Gram, la “cattiva” della casa di Alba, arriva finalmente sul mercato e stupisce per design, geometrie e scelte tecniche, promettendo divertimento e prestazioni in puro stile Thok E-Bikes
La “cattiva” del marchio di Alba – gram ha per l’appunto questo significato in dialetto piemontese – amplia la gamma di Thok E-Bikes, aggiungendosi alle serie Mig per il Trail Riding, TK01 per l’Enduro, e al modello HT per l’utilizzo misto City-Trekking.
La Gram è a suo agio nelle discese più sfidanti e sulle ascese più ostiche. È una e-bike adatta a scalare rampe che non si potrebbero affrontare a pedali e offre massimo divertimento anche quando la pendenza è negativa.
Questo nuovo modello nasce dopo due anni di progettazione, prototipazione e innumerevoli test condotti sugli sfidanti tracciati di Finale Ligure, dove il team di lavoro guidato dall’amministratore delegato Stefano Migliorini è di casa.
Una e-bike “cattiva”
“Gram” indica risolutezza di carattere, quella rabbia sana che spinge a ottenere un risultato, a raggiungere un obiettivo. Così è la nuova eMTB: non importa quanto siano ripide le discese o impervie le salite, è una bici che promette di affrontare ogni sentiero con decisione.
Design
Il design è firmato, come per tutte le altre bici di Thok E-Bikes, dalla D-Perf di Aldo Drudi. Vincitore di innumerevoli premi, disegnatore dei famosi caschi di noti piloti di motoGP, Drudi ha reso la Gram una rappresentante iconica del raffinato Italian Style.
Il telaio nasce da zero: le sue forme, le scolpiture, ogni minimo dettaglio, riportano a un modello unico di proprietà Thok, concepito attorno al motore Shimano EP8 e disegnato per rispondere ai requisiti cari alla casa d’Alba. In primis la performance della bici, ma anche e soprattutto del biker che la sceglie.
Full Carbon
La nuova Gram è basata su un telaio full carbon. L’uso della fibra di carbonio ha consentito a Thok di realizzare angoli, linee e forme differenti, e geometrie al passo con i tempi.
La disposizione degli strati è stata realizzata grazie all’analisi degli elementi finiti (FEM, Finite Element Analysis) che ha consentito di individuare i punti di maggior sollecitazione e quelli che potevano essere alleggeriti perché meno critici.
Sono stati dunque scelti diversi tipi di tessuti e intrecci; sulle zone più sollecitate Thok ha optato per la fibra di carbonio UD (unidirezionale). L’unidirezionalità delle fibre, opportunamente disposte, aumenta la resistenza meccanica.
Il telaio è composto sia da fibre di carbonio ad “alta resistenza”, che lo rendono più resistente e meno rigido ove serve, che da fibre di carbonio ad “alto modulo”, per migliorare la rigidezza e la risposta alle flessioni, soprattutto laterali.
Le simulazioni FEM che hanno portato al lay-up (stratificazione) del telaio sono state poi messe alla prova su diversi prototipi, testati sulle montagne dove Thok E-Bikes ha battezzato tutti i suoi modelli.
Il risultato? Angoli, curve e punti di giunzione sono rinforzati per assicurare massima resistenza ma anche flessibilità; zona motore, tubo sterzo e carro posteriore sono invece caratterizzati da estrema rigidezza.
Tutti i cavi sono stati integrati nel telaio dentro guaine affogate nella fibra di carbonio mentre i cuscinetti sono posizionati a diretto contatto col carbonio, senza boccole in alluminio. Un dettaglio che assicura incremento di rigidità, risolve i problemi di attrito e usura e dona al mezzo purezza estetica.
Geometria progressiva
Gli angoli sono decisivi nella progettazione di un telaio. Variazioni di pochi gradi modificano pedalata e posizione in sella, trazione e precisione di guida, sicurezza e comfort.
Il tubo sella della Gram è stato verticalizzato con angolo da 78° per assicurare massima efficienza di pedalata e grande trazione in salita. Il peso del biker è caricato in avanti e controbilancia la tendenza della bici di alleggerire l’avantreno quando la forza sui pedali è massimo è la pendenza del sentiero si alza.
L’angolo sterzo è aperto (64°) per scavalcare gli ostacoli senza impuntarsi; grazie al Viper Head Plus, l’innovativa zona dello sterzo a forma di “testa di vipera” che Thok aveva già introdotto nella serie TK01, con incavo di accoglienza per la serie sterzo ribassata.
