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Urbino ebike Tour un viaggio nelle Marche

di - 01/07/2020

urbino

Urbino e-bike è solo l’inizio

Il titolo di questo articolo ha numerosi significati ed è solo la cima di una montagna dalla quale si può godere di un panorama che ha pochi confini. Urbino è cultura e storia, sport ed iniziative, promozione e un amore viscerale per un territorio a tratti selvaggio. La Regione Marche e la bici, un binomio vivo da sempre, ma che solo in questi ultimi anni trova una spinta forte.

urbino foto sanzogni

Una terra di mezzo dove la cultura si mescola con l’ambiente e la gente

Siamo in una sorta di zona di confine, tra centro e sud Italia, al di fuori dei contesti montani e alpini. Il comprensorio urbinate e la Regione Marche sono stati tra i primi a credere nel turismo legato al movimento della bici.

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Due giorni intensi pieni di bici

Non è la prima volta che siamo ad Urbino e dintorni, un territorio dolce e a tratti severo, ma con gente che fa dell’ospitalità un punto fermo del proprio modo di essere e della propria educazione. Qui la bici è divertimento e anche uno strumento per scoprire un territorio verde, brullo e dolce al tempo stesso. Qui la bici la si pratica in tutte le sue forme: la bici da strada, la mtb, ma anche con e-mtb, senza dimenticare una categoria gravel che sta crescendo in modo esponenziale. Toscana a parte (e non tutta), le strade bianche e i sentieri delle Marche, sembrano un invito aperto per le bici gravel. Abbiamo passato due giorni intensi, a tratti stancanti, ma che lasciano il segno e questo è i nostro racconto.

Urbino cosa vedere, le Marche e la bici

Quando un ciclista sceglie una metà per una vacanza o per scoprire un territorio nuovo, davanti a tutto mette la bici. Cosa può fare e cosa no, in sella al suo cavallo a pedali. Ma allora, perché si dovrebbe fare una capatina in bici nelle Marche, ad Urbino e nei suoi territori? Le risposte sono diverse e capaci di accontentare varie esigenze: per non smettere di divertirsi, per mangiare e bere bene, per godere di una terra fatta di gente ospitale. Per non avere limiti di utilizzo della bici, in tutte le sue forme e su qualsiasi tipo di terreno si possa immaginare.

Qui i percorsi off road e gravel, sono resi accessibili a tutti grazie alle guide dell’AMI Bike locale e che tramite agenzie viaggi come Urbino IN Coming sono pronti per essere scoperti dai turisti delle altre regioni d’Italia e d’Europa. Molte strade bianche devono essere riscoperte per i turisti e dotate di adeguata tracciatura, cartellonistica e segnaletica, anche se in realtà, ben presenti e visibili sui gps app come ad esempio Komoot.

Raffaello, Genga, alimentazione bio e la e-bike

Il nostro tour experience prende forma grazie ad un’iniziativa, la prima post Covid-19, legata al rilancio delle attività turistiche e culturali, ad Urbino e nelle Marche. Come spesso accade, il messaggio turistico cavalca l’onda della cultura e delle bellezze artistiche, ecco perché abbiamo citato Raffaello e Genga. Beh, in realtà ad Urbino e dintorni non manca nulla e anche chi non è appassionato, non può che rimanere a bocca aperta. Queste sono le situazioni in cui, anche i cuori di pietra si emozionano: Urbino è unica in tutto e per tutto.

Le operazioni di rilancio, da parte delle amministrazioni, hanno preso spunto grazie alla bicicletta, alle e-bike e grazie ad una regione che è sensibile alla promozione del territorio, in modo sostenibile.

Partire da Piazza Mercatale, ai piedi delle mura, osservare la città e i suoi colori, respirare quell’atmosfera di storia. Allontanarsi verso il pianoro delle Cesane, dal quale si vede il mare, il Monte Titano di San Marino e le rocche disposte nell’entroterra riminese. Alle spalle la zona del Furlo, monte Nerone e Catria, Carpegna e Petrano, un contesto che ti fa provare un rispetto incondizionato per la natura e l’ambiente: e non siamo lontani dalla città. Qui capisci che, noi umani siamo ospiti.

foto stefano amatori
Non di rado, dalle colline e dai continui ondulati del comprensorio che circonda Urbino, si vede imponente il Monte Titano con le sue tre guglie, montagna che domina San Marino.

