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Thermore: dalle montagne agli oceani

di - 31/05/2023

thermore

Tutti gli ecosistemi terrestri sono connessi: per questo i prodotti Thermore, nati per le montagne, possono avere un impatto positivo sui nostri oceani. Il brand, leader globale
nel settore delle imbottiture termiche per abbigliamento, da anni sta contribuendo a salvaguardare gli oceani non utilizzando microfibre.

Questi materiali sono inquinanti per fiumi e oceani, oltre ad entrare nella catena alimentare e contaminare il nostro cibo. I rifiuti plastici abbandonati nei pressi delle coste
sono considerati Ocean Bound Plastics (OBP) potenzialmente pericolosi per l’ecosistema
marino in quanto generano, in totale, l’80% dei residui inquinanti presenti nelle acque. Quest’anno, Thermore presenta la prima imbottitura termica realizzata al 100% da
materie prime ricavate proprio da Ocean Bound Plastics (bottiglie PET). Non a caso, la nuova imbottitura si chiama Ecodown Fibers Ocean.

Si tratta di un prodotto in fibra libera morbido e durevole. La sua struttura a forma multipla permette di evitare la problematica relativa al clumping, come avviene per tutti i prodotti della famiglia Ecodown Fibers.

Ecodown Fibers Ocean è Ocean Cycle-certified ed è prodotta presso lo stabilimento all’avanguardia Thermore di Hong Kong.

L’impegno di Thermore

Thermore è stata la prima azienda a proporre un isolamento termico sostenibile negli anni ’80 e adesso si focalizza sull’innovazione eco-sostenibile utilizzando soprattutto fibre di poliestere ricavate da bottiglie in PET.

Per aumentare il suo impegno per la sostenibilità in tutti i prodotti, Thermore ha incrementato la percentuale di queste fibre riciclate. Infatti anche il prodotto più venduto dell’azienda, Thermore Classic, imbottitura termica in rotolo ultra versatile, è realizzato con il 75% di fibre riciclate.