Il sei e sette ottobre, nella panoramica Valle Intelvi tra il Lago di Como e il Lago di Lugano, si è svolto il secondo Educational Tour del progetto Interreg Italia-Svizzera E-bike
Le capofila di questo ambizioso progetto sono la Regione Lombardia ed ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste), che avevano già organizzato la prima edizione del 22 e 23 settembre in Val di Rezzalo, in provincia di Sondrio, a cui purtroppo non siamo riusciti a partecipare.
Il progetto Alp E-xperience
Alp E-xperience (declinazione di Interreg Italia-Svizzera E-bike) vuole garantire la conservazione, la promozione e lo sviluppo del patrimonio naturale e culturale dell’area, e aggregare l’offerta turistica del territorio. È questo ciò a cui punta il Progetto E-Bike: aumentare la presenza di turisti sportivi e sportivi turisti nell’area permettendo la conoscenza di tutto quello che il territorio può offrire.
Con una ciclovia alpina, che si snoderà per i sentieri delle Alpi italo svizzere, Alp E-xperience punta a mettere a sistema tutte le realtà imprenditoriali del territorio in un unico cluster e garantire ai potenziali fruitori un unico luogo fisico in cui conoscere il territorio, programmare la propria esperienza in sella alla mountain bike a pedalata assistita
La ciclovia, che parte dal Forte di Bard, in Valle d’Aosta, arriva sino al Parco Nazionale dello Stelvio, passando per l’appunto dalla Valle d’Intelvi. Per ogni tratta sarà garantita la possibilità di ricarica, presso rifugi, bike hostel, bike grill, o colonnine distribuite sul territorio. Saranno disponibili ciclofficine per l’assistenza e un parco bici, distribuito tra la Valle d’Aosta, il Piemonte e la Lombardia, per un accesso, in un qualsiasi punto del tracciato, in piena autonomia e “viaggiando leggeri”.
Il progetto punta anche alla sicurezza, per questo guide professionali saranno formate proprio per il supporto del cicloturista e per la conoscenza approfondita del territorio così da garantire il supporto all’utenza, l’assistenza ma anche una e-xperience consapevole attraverso il patrimonio naturale e culturale delle aree attraversate.
Verso il Rifugio Prabello
Il tour, composto da una trentina di partecipanti in sella alle bici a pedalata assistita personali o fornite da E-bike Valle Intelvi, ha avuto inizio a San Fedele Intelvi. Siamo prima transitati da Cascasco d’Intelvi per fare sosta poi nel suggestivo borgo di Erbonne. Dopo una breve visita e un bucolico pranzo al sacco nei pratoni intorno alla chiesetta del borgo – grazie al meteo eccezionalmente clemente di questo strano autunno – ci siamo diretti al Piccolo Museo della Guardia di Finanza e del Contrabbando, dove i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia Sezione “Alceo Salvini”, testimoni diretti di quel periodo storico, ci hanno fatto da ciceroni nell’istruttiva visita guidata.
Siamo ripartiti alla volta di Pian d’Alpe, dove eravamo già passati in direzione Erbone e, dai suoi ampi e panoramici pratoni, è iniziata la vera salita della giornata. Abbiamo seguito la bella mulattiera dei Monti Lariani, immersa in affascinanti faggete, fino al Rifugio Prabello. Posta ai piedi del Sasso Gordona e sullo spartiacque tra la Valle Intelvi e la valle di Muggio al confine tra Italia e Svizzera, la struttura sorge circondata da un incantevole paesaggio che spazia verso il lago di Como, la Val d’Intelvi, le Grigne, il Legnone, il Monte Generoso, il Pizzo Badile, il Pizzo dei Tre Signori ed il Bernina.
Un gruppo ristretto di e-biker più “audaci” – tra cui il sottoscritto – ha poi proseguito per un breve anello dal rifugio che, dopo la veloce e a tratti tecnica discesa verso Pian delle Alpi, è proseguito in risalita verso Alpe Bonello prima e Colma Prabello poi. La degna conclusione di una bella giornata in e-bike, tra faggete, mulattiere, forestali, panorami a 360°, e soprattutto le trincee del Sasso Gordona, appartenenti al sistema difensivo comunemente noto come “Linea Cadorna”, dal nome del generale che ne realizzò la maggior parte durante il primo conflitto mondiale.
Rientrati velocemente al Rifugio Prabello, dopo aver praticamente raddoppiato il dislivello del giorno in poco più di mezzora di adrenalina, ci siamo uniti al resto del gruppo per l’incontro con gli amministratori della Comunità Montana Lario Intelvese, del Comune di Centro Valle Intelvi e dei referenti del progetto Interreg MARKS, ai piedi del grande faggio di proprietà della famiglia Castiglioni e intitolato alla località Prabello.
Abbiamo goduto di una vera esperienza in rifugio, senza tutte quelle comodità che ci ha abituato l’altrimenti frenetica vita quotidiana. Una tranquillità e una semplicità che tendiamo, purtroppo, a dimenticare. Il cielo stellato, con il punteggiare degli astri leggermente offuscato dalla luna a una manciata di giorni dall’essere piena, il dolce soffio del vento, e i frequenti barriti dei cervi maschi, hanno punteggiato la nostra suggestiva passeggiata che ha seguito l’ottima e abbondante cena con prodotti locali.