La bicicletta è ovunque

Se le strade asfaltate subiscono ancora oggi le incurie e le dimenticanze del passato, un dissesto idrogeologico profondo, ma è vero che le cose stanno migliorando rapidamente, è altrettanto vero che la bici è presente in ogni angolo. La bicicletta è sport, attività per stare bene e anche uno strumento per spostarsi. Le sottili lingue di asfalto che si snodano tra le colline, non lasciano spazio a molte interpretazioni: qui in bici fai fatica, ma ogni volta che ti guardi intorno sei ripagato da panorami con una natura unica.

Per chi ama l’off road ci sono pochi limiti. Passiamo da single track adatti alle front xc, fino ad arrivare a discese dritte verso il basso, dove è meglio andare con le enduro. Qui si sconfina anche nel mondo delle bici con assistenza alla pedalata, che offrono maggiori opportunità di esplorare anche ai meno allenati.

Un bike park? Una serie di anelli e sentieri intrecciati tra loro, intorno alla città? Percorsi permanenti per i turisti e viaggiatori? Punti dedicati a chi pratica bikepacking? Alcune iniziative che sarebbero il giusto completamento di un pacchetto a cui la natura offre già un sostanzioso contributo.

Una e-bike per chi sempre pedalato con i muscoli

Della nostra esperienza fa parte anche chi non ha mai pedalato su una mtb e chi non ha mai usato e-bike. Ecco un breve racconto di Davide Sanzogni:

“Sono al computer quando ricevo un messaggio dalla redazione di 4Bicycle:

“Sei libero l’ultimo weekend di giugno?  C’è da pedalare e fare fotografie”.

Rispondo che si, sono disponibile, e chiedo di che si tratta e dove.
La risposta mi stupisce. Urbino per un tour tra cultura e sapori della terra marchigiana in sella a delle e-MTB. Sono un bitumaro puro ma ormai non mi posso tirare indietro, però insomma, il dubbio di finire sdraiato in un fosso c’è.
Arrivati nel cuore rinascimentale di Urbino ci accoglie Piergiorgio, guida di MTB e promotore dell’iniziativa, che mi rassicura. Il primo giorno sarà un mix di strade bianche e tratti di trasferimento in asfalto. Facoltativo qualche semplice trail e single-track alle Cesane. Vedremo.
davide sanzogni

Una bici carro-armato

L’indomani prendo possesso della Specialized Turbo Levo assegnatami dotata di unità motrice Brose, con tre livelli di assistenza. Regolo la sella dotata di reggisella telescopico e mi unisco al gruppo.
A motore spento l’attrito aggiuntivo quasi non si sente, ma certo resta il peso che è notevole, specie per chi come me è abituato alla bici da strada.
Inizia la salita, provo ad alzarmi sui pedali e gli ammortizzatori mi ricordano che sono su una e-MTB votata all’enduro. Chiudo entrambe le sospensioni e accendo il motore che si innesta in automatico sul secondo livello di supporto detto Trail. Contribuisce in base a come è stato personalizzato, aggiungendo un 60%-70% alla potenza impressa dal biker.
ami bike

Il motore della e-bike, si, no, forse, mi diverto

C’è ne d’avanzo e passo quindi al livello inferiore, modalità Eco. Salgo facendo una fatica giusta e salvaguardando le batterie. Riapro gli ammortizzatori mentre imbocchiamo una strada bianca che ci porta nella pineta del parco delle Cesane, praticamente alle porte di Urbino. Qui si snoda una fitta rete di single track di diversa difficoltà. Pier mi guida lungo un paio di questi adatti al mio livello di scarsezza. Giù il telescopico, azzero il contributo del motore, e la Turbo Levo fa quello per cui è stata progettata, ovvero scendere potente su sassi e radici. Adrenalinico e divertente. Soprattutto non mi sono sdraiato.
Mtb, e-bike e strade nuove un’esperienza alla portata di tutti, se opportunamente guidati.
team straducale urbino
a cura della redazione tecnica, con il fondamentale contributo di Davide Sanzogni, foto di Davide Sanzogni e Stefano Amatori. Un ringraziamento particolare ad Urbino Incoming e ad Urbino Resort Tenuta Santi Giacomo e Filippo.

Di seguito alcuni contatti e link utili:

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.