Questa capace all-mountain, usata nelle gare enduro dal team GT Factory Racing, si basa su un telaio con triangolo anteriore in carbonio monoscocca e carro posteriore in lega leggera, capace di 150 mm di travel grazie alla rinnovata sospensione LTS. Questa si basa su un design a quattro bracci con un ammortizzatore di tipo Trunnion vincolato in alto a un link in alluminio e in basso a un cosiddetto flip-chip che permette di impostare due diversi setup della geometria.
Un altro tratto caratteristico del triangolo anteriore in fibra di carbonio è l’incavo nella parte superiore del tubo obliquo, chiamato Groove Tube, che permette un elegante e funzionale passaggio esterno dei cavi in posizione protetta, a tutto vantaggio anche della facilità nella manutenzione ordinaria e straordinaria. Un ulteriore punto a favore è la possibilità di montare il porta borraccia in posizione più bassa e protetta all’interno del triangolo anteriore.
Le sospensioni
L’allestimento top di gamma Force Carbon Pro sfrutta sospensioni Fox di classe Factory, con una forcella Float 36 da 160 mm. dotata di idraulica FIT4. All’anteriore troviamo un supporto adeguato alle richieste del biker, anche se per un impiego enduro racing la versione RC2 è più indicata, soprattutto per le possibilità di tuning più preciso nella compressione e nel ritorno (alte e basse velocità per entrambi). Al posteriore invece non manca nulla, con un ammortizzatore Fox Float DPX2 Factory che serve alla perfezione la sospensione LTS da 150 mm, anche sui trail più sfidanti.
La messa a punto operata dai tecnici GT Bicycles vede una curva di progressione ben sostenuta, anche e soprattutto in quella fase centrale altrimenti critica per molte bici di questa classe, permettendo di sfruttare con efficacia l’intero travel senza dannosi fine corsa e godendo di una piacevole sensibilità iniziale, a tutto vantaggio della massima trazione in ogni condizione.
Allestimento
La trasmissione è di classe SRAM Eagle 12v, con cambio posteriore X01 e comando GX, mentre la cassetta 10-50d è XG-1295 (di classe X01). Le pedivelle Truvativ Descendant 7K con corona singola direct mount da 32 denti sono invece in standard DUB, la più recente interfaccia con il movimento centrale sviluppata da SRAM. Avremmo preferito trovare una lunghezza di 170 mm che, per il movimento centrale alto 339 mm con il setup Low (altrimenti 345,3 mm per High), avrebbe minimizzato il rischio di impatti dei pedali con gli ostacoli del terreno.
Di qualità il cockpit Race Face Aeffect in standard 35 mm, con attacco da 40 mm giustamente accoppiato a una piega low rise (20 mm) larga 780 mm, peccato solo per le manopole GT Statement2 Double Lock-On molto sottili: piaceranno sicuramente a chi cerca la massima sensibilità nella presa e a chi ha mani piccoli, meno a chi invece ha mani grandi con dita lunghe.
Altri elementi chiave dell’allestimento sono il reggisella KS LEV Ci in carbonio con comando sinistro SouthPaw e 150 mm di abbassamento (per la nostra taglia L, altrimenti 100 mm per la S e 125 mm per la M), la sella Fabric Scoop Shallow Sport, le ruote con mozzi All Terra con mozzi Stan’s NoTubes Flow MK3 tubeless ready su cui sono montate gomme Schwalbe Magic Mary Performance 2,35″ montate tubeless. Peccato per la mescola Addix “base”, troppo dura per una bici di questo calibro, perdendo grip su radici e rocce umide soprattutto all’anteriore. Altri dettagli facilmente migliorabili sono il collarino a sgancio rapido, praticamente inutile con un telescopico, e l’assenza di un batticatena sul fodero basso destro.
Accanto alla Force Carbon Pro in test (5.499 €) troviamo Force Carbon Expert e Force AL Elite, la seconda con telaio in alluminio, vendute ai rispettivi prezzi di 4.199 e 2.999 €.
On The Trail
Da una parte abbiamo un telaio molto capace, dall’altro un allestimento con molte luci e qualche ombra. La sospensione anteriore necessita di essere gonfiata leggermente più del necessario per offrire un supporto adeguato a quella guida aggressiva suggerita dalle performance del carro posteriore LTS. La geometria regala tanta confidenza ovunque, a patto di trovare l’altezza giusta del cockpit collocando opportunamente gli spessori sopra/sotto lo stem: il tubo sterzo è infatti relativamente corto su tutte le misure (118 mm per la nostra taglia L).
Chi non riesce a trovare il setup ideale può optare per una piega dal rise più alto. In ogni caso, una volta che si cuce perfettamente la Force Carbon Pro su di sé, si montano pneumatici più performanti e si proteggono adeguatamente i foderi del carro dal lato trasmissione, le sensazioni trasmesse sono davvero positive: si può far correre la bici a tutta, dai sentieri flow a quelli più tecnici e ripidi, il reale terreno di caccia di questa capace all-mountain con ambizioni enduro
In sintesi
La più recente interpretazioni della GT Force Carbon Pro vanta una buona geometria e un’efficace sospensione posteriore, non sostenuti in tutto e per tutto dal montaggio. Basta poco per divertirsi ovunque, come una coppia di pneumatici dalla mescola più morbida. Altre piccole modifiche riguardano gusti personali, come manopole più grosse e una piega con maggiore rise. Di maggiore impatto invece la lunghezza delle pedivelle (da 175 a 170 mm), in particolare se pensiamo questa moderna e performance all-mountain impegnata in ambito enduro agonistico, dove può sicuramente dire la sua come dimostrano i risultati del team GT Factory Racing in campo internazionale.
Pro
Sospensione LTS capace; geometria bilanciata
Contro
Qualche pecca nell’allestimento
Info: GT Bicycles
[foto: Jake Hamm/GT Bicycles]