Pubblicità

Ulysses Honi, il test

di - 13/05/2024

Ulysses Honi

Marca e modello calzatura

Ulysses Honi, una calzatura che abbiamo richiesto espressamente al brand italiano emergente, incuriositi dal suo utilizzo urban e/o attività indoor, ovvero una scarpa adatta sia per la corsa facile, che per attività in palestra con pesi, senza per questo non essere adatta per svolgere sedute di potenziamento con pesi, quali affondi, squat e altre diavolerie per diventare più forti muscolarmente e diventare sempre più veloci e performanti. A noi la Honi è piaciuta, vi spieghiamo pro e contro di questa scarpa.

A cura di Daniele Milano | foto: Giovanni Milano con realme 11 Pro+

Categoria: Attività indoor/palestra
Peso: 290 grammi (US 9,5 uomo)
Drop: 6 millimetri

La parola all’azienda


HONI è stata progettata per soddisfare le esigenze dell’uso urbano e dell’allenamento indoor su tipiche superfici gommate. La morbida tomaia in maglia elasticizzata, abbinata alla sua forma anatomica di volume medio, favorisce la circolazione sanguigna anche durante le sessioni più lunghe e può essere utilizzata anche come scarpa da recupero.


Design & Finiture


La versione giunta in redazione, total white con lacci neri, è molto piacevole. L’intersuola, decisamente sovradimensionata e strutturata, caratterizza questo modello, senza appesantire in modo eccessivo la linea, che rimane piuttosto pulita. Tomaia a struttura differenziata con trama del tesetuo knit più larga sull’avampiede per garantire una buona traspirabilità anche nelle attività indoor. Big logo Ulysses sul fianco esterno applicato a caldo.

Chiusura e alloggiamento


Tomaia decisamente strutturata, avvolge molto bene il piede e rende la Honi un’ottima alleta non solo per le attività di corsa, ma anche per quelle in palestra con uso di pesi. Linguetta leggermente imbottita, per avere maggior comfort, senza dare fastidio. Allacciatura tradizionale con 5 asole in linea più 1 supplementare per migliorare la chiusura del piede.

Asole che mi hanno entusiasmato in quanto sono autobloccanti e, una volta tirato correttamente, impediscono al laccio di smollarsi, anche dopo diversi chilometri. Collarino rinforzato, con imbottitura interna che limita i movimenti del tallone e rende la calzata confortevole.

Comfort


Quando si calza per la prima volta, la Honi trasmette tutta la propria struttura. Una scarpa molto solida, studiata appositamente per mettere l’utente a proprio agio non solo nelle uscite di corsa o tapis roulant, ma molto apprezzata anche in tutto ciò che prevede un’attività di potenziamento in palestra.

Rullata


Rocker classico a barchetta, con puntale molto arrotondato che facilità la rullata, senza per questo perdere in stabilità. Anche la zona del tallone è piuttosto rialzata, proprio per agevolare ingressi di tallone e favorirre la rotondità del movimento. Onestamente l’ho trovata però un po’ vuota al centro, il che fa perdere un po’ di feeling con il movimento rotondo della rullata del piede, soprattutto alle basse velocità, mentre correndo ad un passo più sostenuto c on ingresso di mesopiede è molto piaù piacevole. Per quanto non sia un grande amante delle scarpe troppo strutturate, come in questo caso la Honi, mi è piaciuto molto l’ttimo conteniumero e supporto del piede, che indirizza molto bene la rullata, soprattuto per soggetti con appoggi non troppo corretti. Per questa ragione, pur non essendo una calzatura anti pronazione, la suggersico tranquillamente a chi ha leggeri problemi di pronazione eccessiva.

Traspirabilità


Inizialmente lo spessore del knit, soprattutto per attività indoor, mi ha un po’ spaventato. Trama troppo fitta, ma necessaria per dare struttura alla scarpa, con conseguente respirazione scarsa? Niente di tutto ciò, perché l’ottima traspirabilità dell’avampiede rende la calzata molto confortevole e il piede è sempre asciutto.

Ulysses Honi

Grip di Ulysses Honi


Il compound della suola “Formula” è decisamnte molto particolare e studiato in modo specifico per attività indoor. La scarpa risulta molto silenziosa, soprattutto quando si “pesta” decisi su tapis roulant. Anche nella corsa outdoor non ha problemi, sebbene su superfici bagnate perda un po’ di efficacia.

Stabilità


Calzatura molto strutturata con ottima stabilità complessiva. Studiata appositamtne per dare sempre al piede il gisuto sostegno, anche nei movimenti laterali, basti pensare alle attività indoor come affondi laterali e/o altro.

Protezione


Decisamente protettiva, anche se ribadisco che così tanta struttura è necessaria per una scarpa che non nasce solo per correre, dimostrandosi un’ottima alleata in palestra e su tapis roulant.

Capacità di ammortizzare


Il materiale dell’intersuola ha un grado di durometro non eccessivamewtne morbido, che permette di combinare al meglio un’ottima capacità di ammortizzazione, ad una buona stabilità.

Ulysses Honi è consigliata per


Ulysse Honi è stata una piacevole scoperta. Con lo sviluppo delle super critical foam, in nosti piedi si stanno abituando spesso a grandi sensazioni di morbidezza, controbilanciate da ottime reattività, con Honi non è così. Il piede infatti è molto ben alloggiato e la struttura della scarpa dà tanta sicurezza. Forse questo eccesso di struttura e contenimento del peide non paice a tutti, ma a chi ricerca una calzatura polivalente, leggasi daily trainer, da usare in palestra per attività con pesi, su tapis roulant per correre e corsa outdoor su asfalto, è indubbiamente un ottimo compromesso.

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”