Alpe Adria Ultra Trail: una gara entusiasmante che ha visto la vittoria nella 60K di Federico Ganassi Spallanzani tra gli uomini e Marta Cunico tra le donne.
Terza edizione
Si è tenuta oggi, sabato 3 giugno, la terza edizione dell’Alpe Adria Ultra Trail, la grande competizione di corsa in montagna tra Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Carinzia, organizzata dall’Asd SentieroUno e in collaborazione con il Comune di Tarvisio e la Regione Friuli Venezia Giulia.
“Gli atleti, partiti in mattinata dal Palasport di Tarvisio, hanno sfidato un impegnativo susseguirsi di saliscendi, attraversando scenari mozzafiato e graziati dal tempo atmosferico, che ha tenuto fin quasi all’ultimo nonostante le previsioni incerte.”
Trionfo nella 60k di Federico Ganassi Spallanzani
Trionfa alla prova regina, l’Alpe Adria Ultra Trail da 60 Km, Federico Ganassi Spallanzani, originario di Reggio Emilia, che ha conquistato il traguardo in 7 ore, 57 minuti e 21 secondi, staccando l’avversario di quasi mezzora.
Marta Cunico, regina della 60k
Tra le donne porta a casa la vittoria la vicentina Marta Cunico, con un tempo di 9:24:49. Al secondo e terzo posto tra gli atleti uomini il vicentino Jacopo Zuffellato (08:26:31) e Alessio Milani, originario di Farra D’Isonzo (08:34:28), mentre completano il podio femminile la viennese Katja Lederer (11:01:59) e Ilenia Piroddi (11:39:56). Per la 25 Km conquistano i primi posti il gemonese Tadei Pivk (02:09:08) e la piemontese Martina Baronio (03:01:26). Secondo e terzo posto del podio maschile rispettivamente ad Alessandro Mario e Davide Vuerich, tra le atlete donne Elena Ustulin e Silvia de Biasi.
Le parole di Federico Ganassi Spallanzani
“Non me l’aspettavo, è stata una gara durissima, sono partito forte e al 24esimo ho avuto due o tre minuti di vantaggio. Poi sul monte Lussari mi hanno detto che staccavo di mezzora Alessio Milani, partito prima di me, così ho solo dovuto gestire il vantaggio. Ho avuto forse un colpo di calore sul Lussari, poi mi sono disteso in prossimità di un ruscello e mi sono ripreso. La mia prima Ultra è stata nel 2020, ho voluto tornarci perché i luoghi sono fantastici e la fatica si sente di meno”.
Le parole di Marta Cunico
“Sono stata contenta, non pensavo di stare bene, poi ho visto che riuscivo ad andare. Non ci sono solo salite, c’è anche tanto da correre e quello ha giocato a mio favore perché non avevo il dislivello nelle gambe”.
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