La quindicesima generazione di Specialized Stumpjumper si basa su un design tradizionale del telaio offrendo però grandi possibilità di personalizzazione per la geometria e il diametro ruota, oltre all’inedito ammortizzatore Genie a doppia camera
Specialized Stumpjumper 15 arriva 43 anni dopo l’introduzione del primo e iconico modello hardtail. La Trail Bike di riferimento del marchio statunitense, e forse dell’intero mercato, si basa sulla nuova tecnologia Genie, che dovrebbe rendere la sospensione posteriore ancora più sensibile – 16,3% secondo quanto dichiarato – rispetto alla precedente Stumpjumper Evo, ora non più presente nel listino.
Altre caratteristiche peculiari sono la profonda regolazione della geometria tramite Flip Chip montato sul giunto Horst e le calotte eccentriche della serie sterzo, la curva di compressione personalizzabile per il carro ammortizzato, e la possibilità di scegliere tra un assetto misto Mullet o 29er puro per il diametro ruota.
Il travel alla ruota posteriore è ei 145 mm, la forcella anteriore ha 150 mm di corsa, sei sono le taglie da S1 a S6 secondo l’approccio S-Sizing di Specialized.
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Ammortizzatore geniale
L’ammortizzatore Genie è la principale novità. Si basa sulla tecnologia PSA (Pneumatic Spring Assist) di Specialized. In pratica è costruito attorno due camere d’aria positive separate, ma collegate, per aumentare il volume d’aria complessivo e creare una curva d’affondamento più piatta e lineare per il 70% della sua corsa.
Nell’ultimo 30%, un manicotto in lega leggera, chiamato Genie Band, scorre per chiudere la porta della camera d’aria esterna. In questo modo si riduce il volume complessivo aggiungendo maggiore progressività nel fine corsa, scongiurando così fastidiosi bottom-out.
Al tempo stesso si ottiene una trazione superiore del 57% e una resistenza al fine corsa ridotta del 39% rispetto a un tradizionale ammortizzatore ad aria, sempre secondo Specialized.
Di serie il marcho statunitense fornisce una serie di token specifici per l’ammortizzatore Genie, in modo da personalizzare il volume interno dell’aria nelle due camere.
Specialized Stumpjumper 15: non solo Genie
Oltre alla tecnologia Genie, Specialized ha rivisto la cinematica della sospensione posteriore da 145 mm di travel, trovando un equilibrio tra la precedente versione “tradizionale”e quella Evo in fatto di effetto Anti-Squat. Non manca l’integrazione del sistema Swat 4.0 per riporre ricambi e attrezzi all’interno del tubo obliquo, al di sotto del supporto per la borraccia.
In fatto di geometria, è possibile montare ruote 29er davanti e dietro oppure usare la configurazione mista 29/27,5″, oltre a variare sui parametri principali agendo sul Flip Chip collocato sullo snodo in prossimità dell’asse ruota posteriore e/o sulle calotte eccentriche della serie sterzo.
Si parte dalla configurazione di serie con angolo sterzo di 64,5° (anche 63° e 65,5°), angolo sella di 77°, altezza del movimento centrale di 337 mm (o 330 mm). Altri dati salienti sono il carro lungo 435 mm e il reach di 450 mm in taglia S3.
Versioni e prezzi
Quattro sono gli allestimenti di Specialized Stumpjumper 15 tra cui scegliere, tutte basate su telaio in fibra di carbonio FACT 11m. Si parte da Comp, venduta a 6.500 €, per arrivare a S-Works, con un prezzo di 13.000 €, passando per Expert e Pro, dai rispettivi prezzi di 7.500 e 9.500 euro. Per chi ama il divertimento in discesa e il feeling di sospensioni a molla, è prevista la versione Ohlins Coil, con prezzo di 8.500 euro. Il framset S-Works ha invece venduto a 4.500 euro.