Queste le altre quote fondamentali: reach da 443 a 495 mm (da S a XL); stack da 617 a 656 mm; carro lungo 450 mm; BB Drop di 9,4 mm (altezza BB di 361 mm); interasse da 1.235 a 1.300 mm. Le quattro misure disponibili coprono altezze da 154 a oltre 184 cm.
Soluzioni innovative
Nella parte posteriore del telaio Gram saltano subito all’occhio i foderi bassi del carro full carbon con disegno asimmetrico e passaggio cavi integrato. Il forcellino del cambio è universale UDH, compatibile con tutti i sistemi di trasmissione in commercio.
Sopra al movimento centrale risaltano le “T-Ribs”, sempre realizzate in fibra di carbonio: forniscono sostegno, dissipando la pressione prodotta dall’utilizzo, rendendo la pedalata più efficace, e migliorando la rigidità laterale del telaio.
Il nuovo sistema di leveraggio TPS-2, anch’esso progettato in Thok, aumenta la progressività: la ruota posteriore assorbe facilmente gli ostacoli in discesa e offre eccellente trazione in salita. La curva di compressione è stata adattata al carattere Enduro di Gram.
ll downtube è caratterizzato da carbonio a spessore differenziato, la sua sezione con forma a “C” contribuisce a disperdere le tensioni durante l’utilizzo su terreni accidentati. È stato estremamente verticalizzato, con l’obiettivo di abbassare il baricentro e favorire ulteriormente la pedalata in salita.
Il Big Eye del T-Front System diminuisce le sollecitazioni nell’area della zona sterzo durante l’utilizzo sui tracciati più sconnessi. Rigidità e precisione di guida sono sempre garantite grazie anche al tubo sterzo conificato 1,8.
Da notare, infine, il T-stopper, il bloccasterzo che impedisce il danneggiamento del telaio in carbonio e lo strappo dei cavi in caso di extra rotazione del manubrio.
Specifiche
La bicicletta è progettata intorno all’affidabile sistema chiuso Shimano con motore EP8, ed è dotata di batteria integrata da 630 Wh facilmente estraibile che permette la comoda ricarica separata dalla bici. L’assistenza offre due settaggi: Long e Fast Ride con possibilità di ulteriore personalizzazione dei parametri.
La bicicletta è disponibile in due versioni: Gram e Gram RC. La prima ha colorazione rosso-grigio, la seconda grigio-nero.
L’allestimento della Gram prevede sospensioni Fox (forcella Rhythm Grip da 170 mm, ammo DPS EVOL LV 3-Pos), freni SRAM DB8 a quattro pistoni con dischi da 200 mm, trasmissione SRAM NX/SX Eagle a 12 rapporti, ruote Thok Drift, e pneumatici Maxxis Assegai 3C Exo+ TR in assetto Mullet (29er anteriore e 27,5″ posteriore).
Sulla Gram RC l’escursione della forcella Fox sale a 180 mm, in versione 38 Float Factory Grip2, mentre l’ammortizzatore posteriore è Float X2 Factory 2-Pos sempre di casa Fox. Il manubrio è Renthal Flatbar rise 800×20 mm in carbonio, le ruote sono Crank Brothers Synthesis Alloy. Il cambio è GX AXS Eagle elettronico wireless e i freni sono Shimano Deore XT M8120 a quattro pistoni con rotori da 203 mm. Anche qui le gomme sono Maxxis Assegai 3C Exo+ TR, sempre in configurazione 29” all’anteriore e 27,5” al posteriore.
Pronta consegna
Thok Gram è già disponibile, nelle taglie S, M, L ed XL, ai seguenti prezzi al pubblico in area euro:
- Gram, 7.490 € IVA compresa
- GRAM RC, 9.900 € IVA compresa
I prezzi sono comprensivi di spese di spedizione e di Gram Box, una valigetta di accessori contenente pompa sospensioni, multi-tool, portachiavi con forcellino UDH, borraccia e portaborraccia, tazza in alluminio laserata e kit di adesivi.
La bici può essere acquistata indifferentemente online su www.thokebikes.com o presso i rivenditori autorizzati (qui la lista dei Thok Point).
Thok Gram RC: il test in breve
Abbiamo partecipato alla giornata di test in anteprima organizzata dal team di Thok E-Bikes a Finale Ligure, a dicembre dell’anno scorso. Finalmente vi possiamo parlare di come è fatta e come va la nuova eMTB da Enduro basata su telaio in fibra di carbonio.
