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Zero to Sixty – Faces of Stage 2

di - 13/08/2015

Sorridono per la fotocamera. Oppure no. In entrambi i casi, ci sono ottime probabilità che mille pensieri casuali rimbalzino in ogni angolo della loro testa. Fanno quello che gli viene meglio: sorridono, trafficano con la loro bici…
Se sono abbastanza fortunati, la fiducia mantiene i loro nervi saldi, respirano profondamente e facilmente, ed effettivamente godono della vista mozzafiato dal Top of the World di Whistler.
Ma per la maggior parte dei biker, l’apparenza è solo una maschera che occulta l’attesa di quello che sta arrivando.

Vista su Whistler da Top of the World - foto: Matt Wragg Vista su Whistler da Top of the World – foto: Matt Wragg
Tracy Moseley sulla PS2 di Whistler - foto: Matt Wragg Tracy Moseley sulla PS2 di Whistler – foto: Matt Wragg

Top of the World ha segnato l’inizio della seconda speciale della sesta tappa delle Enduro World Series. Tutti sapevano che questa sarebbe stata la più lunga e impegnativa speciale della giornata, con sezioni che avrebbero potuto trasformare alcuni dei migliori atleti del mondo in marionette inconsapevoli in sella a bici imbizzarrite.

Richie Rude trionfatore a Whistler Richie Rude trionfatore a Whistler – foto: Matt Wragg
Isabeau Courdurier esulta dopo aver vinto una speciale - foto: Matt Wragg Isabeau Courdurier esulta dopo aver vinto una speciale – foto: Matt Wragg

Il tempo migliore di 15 minuti e 15 secondi ha richiesto un mix perfetto di concentrazione e qualità nella guida. Tutti gli altri hanno dovuto sopportare una tortura un po’ più lunga. Attraversata la linea d’arrivo, dopo più di un quarto d’ora in fuori soglia, le maschere che nascondevano il nervosismo pregara si erano volatilizzate. Sotto i caschi integrali e le mascherine, restavano solo i segni della fatica emersa prepotentemente in superficie. E per qualche secondo almeno, i migliori enduristi del mondo ci hanno mostrato quanto sia realmente duro questo sport.

Video: Mind Spark Cinema