La gamma 2017 di Trek è forse quella della maturità, con un’offerta ampia e ben strutturata che soddisfa ogni biker. Uno dei segni distintivi di questo rinnovamento è l’aggressività, soprattutto in fatto di geometrie, senza però perdere l’identità del marchio, fatto di alti contenuti tecnologici e performance altrettanto elevate sul campo. La serie Remedy è forse quella che è progredita meglio, apparendo a una prima occhiata come un’evoluzione della Slash 2016: ruote sempre da 27,5” ma con 10 mm di travel in meno al posteriore. Infatti l’enduro di casa Trek quest’anno passa alle ruote 29er con un telaio, sempre in fibra di carbonio, ancora più massiccio e aggressivo nelle forme e nella geometria.
La domanda è sorta spontanea: con “soli” 150 mm di travel la Remedy 2017 riuscirà a regalare le stesse sensazioni e prestazioni in discesa? Ebbene sì, con estremo gaudio!
Noi abbiamo provato il meglio in casa Trek per l’all-mountain, in altre parole l’allestimento Remedy 9.9 Race Shop Limited che permette di esprimere tutte le sue potenzialità. Così è diventato più facile capire come un telaio più rigido – anche grazie allo standard Boost – con un ammortizzatore di volume superiore e con taratura specifica compensano quella piccola differenza in fatto di escursione alla ruota posteriore. Nel complesso è una bici molto agile e vivace sui trail, in ogni caso molto equilibrata non perdendo la rotta nelle situazioni più ostiche dove vengono fuori la rigidità eccelsa e le performance elevate di telaio e sospensioni.
In sostanza, il biker riesce a tenere il gas sempre aperto sia quando la pendenza è moderata e il fondo è compatto – in sostanza sui trail all’insegna del flow – sia quando la roccia e le radici diventano le padrone assolute di trail molto più verticali. Senza dimenticare le grandi doti di arrampicatrice… Stiamo parlando di eccellenza pura, ma chi ha un budget più contenuto può valutare sia la versione Remedy 9.8, sempre con telaio in fibra di carbonio OCLV Mountain, sia il top della serie in alluminio Remedy 9, che permettono di apprezzare il grande lavoro fatto da Trek su telaio e sospensioni.
Posizione in sella
Il nostro consiglio è di provare la bici prima di acquistarla, perché siamo di fronte a una taglia Large (19,5” per Trek) relativamente compatta. Sebbene le quote di Reach e Stack siano perfette per la guida in discesa, ci si sente un filo “compressi” quando si deve pedalare. In ogni caso gli appoggi sono ben congegnati e, complice la forcella abbassabile, si sale bene in ogni situazione.
Queste le misure del telaio:
- Taglia 19,5”
- Orizzontale 613 mm
- Piantone 470 mm
Fodero basso 433 mm - Mov. centrale 346/336 mm
- Angolo sterzo 66,5°/66°
- Angolo sella 74,1°
- Reach 459 mm
- Stack 596 mm
Assemblaggio
In un top di gamma ci aspettiamo una componentistica all’altezza… e così è stato. Ovviamente la parte del leone la fa la trasmissione SRAM X01 Eagle 1x12v, senza trascurare le sospensioni Rock Shox di ultimissima generazione, i freni Guide Ultimate e la componentistica di casa Bontrager – marchio della famiglia Trek – in cui spiccano le ruote con cerchi tubeless ready a largo profilo (30 mm) con mozzi Boost e il reggisella telescopico da 125 mm di travel. Tutto lavora all’unisono per la totale soddisfazione dell’utilizzatore.
In salita
La taglia è relativamente compatta, in ogni caso tutto lascia pensare che in una situazione ideale questa Remedy 9.9 Race Shop Limited sia una vera e propria arrampicatrice: range di rapporti ampissimo anche per le ascese più ripide, taratura ottimale dell’ammortizzatore posteriore, sospensione stabile intorno al punto di Sag e con grande sensibilità iniziale (grazie al design Full Floater), forcella abbassabile. La trazione è sempre elevata, in ogni condizione, con la posizione intermedia dell’ammortizzatore che permette di apprezzare la capacità di leggere il terreno, senza sprecare la forza impressa sui pedali.
In discesa
Complice anche il sistema Mino Link – un chip che cambia l’infulcro dei foderi alti sul link della sospensione – possiamo variare lo sterzo di mezzo grado e l’altezza del movimento centrale di 10 mm. In posizione High – 66,5° e 346 mm – si gode nella maggior parte delle situazioni, sino a pendenze moderate e fondi mediamente tecnici. Passando a Low – 66° e 336 mm – questa Remedy diventa una belva sul tecnico, spingendo il rider a osare sempre di più. Tutto concorre al raggiungimento di questa sorprendente confidenza ed efficacia nella guida: telaio rigidissimo, forcella da 160 mm di travel, appoggi ben congegnati (attacco e piega in standard oversize da 35 mm), ruote solide con gomme tubeless di larga sezione dall’ottimo grip. Anche in questo caso si apprezza il grande lavoro svolto da Trek e Rock Shox nella taratura dell’ammo, perfettamente inserito all’interno della sospensione posteriore.
Stabilità
Il meglio si ottiene con il setup Low per la geometria, grazie a un movimento centrale rasoterra e uno sterzo leggermente più aperto. Anche un interasse relativamente lungo – 1.200 mm per la taglia 19,5” – concorre a un risultato soddisfacente, con la bici che corre sicura e spedita quando il gioco si fa duro. Non ci resta che rimarcare ancora una volta la grande qualità dello “scheletro” – telaio, ruote, forcella – della Remedy 9.9 Race Shop Limited.
Campo di utilizzo
Non è semplice inquadrare questa bici, perché pur essendo una all-mountain dura e pura, molto divertente e appagante da usare, gode di un insieme rigido ed efficace di telaio e sospensioni che amplia il range di utilizzo verso l’enduro. Ovviamente per competere con una reale soddisfazione servirebbero alcuni accorgimenti, come un ammortizzatore con serbatoio separato per gestire al meglio gli stress superiori della disciplina, in ogni caso questa Remedy 9.9 Race Shop Limited appare proprio come una fuoriserie che non vuole farsi mancare nulla.
Pregi
Taratura sospensione posteriore, dettagli curatissimi, guida intuitiva e precisissima, polivalenza eccelsa.
Cosa migliorare
Nulla da rilevare se non il prezzo elevato ma ampiamente giustificato.
Abbigliamento camicia e shorts Alpinestars, guanti Giro Ambient2
Casco/occhiali Giro Montaro MIPS, Ethen ZeroCinque Dirt
Scarpe Shimano ME7
[test originariamente pubblicato sul numero di Febbraio 2017, disponibile nella nostra edicola digitale]