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Speciale Test: Mizuno Wave Rider 24

di - 25/08/2020

Mizuno Wave Rider 24 rappresenta con grande autorevolezza il brand giapponese nella nuova versione che, grazie all’inedito Mizuno Enerzy, assicura un grado di ammortizzazione e una reattività che mai prima d’ora Mizuno era riuscita a garantire.

Il Test, la parola a Daniele Milano Pession

“Ho testato la Wave Rider 24 nell’arco di un mese circa, utilizzandola qui a Milano su differenti tipi di terreno e ritmi vari.

Ho cercato di avere uno spettro di valutazione piuttosto ampio, cercando di sfruttare ciò che la città offre.

Strada asfaltata rettilinea, asfalto con curve secche, pavé cittadino su cui non è sempre facile correre, terreni sterrati facili, parchi alberati.

I chilometri percorsi, sommando tutte le uscite, sono stati un centinaio circa.

Le temperature esterne durante il test sono sempre state oltre i 28°, con punte addirittura di 35° nella giornata più calda.

Mi sono sforzato quindi di avere una visione d’insieme di questo modello inedito, cercando di entrare con la testa nei piedi di ogni runner.

Testare una scarpa è secondo me un lavoro molto complicato, in cui cerco di essere il più obiettivo possibile.

Cerco di ragionare sulle mie sensazioni di corsa, che mi permettono di dare di ogni scarpa non solo il mio giudizio personale, ma chiare e definite indicazioni di utilizzo più generiche.”

MIzuno Wave Rider 24 in test al campo di atletica XXV aprile di Milano
Daniele Milano durante una parte del test della nuova Mizuno Wave Rider 24 al campo di atletica XXV aprile di Milano. La nuova Wave Rider si è rivelata ottima anche per allenamenti in pista e ripetute, anche se, indubbiamente, non è il suo terreno di battaglia preferito. Un modello comunque decisamente polivalente, che permette uno spettro di utilizzo decisamente molto ampio.

Mizuno Wave Rider 24, la parola a Mizuno

Con questa versione inedita della iconica Wave Rider, Mizuno ne ridefinisce la sensazione di corsa e presenta la sua nuovissima tecnologia, Mizuno Enerzy, che inserita nella parte del tallone, migliora l’ammortizzazione e la risposta reattiva.

La tecnologia Mizuno Wave garantisce inoltre un’esperienza di corsa fluida e dinamica. Adatta ai runner che amano tutti i fondi e dall’appoggio neutro, in cerca di un’ammortizzazione dinamica in una scarpa super prestante.

La nuova Wave Rider 24 con un particolare dell'inserto Wave
La nuova Wave Rider 24 con un particolare dell’inserto Wave

DESIGN

Cuciture della tomaia ridotte all’osso, con un mesh ingegnerizzato per ottimizzare comfort e traspirabilità sono le caratteristiche più evidenti.

Tecnologia Wave ben in evidenza sul tallone per uno shape complessivamente tradizionale assolutamente in linea con le più moderne proposte di Mizuno.

Il vero cuore della nuova Wave Rider 24 è però nascosto sotto alla zona del tallone, ovvero il nuovo e altamente performante materiale Mizuno Enerzy.

L’utilizzo dell’inedito e rivoluzionario Mizuno Enerzy migliora notevolmente reattività e ammortizzazione di questa versione rispetto a tutte quelle precedenti.

La suola della Rider 24, con profonde scanalature che facilitano enormemente la rotondità di rullata.
La suola della Rider 24, con profonde scanalature che facilitano enormemente la rotondità di rullata. In fase di spinta l’avampiede si “arrotonda” in modo omogeneo e progressivo, dando buone sensazioni.

FINITURE

  • Tomaia a struttura differenziata, molto ben rifinita, con particolari di rinforzo applicati a caldo.
  • Cuciture esclusivamente nella parte alta in corrispondenza delle asole della chiusura e del collarino.
  • Imbottitura omogenea su tutta la scarpa, con una linguetta piuttosto spessa, integrata molto bene con la calzatura.

CHIUSURA

  • Asole di tipo tradizionale, con occhielli alternati su due diversi livelli per rendere la chiusura precisa e personalizzabile.
  • Linguetta, fissata internamente alla tomaia da una doppia banda di materiale elastico, che non si muove e non dà mai fastidio, anche dopo lunghe percorrenze e uscite superiori all’ora.
La Wave Rider 24
Rispetto ad altri modelli concorrenti nella stessa categoria massimo ammortizzamento, la scampanatura della Wave Rider 24 non è eccessiva nella parte del tallone, ma cade piuttosto dritta rispetto al terreno.

IMPATTO INIZIALE

“I test effettuati su altri modelli di Mizuno mi hanno sempre lasciato piuttosto soddisfatto. Si tratta quasi sempre di scarpe molto comode, adatte a piante non troppo strette e affusolate, in cui è particolarmente curato il sostegno del tallone e l’abitabilità dell’avampiede.

