Canyon entra nel mercato delle bici a pedalata assistita con un solo modello, riproponendo in chiave elettrificata l’ultima evoluzione della storica e apprezzata Spectral da trail riding. Le due bici hanno in comune il nome, perché Spectral:On, al di là del design studiato per ospitare il pacchetto motore e batteria, mostra alcune differenze importanti per quanto riguarda la sospensione posteriore. In ogni caso siamo di fronte a un impressionante lavoro ingegneristico. L’intenzione di Canyon era rendere l’esperienza del biker la più naturale possibile, con un feeling in sella assimilabile a quella della sorella tradizionale in fatto di guida e con la sola differenza dell’assistenza alla pedalata. In sostanza, Spectral:On si propone come una MTB che fornisce un aiuto supplementare quando si tratta di affrontare una salita – scorrevole o tecnica – e nulla di più, evitando così di apparire come una moto elettrica con i pedali. Vediamo se il brand tedesco è riuscito in questo intento.
Il telaio
Balza subito all’occhio il diametro differenziato delle ruote con un anteriore da 29” e un posteriore 650B+ (sulla XS sono entrambi da 27,5” con pneumatici da 2,6”). Perché questo approccio? Per offrire il meglio dai due mondi, sia in salita sia in discesa: un anteriore preciso, bilanciato e stabile; un posteriore giocoso, con maggiore grip e comfort.
Ovviamente a caratterizzare la eMTB Spectral:On troviamo il pacchetto motore e batteria Shimano Steps E8000 da 250 W, che Canyon ha scelto per l’equilibrio nelle performance, per le dimensioni compatte e il peso contenuto. Il sistema è inserito in un telaio in lega leggera, con batteria semi-integrata per offrire un accesso facile e rapido sia in caso di ricarica sia per la sostituzione durante un itinerario particolarmente lungo e impegnativo senza possibilità di accesso alla rete elettrica. Non conta solo questo, infatti gli ingegneri Canyon hanno potuto collocare la batteria in posizione più bassa e centrale all’interno del triangolo anteriore, a tutto vantaggio dell’esperienza nella guida.
La sospensione posteriore (150 mm di travel) differisce da quella della Spectral tradizionale, pur essendo sempre un quadrilatero articolato, in questo caso senza snodo sui foderi bassi. Canyon ha lavorato soprattutto sull’interazione tra assorbimento degli urti e input della pedalata e della frenata. Il risultato è un carro molto sostenuto nella parte centrale della corsa – anti-squat marcato intorno a punto di Sag – per non affondare quando pompa e/o si pedala su sentieri a pendenza ridotti, e con una marcata resistenza finale per evitare quei fine corsa così facili sulle più pesanti eMTB. La sospensione è pensata per rimanere attiva nella prima fase, con un anti-rise ridotto: in sostanza l’azione della frenata non inibisce la lettura del terreno, il che si traduce in comfort e grip superiori.
Particolarmente interessante la possibilità di variare la geometria, agendo sul supporto al telaio dell’ammortizzatore posteriore: è possibile chiudere lo sterzo di 0,8° e alzare il movimento centrale di 11 mm, una soluzione particolarmente gradita in quelle pedalata su terreni vari per tecnicità e pendenza così da avere una bici ancora più equilibrata e meno “spinta” sul versante discesistico. In posizione Low – come la eMTB è proposta – troviamo angoli sterzo e sella da 66,8° e 73,8°, BB Drop da 33 mm, carro super compatto da 430 mm, interasse lungo 1.208 mm e reach da 465 mm in taglia L.
Tra i dettagli meritevoli di attenzione troviamo il morsetto integrato sul tubo verticale, che contribuisce al look pulito della bici oltre a distribuire al meglio le forze sul reggisella telescopico. Non manca un instradamento pulito dei cavi all’interno del telaio, con curve più morbide per un’efficienza superiore oltre a facilitare le operazioni di manutenzione grazie alle guide interne. Troviamo anche un porta borraccia con accesso laterale e un’indispensabile protezione del motore con un profilo asimmetrico dal lato trasmissione, per evitare urti indesiderati sugli ostacoli del terreno quando si osa su terreni particolarmente tecnici ricoperti di rocce e radici.