Prosegue il nostro viaggio in Valle d’Aosta, raggiungendo una delle mete più gettonate dell’area attorno ad Aosta, capoluogo regionale: siamo andati a correre nella Conca di Pila.
Nella foto di apertura, le due vette simbolo della Conca di Pila, da sinistra la Becca di Nona e il Monte Emilius. ph.Enzo Benvenuto

La Conca di Pila
di Daniele Milano Pession
“Pila e la sua Conca sono state la mia seconda casa per tutti gli anni dell’infanzia. Ogni estate trascorrevo almeno tre mesi in una piccola baita bianca, scorazzando libero per prati e boschi fittissimi.
Poi sono cresciuto anch’io e la vita mi ha voluto padre e giornalista a Milano. Grazie ad alcuni progetti sono venuto a contatto con Enzo Benvenuto, trail runner di assoluto livello e fondatore della No Limits Academy.
Non vivendo più in Valle d’Aosta, grazie alla frenetica attività social di Enzo, amo ripercorrere mentalmente tante situazioni che mi sono rimaste vive nel cuore.
Esattamente come capita a Nicole Gontier per la sua Champorcher, enzo mi fa ripensare alla mia amata Pila con un briciolo di velata oramai matura, nostalgia.”

La Conca di Pila è 100% outdoor
Pila è un piccolo paradiso, poco distante da Aosta, capoluogo regionale della Valle d’Aosta, facilmente raggiungibile in macchina oppure con una comoda telecabina da Aosta.

A 1.800 metri sul livello del mare, per la sua particolare conformazione a conca, permette passeggiate ed escursioni in modalità trail running per tutti i livelli.
Oggi è meta ambitissima per molti amanti della corsa in montagna, che, proprio come Enzo nel suo racconto, la raggiungono anche di corsa.

Attraverso 10 chilometri circa di sentiero immerso nei boschi, perfettamente curato e percorribile per buona parte dell’anno, si passa dalla Piazza centrale di Aosta, fino a prati, boschi e declivi vallivi fantastici.
A fare da cornice alla meravigliosa conca, divisa tra i comuni di Gressan, Charvensod e Jovencan, le due punte della Becca di Nona e del Monte Emilius (in foto), da cui si può usufruire di una meravigliosa vista panoramica sul capoluogo di provincia e la valle centrale.

ENZO E LA CONCA DI PILA
Le parole di Enzo fanno capire a chi non conosce questa zona come sia facile lasciarsi trasportare da cose semplici, godendo di ciò che la natura e il nostro territorio ci regala a pochi metri dalla porta di casa.

“Abitando a Gressan, è stato naturale cominciare a correre i miei primi chilometri di trail running sui sentieri di Pila. E’ qui che ho imparato i vari segreti della disciplina, setacciando centimetro per centimetro gli innumerevoli itinerari che mi hanno portato a scoprire le bellezze che dominano Aosta. Ogni volta che li percorro, scopro nuove sfumature, fresche emozioni mi invogliano a spaziare sull’ampio territorio per scrutare nuovi particolari che colpiscono gli occhi.

il lago di Chamolé ogni volta regala nuove sfumature di luce.
La piana di Comboé svela macchie di colori freschi e accesi diversi ad ogni passaggio, le varie creste frastagliate, posizionate a ventaglio come a protegge Pila, attraggono lo sguardo in ogni stagione.
Risalendole, si staglia ai nostri occhi l’intera vallata della fantastica Cogne.
La salita sulla Becca di Nona (3.142slm), poi, è qualcosa di magico: una volta raggiunta la vetta si ha la sensazione di volare sopra Aosta e di dominare l’intera piana.
Raggiunta direttamente dal capoluogo, magari in una delle edizioni della famosa gara di skyrunning “Aosta-Becca di Nona” (2.600D+ e 13.2km), la soddisfazione diventa immensa.
NO LIMITS TRAIL&RUNNING ACADEMY
Un piccolo sogno diventato realtà, grazie al quale Enzo Benvenuto, con la grande passione che da sempre lo contraddistingue, avvicina i neofiti al mondo del trail. “
E’ tutto questo che mi spinge, appena se ne presenta la possibilità, a portare i miei allievi della Nolimits Trail&Running Academy su per i sentieri della conca Pila.
Voglio che anche loro assaporino le emozioni che provo io ogni volta e che scoprano le bellezze del territorio, sia di giorno che di notte.
Si, avete capito bene, di notte, quando diventa tutto ancora più magico: le mille luci che illuminano Aosta, diventano tanti piccoli puntini colorati che si mescolano alle stelle del cielo.
Quasi a diventare un tutt’uno che sembra di toccare con le dita, per la gioia dei nostri occhi.”