Per abitabilità intendo lo spazio che viene lasciato alle dita per muoversi un po’ più liberamente e non sentire troppe pressioni, soprattutto laterali, della tomaia.

Della Mizuno Wave Rider 24 ho apprezzato davvero molto la grande comodità di calzata della parte anteriore.

Inoltre la buona imbottitura della tomaia della Rider 24 migliora il comfort, ma non fa perdere sensibilità al piede in fase di appoggio.

Piuttosto precisa nel fitting, fascia bene il piede e si dimostra comoda sin dalla prima uscita, non necessitando di adattamenti ulteriori dopo i soliti 30-40 chilometri di utilizzo, o 4-5 uscite.

COMFORT

Decisamente molto confortevole, anche se ho percepito una certa “secchezza” nell’appoggio dell’avampiede. Caratteristica che a me piace molto, ma che può non soddisfare a sufficienza i runner che vogliono sentire il piede particolarmente protetto nel contatto con il suolo.

Io invece amo molto una maggior sensibilità, il cosiddetto “effetto suolo“, che mi dà sensazioni di appoggio più naturali, come in questo caso.

Particolarmente apprezzato il comfort del tallone, “coccolato” dal lavoro del nuovo materiale Mizuno Enerzy, abbinato al più classico Foam Wave dell’intersuola.

TRASPIRABILITA’

La lavorazione della tomaia, con i fori di aerazione sovradimensionati, ottimizzano la traspirazione di questo modello, caratteristica molto apprezzata nella stagione estiva.

La robustezza del mesh la rendono sicuramente molto adatta anche per le temperature autunnali, quindi, calcolando un chilometraggio medio di percorrenza mensile, ci potrete tranquillamente correre fino a Natale!

GRIP

Il disegno della suola e le profonde scanalature nell’avampiede e nel tallone la rendono ottima su ogni tipo di terreno.

Anche su asfalto bagnato si è comportata piuttosto bene, privandomi di quell’effetto saponetta che odio così tanto, garantendomi appoggi sempre sicuri!

Lo spessore della tacchettatura la rendono ideale anche su percorsi on/off e tracciati sterrati non troppo impegnativi.

Non si tratta chiaramente di una scarpa per correre tra le rocce, ma se la portate con voi in montagna per qualche sana corsetta in quota non vi deluderà di certo.

Infatti i tacchetti della suola, in corrispondenza dell’avampiede, disposti trasversalmente rispetto alla direzionalità della punta, ne incrementano il grip soprattutto nei tratti sterrati in discesa o su asfalto bagnato.

STABILITA’

Indubbiamente un modello molto stabile anche se la scampanatura dell’intersuola non è eccessivamente ampia.

Forse, per migliorarne la polivalenza di utilizzo, avrei optato per “scampanare” un po’ di più anche l’intersuola sotto al tallone, che cade invece molto dritta.

Avrei preferito una porzione di suola, nella zona del tallone, un po’ più ampia, rinunciando magari a quei fatidici 290 grammi di peso complessivo, comunque ottimo per un modello massimo ammortizzamento, così ben strutturato e aggiungendo quindi qualche grammo in più di peso finale.

PROTEZIONE

Decisamente una scarpa protettiva, che può essere usata anche dagli over 80 kg! Pur essendo indicata per runner neutri, vi posso assicurare che gli appoggi sono sempre molto sicuri e precisi anche per chi ha qualche problema di leggera pronazione come me.

CAPACITA’ DI AMMORTIZZAZIONE

La buona capacità di ammortizzazione complessiva e l’ottima reattività sono determinate da una raffinata combinazione dei differenti materiali utilizzati per l’intersuola e la suola.

Il Wave Foam, accoppiato all’esoscheletro della piastra Wave e il nuovo inserto Mizuno Enerzy fanno di questo modello un vero cavallo di battaglia nella categoria di calzature massimo ammortizzamento.

Credo che le caratteristiche della nuova Waver Rider 24 faranno contenti gli estimatori del brand nato all’ombra dei ciliegi giapponesi nella lontana Osaka.

CONSIGLIATA PER

Mi sento di dire che la perfetta combinazione della piastra Wave, dell’intersuola Wave foam e del Mizuno Enerzy è sicuramente una strada che darà a Mizuno grosse soddisfazioni future.

Perfetta per chi ama correre anche tutti i giorni, la nuova Mizuno Wave Rider 24 non disdegna le “sparate” a ritmi allegri, anche se si trova più a suo agio su ritmi da 5’30”/k circa.

Ottima per chi cerca una scarpa neutra con buona stabilità e soprattutto grande comfort. Con questa nuova versione, Mizuno rispetta in pieno le parole della presentazione, ovvero garantire un’esperienza di corsa “fluida e dinamica”.

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”