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Masters Trecime Fix Carbon: il Test

di - 12/01/2022

Paolo Dellavesa in piena azione durante la sua partecipazione alla UTLO31 in cui ha testato i MASTERS TRECIME FIX CARBON

SPECIALE TEST IN GARA del nostro Paolo Dellavesa, che ha voluto mettere a dura prova i bastoni da trail running Masters TRECIME FIX CARBON, durante la UTLO31 a cui ha recentemente partecipato.

Test e fotografie di Paolo Dellavesa

IL BASTONCINO

Il Masters TRECIME FIX CARBON è un bastone ripiegabile a lunghezza fissa, commercializzato in misure che vanno da 100 a 130 cm. È costituito da 4 sezioni davvero sottili, si passa da un diametro di 14 mm della sezione dell’impugnatura ai 12 mm delle restanti; tra loro sono collegate da una corda che può essere tensionata attraverso un sistema di regolazione ad avvitamento.

IL TEST IN GARA: UTLO31

Una splendida giornata di metà ottobre e il lago d’Orta fanno da cornice alla UTLO, l’Ultra Trail del Lago d’Orta, evento diventato con gli anni un appuntamento da segnare in rosso sul calendario di centinaia di runner.

Io partecipo alla 31k, utilizzando proprio come fedeli compagni di avventura i bastoncini TRECIME FIX Carbon, che mi sono stati messi a disposizione dal brand Masters per un vero e proprio test in gara. Si parte da Omegna e, come detto, il “menù del giorno” prevede 31 km e 1.720 m di dislivello positivo. Il tutto suddiviso in due salite, discese velocissime e tratti misti. Insomma, un ottimo banco di prova dove testare performance e praticità di questi bastoni da trail running di cui si sente tanto parlare in giro!

FIRST IMPRESSION

Tolti dalla confezione, si nota la grafica pulita nera e blu, con parti di carbonio a vista, elegante e sportiva.

Mi ha colpito il bilanciamento del bastone, che ha un peso veramente ben distribuito lungo il suo asse. La leggerezza è uno dei suoi punti forti, infatti pesa solo 151 grammi nella versione più corta, unita al fatto che, ripiegato, occupa poco più di 30 cm: davvero comodo da portare durante le mie uscite.

PRIMA METÀ GARA: PIANURA E SALITA

Parto con i bastoni chiusi perché ci aspettano 2 km di asfalto a forte andatura, poco dopo il sentiero si impenna per 5 km in cui copriremo 1.000 m di dislivello positivo, in pratica un vertical… ed è solo l’inizio!

È dunque ora di aprire i bastoni, il sistema è molto intuitivo e comodo, basta tirare la sezione a scomparsa sotto a quella dell’impugnatura per aprirli in una frazione di secondo.

MANOPOLA E LACCETTO

La manopola Falco è confortevole e ha buon grip, il lacciolo risulta molto leggero. Purtroppo quest’ultimo non è regolabile e, complice la manopola non particolarmente lunga, tende a farmi impugnare il bastoncino senza che la mano appoggi perfettamente. Ho parzialmente limitato questa caratteristica facendo un giro intorno alla manopola con il passamano. Nei tratti in forte pendenza positiva, dove sono abituato a togliere la mano dal laccetto e a impugnare il bastone da un po’ più in basso, avrei preferito trovare la manopola più lunga di qualche centimetro. Ho apprezzato l’ottima capacità dell’impugnatura di assorbire il sudore, senza che si creassero ristagni di umidità che spesso fanno perdere grip e causano vesciche alle mani.

FITTING

Trovato il giusto fitting del bastone, questo si comporta egregiamente. È molto bello poter spingere al massimo con le braccia e vedere restituito lo sforzo, con grande reattività e senza eccessiva flessione.

MATERIALI

E’ interessante la ricerca svolta da Masters sui materiali. Infatti la prima sezione è composta da carbonio al 100%. Altre due da CaluTech (cioè un’anima in AluTech 7075 rivestita di carbonio 100%, che apporta maggiore resistenza e flessibilità) e infine una in AluTech 7075. Queste scelte, oltre a migliorare le prestazioni, aumentano la resistenza del bastone. E non mi hanno fatto percepire vibrazioni anche colpendo qualche pietra con il puntale, spesso elementi deboli dei modelli in carbonio.

PUNTALE

Il puntale in tungsteno si è rivelato molto versatile. La salita è iniziata su mulattiera, passando per la terra battuta, prima asciutta, poi bagnata e in cima ghiacciata: il bastone mi ha dato grande sicurezza, non scivolando mai. Unico neo, secondo me, si può palesare sulle superfici molli, la punta ogni tanto tende infatti a entrare nel terreno per alcuni centimetri incastrandosi leggermente; forse una micro “paperella” o rondellina in materiale plastico risolverebbero questo piccolo inconveniente.

SECONDA METÀ DI GARA: DISCESA

Arrivati a quota ai 1.643 m del Monte Croce, sotto lo sguardo vigile del Monte Rosa, inizia la nostra lunga discesa verso la città di Gianni Rodari.

CHIUSURA E INGOMBRO

Nelle discese, anche tecniche come il primo tratto che ci aspetta prima di raggiungere la strada poderale, preferisco sempre ritirare i miei bastoni negli appositi elastici della cintura da running. Questa operazione è resa molto veloce dal sistema Push-Pull adottato da Masters, basta infatti premere il pulsante sotto alla prima sezione per piegarli in pochi secondi. La strada scorre veloce, quasi sempre sotto ai 4’ al km; grazie anche a un’ottima manutenzione dei sentieri ci si può permettere di spingere al massimo senza grossi rischi. Mi sono quasi dimenticato di avere i bastoncini al seguito: 300 grammi sono davvero impercettibili e penso che questo sia un grosso punto a favore, ancor di più per gare di molte ore, quando le energie sono ridotte al lumicino. L’ultimo km mi regala due sorpassi e l’11a posizione finale con il tempo di 3h01:50, un risultato che mi rende davvero felice soprattutto visto l’alto livello medio. Trovo che l’utilizzo corretto dei bastoni mi abbia aiutato ad avere una manciata di forza in più per poter chiudere la gara in crescita.

Masters TRECIME FIX Carbon, CONSIGLIATI PER…

Come detto, i Masters TRECIME FIX Carbon sono da considerare bastoncini top di gamma, con prestazioni eccellenti in termini di reattività, leggerezza e precisione. Ho apprezzato molto alcuni aspetti come il bilanciamento, l’ottima tenuta del puntale e la non eccessiva flessibilità. Trovo che per poter sfruttare al massimo queste caratteristiche sia importante avere già un po’ di esperienza nell’utilizzo dei bastoncini; li consiglierei a un utente che ricerca performance ai vertici della categoria, per distanze anche lunghe, grazie alle dimensioni ridotte e all’affidabilità nel tempo. Per chi è meno esigente o magari si trova di fronte al primo acquisto, ma vuole comunque un ottimo prodotto, suggerirei la versione del TRECIME in alluminio, dalle prestazioni simili ma che perdona qualche appoggio sbagliato.

Chi è MASTERS

“Life in action”, è questo il motto che presenta la filosofia Masters, azienda di Bassano del Grappa che da oltre 40 anni sviluppa bastoni da sci e trekking, ponendola ben presto ai vertici del settore grazie alla qualità del prodotto Made in Italy. Questo modello è una delle punte di diamante nel ramo Trail running di Masters, dedicato ad atleti che ricercano la performance assoluta

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”