A livello estetico, le impressioni sono molto positive. Il framese è solido, con linee massicce esaltate dagli angoli vivi e dalle evidenti zone di scarico nel nodo sterzo e nell’area immediamente superiore alla zona motore.
I designer piemontesi hanno sfruttato gli accorgimenti a loro disposizione per ottenere tutte quelle robustezza e rigidità che servono per spingere al limite questa Gram, con un occhio di riguardo all’impatto visivo.
Anche la scelta delle colorazioni e delle grafiche è riuscita, in particolare quella della Gram RC che abbiamo provato sui trail del Finalese: ha quel tocco di eleganza in più che non guasta mai.
A differenza degli ultimi trend, la batteria non è collocata il più in basso possibile, ma appena al di sopra del motore Shimano EP8. Inoltre la capacità è di “soli” 630 Wh, scelta in controtenenza in un modo che va sempre di più verso valori elevati.
Una scelta che comprendiamo, preferendo un peso leggermente più contenuto e la guida di conseguenza un po’ più dinamica che questa scelta regala, fermo restando un’autonomia inferiore, che può creare ansia da percorrenza nel biker.
Peccato solo per le geometrie non proporzionali, con piantone sella e lunghezza dei foderi bassi dagli identici valori sulle quattro taglie disponibili. Reach e Stack crescono invece a braccetto – rispettivi incrementi di circa l’11 e il 10% da S a XL – agevolando la messa in sella del biker, con valori relativamente contenuti per entrambi.
L’allestimento Gram RC provato offre tutto quello che serve al biker, con qualche limite. Gli pneumatici sono infatti “solo” Exo+ per carcassa, una scelta già penalizzante per confidenza e sicurezza su una Enduro “acustica” dal peso di molti inferiore a questa eMTB.
Sicuramente meglio una soluzione DD per rimanere in casa Maxxis, così da non farsi problemi quando si apre il gas sui trail tecnici e scavati, sia in salita sia in discesa. L’aggravio di peso è ampiamente compensato dall’alzarsi dell’asticella per prestazioni e possibilità.
Analizzando le specifiche della sorella minore Gram, l’ammortizzatore Fox Float DPS è purtroppo sottodimensionato per l’indole di questa eMTB, così come la forcella 36 Rhythm è alquanto “basica” per idraulica e di conseguenza prestazioni.
Nel riding, si nota il grande lavoro svolto dal team di progettazione e sviluppo, con un ruolo importante svolto dall’ingegnere Luca Burzio che risiede proprio a Borgio Verezzi, al centro di una delle riding area più note e storiche di Finale Outdoor Region.
Stefano Migliorini, a capo di Thok E-Bikes, è riuscito a unire la giocosità e la facilità nella guida dello storico modello Mig con la stabilità e la sicurezza infuse dalla più capace TK01.
Questa Gram è una piattaforma super solida, capace di grandi cose soprattutto in discesa, con ottime sensazioni trasmesse anche quando si devono affrontare rampe sfidanti per pendenza e fondo in salita.
Noi l’abbiamo provata in zona Caprazoppa, tra Borgio Verezzi e Finale Ligure, un’area dai contenuti tecnici elevati. Ci mancano le sensazioni sui sterrate e sentieri più tranquilli, terreno di gioco meno indicato per un mezzo dimensionato per sfide ben più importanti, ma dove siamo sicuri che questa Gram non sfiguri, riprendendo per l’appunto parte del DNA della sorella minore Mig.
Nella sua riserva di caccia preferita, costellata di grandi prede, la nuova Thok Gram, sia nell’allestimento base sia in quello più capace RC, promette grandi soddisfazioni. Non si tira mai indietro, con un feeling immediato e prestazioni consistenti, sulle tracce più lente e tortuose ma anche e soprattutto su quelle più veloci e scavate.
Il giusto bilanciamento dei pesi e il corretto posizionamento del biker in sella agevolano anche l’approccio e il superamento delle sezioni sfidanti in salita, che nel Finalese abbondano. L’unico limite, che non dipende strettamente da Thok, è il motore Shimano EP8 che manca di grinta quando il gioco si fa realmente duro, obbligando il biker a metterci del suo.
Il doppio profilo pre-impostato per il motore agevola il biker nella scelta dello stile di pedalata e guida, anche se la batteria da 630 Wh penalizza leggermente la capacità della bici nel gestire i tour più lunghi e dei dislivelli realmente importanti.
Ma questa è in fondo una eMTB più da massime prestazioni che da massima autonomia, con il divertimento sempre al centro della scena.
[foto: Thok E-Bikes, Cristiano Guarco]
