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“Touch” Harley Ingleby longboarding in Riyue Bay

di - 26/12/2019

Segnali morse da un angolino di terra lambito dalle calde acque tropicali del sud-est asiatico. Tra un’onda, un tifone e una leccornia cinese, ecco “Touch“, un video dall’avamposto di Chinasurfreport.

CJ è soprannominato il “Padrino del retro longboarding californiano” e questa è la sua prima visita in Cina, ad Hainan. Harley Ingleby invece è un affezionato, campione del mondo longboard battezzato proprio nelle calde acque di Hainan nel 2014, è ormai al suo decimo viaggio alla mecca del surf cinese; ha assistito allo sviluppo e al cambiamento del surf nel Paese, sin dagli albori.
Amici da più di dieci anni, si ritrovano insieme a partecipare al party dello Shaka Surf Club volto a promuovere la consapevolezza e cultura surfistica tra i giovani surfisti affamati di California e di surfismo.

Abbiamo registrato i loro due giorni di surf ad Hainan, per fortuna con discrete onde. CJ è un anziano un po’ solitario; può dare l’impressione di essere un tipo indifferente a tutto (tranne che alle onde!). Quando abbiamo iniziato a girare e poi montare il video si toccava ripetutamente le labbra coperte di salsedine: da questo il titolo: Touch!

Harley Ingleby

Questo suo accarezzarsi le labbra è un gesto emozionato, una carezza nei confronti dell’oceano, del sale del suo amante liquido, rimastogli imbevuto sulle labbra. Harley, ormai lo conosciamo bene, per lui “il surf è una cosa molto soggettiva. Ogni personalità diversa porta a comunicare con le onde in modo diverso. Una volta che le persone iniziano a surfare seriamente, non sono più disposte a fare altre cose. Le precedenti carriere, ambizioni, tutto, tutto è spazzato via dalle onde e dal loro incentivo per una vita migliore, per un’ondata migliore. Possa ogni canaglia trovare il proprio modo di comunicare con le onde, sentirsi felici e colmi di gioia.”

Vi lascio agli 8 minuti di “Touch”, che vi mostrerà qualche angolo di questa Cina tropicale, lì dove per decine di milioni di futuri surfisti dagli occhi a mandorla, cominciò veramente tutto.