Tra viste epiche e antiche faggete
La mattina successiva, dopo una notte ristoratrice e una lauta colazione, siamo scesi al Pian d’Alpe, seguendo ancora la mulattiera dei Monti Lariani. Una volta ricompattato il folto gruppo, siamo ripartiti pedalando sulla mulattiera per Carolza/Ermogna, fino a incrociare la strada asfaltata che sale verso Orimento. Non è mancata la sosta presso la Big Bench #166 della Valle Intelvi, a Casasco d’Intelvi presso la frazione Bolla, per riprendere poco dopo la bella e panoramica sterrata che ci ha portato a Orimento. Un breve tratto off-road che ci ha regalato una vista epica dalla vetta di Mater, dove ho rimpianto di non avere con me il drone!
Dopo una veloce discesa e un bel tratto in mezza costa, dove abbiamo potuto ammirare uno dei faggi secolari che popolano la zona, siamo arrivati a Orimento per la visita alla Casa del Legno, gestiva dal Consorzio Forestale Lario Intelvese, che organizza diversi corsi di apprendimento per avvicinarsi alle tecniche di lavorazione del legno. L’incontro seguente con i referenti dei progetti Interreg SCOPRI e InTERRACED-NET è stato un interessante momento di scambio di esperienze e di cooperazione territoriale tra i vari attori che operano negli ambiti di valorizzazione del patrimonio storico, culturale e naturalistico.
L’istruttiva sosta, con immancabile buffet di focacce, dolci e bevande per rifocillarci, ha preceduto l’ultima tappa della seconda giornata: l’Alpe Gotta, nella Foresta Regionale Monte Generoso gestita da ERSAF. Lungo il percorso numerose sono state le soste presso Acero Montano a Orimento-Cascina Genzago, Maggiociondolo (sopra Alpe Bol o Barco Montoni), Frassino Alpe di Gotta (alberi coinvolti nel progetto Interreg MARKS). Non abbiamo solo ammirato i grandi alberi dell’Arboreto diffuso dedicati ai Giusti, uomini e donne che hanno ben operato per il genere umano e per l’ambiente, ma anche le opere di Land Art, interventi eseguiti nel progetto MARKS.
Le opere di Land Art rientrano nella mostra “Polline” inaugurata proprio a inizio autunno 2022 e liberamente visitabile: si tratta di un percorso espositivo ad anello allestito lungo le Prealpi lombarde dei Comuni di Centro e Alta Valle Intelvi, al confine tra Como e il Canton Ticino.
L’Alpe Gotta è stata un’altra grande sorpresa della due giorni in e-bike alla scoperta della Valle Intelvi: un agriturismo immerso nei verdi pascoli della Valle Intelvi, dove è possibile degustare piatti tipici di montagna, dai pizzoccheri alla polenta uncia, passando per i taglieri di formaggi e salumi locali. Un agriturismo a misura di e-bike, come testimonia la colonnina di ricarica realizzata con il supporto del progetto Interreg IT CH.
Il pranzo all’aperto e il servizio impeccabile del gestore ci hanno messo nelle migliori condizioni per proseguire verso la Valle dell’Inferno, seguendo il percorso delle trincee, dove abbiamo nuovamente ammirato le vestigia del tragico primo conflitto mondiale. Una discesa in una bellissima faggeta, transitando per i Foo di Bait e Foo di Parol, e rientrando su comodo asfalto da Piano delle Noci-Pellio fino a San Fedele.
Una due giorni che mi ha soddisfatto in pieno, per vari motivi. In primis il sole e il clima mite di questo inizio autunno, che ci ha messo nelle migliori condizioni possibili per conoscere al meglio questa porzione di Valle Intelvi. Un territorio ricco di storia, cultura e tradizioni, dalla natura rigogliosa e dai panorami epici, verso il Lago di Como e la confinante Svizzera. Ma soprattutto ci ha permesso di gustare e fare nostri tutti quegli intrecci tra chi lo vive e chi cerca di prendersene cura.
Info utili
E-bike Valle Intelvi: www.ebikevalleintelvi.it/
Piccolo Museo della Guardia di Finanza e del Contrabbando: www.valleintelviturismo.it/index.php/it/cosa-fare/arte-e-cultura/188-il-piccolo-museo-della-guardia-di-finanza-e-del-contrabbando
Rifugio Prabello: www.prabello.it
Casa del Legno di Orimento: www.cflint.it/casa-del-legno
Agriturismo Alpe di Gotta: www.lavalleintelvi.info/schede/mangiare-in-valle-intelvi/agriturismo-alpe-di-gotta/
ERSAF Lombardia: www.ersaf.lombardia.it
Alp E-xperience: ebike-alpexperience.eu/
Valle Intelvi Turismo: www.valleintelviturismo.it/index.php/it/
[Foto Juri Baruffaldi, Fabio Lopez, Cristiano Guarco]
