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Tre amiche e lo sci freeride a Chamonix

di - 20/02/2024

freeride chamonix aurelie gonin

Testo di: Aurelie Morrison Gonin

Alcuni dicono che l’amicizia vada di pari passo con l’ammirazione e quando guardo le mie amiche Liv Sansoz e Giulia Monego, trovo cha abbiano classe. Queste donne in alta montagna hanno la grazia e l’agilità di chi si trova nel proprio elemento, l’umiltà di chi rispetta quell’ambiente ed un’energia molto positiva. Entrambe hanno un background agonistico e hanno raggiunto un livello d’élite negli sport di montagna.

Liv, originaria del massiccio francese Tarentaise, è una campionessa del mondo di arrampicata su roccia, che dopo i podi si è rivolta a terreni più selvaggi, scalando alcune vette davvero toste (tra cui gli 82 “quattromila” delle Alpi).

Giulia, cresciuta sciando nelle Dolomiti italiane, ha vinto l’Xtreme Verbier nel 2006 prima di sciare molte prime linee attraverso spedizioni in ogni continente.

Oggi sono sciatrici professioniste e guide alpine IFMGA e vivono a Chamonix, ai piedi del massiccio del Monte Bianco, il loro parco giochi. Su questo terreno si mescolano sci, alpinismo, arrampicata su roccia, ghiaccio e parapendio.

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Foto: Aurelie Gonin

Ci sono condizioni freeride a Chamonix, andiamo?

Alcuni giorni Liv e Giulia mi chiamano e dicono: “È una giornata di powder, andiamo a scattare”. Altri, sono io che le imploro per un’avventura. Altri ancora mi portano sulle loro linee preferite (ma moderate!), dove condividiamo emozioni, sorrisi e spesso anche fotografie. Come fotografa, il piacere di unire paesaggi meravigliosi, grandi atleti e una luce straordinaria in un unico fotogramma è pari a quello di godersi una curva sulla neve fresca.

Quando vivi a Chamonix, l’accesso alle montagne è facile. Sei ai piedi delle vette più alte delle Alpi, dove i ghiacciai ti permettono di sciare da ottobre o novembre fino a maggio o giugno, a seconda della stagione. Quasi tutti i giorni puoi servirti di uno degli impianti di risalita per guadagnare quota (fino a 9.000 piedi di dislivello con la funivia dell’Aiguille du Midi) e sciare da lì fino a un punto dove aggancerai le pelli e gli scarponi per accedere a un’area più remota. In alcuni punti dovrai anche scalare un po’ o scendere in corda doppia per entrare in un couloir. Ma ne vale la pena quando la ricompensa è una lunghissima linea in un paesaggio mozzafiato, fatto di cime, bastioni di roccia e seracchi.

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Foto: Aurelie Gonin
Aurelie Morrison Gonin

Le Alpi sono costellate di numerosi rifugi, da quelli con un letto solo a quelli che ne hanno diverse decine, dove un custode prepara i pasti e organizza le camerate. Dormire in uno di questi è un ottimo modo per accedere alle alte vette, poiché ti consente di iniziare la tua ascesa molto più vicino a queste ultime.

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Foto: Aurelie Gonin

La mecca del freeride, per provare lo scarpone GEA

L’ultimo giorno di maggio abbiamo incontrato la sciatrice svizzera Ella Alpiger per fotografare i nuovi scarponi SCARPA Gea. Abbiamo passato la notte tutte e quattro al rifugio Cosmique, sopra quel famoso couloir, per sciare dall’alba al tramonto. Avvicinandosi al solstizio d’estate, le notti sono brevi, ma la crew era motivata a sfruttare al massimo la bellissima luce che colpisce dal basso. Guidata dal suo amore per la neve, Giulia è riuscita anche a trovare un po’ di neve fresca, frutto di una tempesta, per godersi le ultime curve della stagione.

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Foto: Aurelie Gonin
Aurelie Morrison Gonin
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Foto: Aurelie Gonin

Apprezzo la possibilità di avere guide del genere ad accompagnarmi nelle mie avventure in montagna e sciatrici così brave davanti alla mia macchina fotografica.

Diplomato in Arti Grafiche, Laureato in Architettura con specializzazione in Design al Politecnico di Milano, un Master in Digital Marketing. Giornalista dal 2005 è direttore di 4Actionmedia dal 2015. Grande appassionato di sport e attività Outdoor, ha all'attivo alcune discese di sci ripido (50°) sul Monte Bianco e Monte Rosa, mezze maratone, alcune vie di alpinismo sulle alpi e surf in Indonesia.