Lapierre garantisce la compatibilità del telaio.
Rapporto qualità / prezzo
Lapierre XC ProRace CF 9.9 esce sul mercato con un prezzo di 6.499 euro, pensiamo che il motivo di questo valore sia principalmente dovuto al grande lavoro svolto dai designer francesi sul raggiungimento del miglior compromesso possibile tra peso, rigidità e solidità del frameset in carbonio. D’altronde è pur sempre un telaio molto sollecitato in discesa, anche se front suspended.
L’allestimento è di livello elevato, perfetto per iniziare a spingere forte, lottando contro il cronometro e gli avversari, in gara.
Lapierre Prorace CF 9.9: 100 mm – 68° sterzo, 74° sella, 455 mm reach – 9,450 kg – 6.499 €
Come si colloca nella sua categoria
È anche vero che a questo prezzo si trovano MTB da cross country più divertenti, biammortizzate comprese. La scelta di una hardtail si basa su principi diversi rispetto a quelli di una full, da parte di un atleta – amatore o pro – che punta soprattutto sulle prestazioni e sulla lotta contro il tempo nelle competizioni più corte e tirate, più nervose e dal terreno più facile. In questo ambito non abbiamo nulla da eccepire, anzi, tanto di cappello a Lapierre!
Cosa ci piace
Telaio di qualità
Specifiche race ready
Guida nitida e reattiva
Cosa migliorare
Manca il telescopico
Geometria
Reach 455 mm
Stack 606 mm
Angolo sterzo 68°
Angolo sella 74°
BB Drop -62 mm
Carro 420 mm
Interasse 1.138 mm
Scheda tecnica
Telaio New Prorace 29” Carbon
Forcella Rock Shox SID SL Ultimate Charger Race Day Remote, 100 mm
Trasmissione SRAM X01/GX AXS Eagle, 1x12v
Guarnitura SRAM X1 Carbon Eagle DUB Lunar 175 mm, 34d
Cassetta SRAM XG-1295 Eagle, 10-52d
Freni SRAM Level TLM, 180/160 mm
Ruote Lapierre Carbon XC SL tubeless ready
Pneumatici Vittoria Barzo 29x2x35” (di serie Maxxis Rekon Race Exo TR 3C MaxxTerra 29×2,35”)
Cockpit Lapierre 7050 Alloy 3D Forged 7° 70 mm/FSA SLK Carbon Flat 740 mm
Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma.
Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.
